Nel 2013 il carcinoma mammario ha rappresentato la principale causa di morte per tumore nelle donne, ma grazie a nuovi trattamenti farmacologici vi è una continua tendenza al miglioramento. La positività a HER-2 è stata associata in passato al carcinoma mammario più aggressivo e con una prognosi funesta. Lo sviluppo di farmaci contro questo target ha cambiato il trattamento del carcinoma mammario HER-2-positivo, portando ad un notevole miglioramento nella vita delle donne colpite da questa malattia. Il trastuzumab è stato il primo anticorpo monoclonale anti-HER-2 approvato dal FDA per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma mammario in fase iniziale (EBC) o per la terapia del carcinoma mammario metastatico (MBC) HER-2-positivo. Purtroppo però solo metà dei pazienti con carcinoma mammario metastatico risponde alla terapia e vi è, nel 50% dei pazienti ,una progressione entro 1 anno. Sono stati quindi progettati anticorpi-farmaci coniugati (ADC), che sfruttano la specificità dell'anticorpo monoclonale e la potente azione di agenti citotossici. Nel 2013 è stato approvato per il trattamento del carcinoma mammario HER2 positivo il trastuzumab emtansine, in cui questo anticorpo monoclonale è coniugato mediante un linker a DM-1, un inibitore dei microtubuli. L'efficacia e la sicurezza di questo nuovo farmaco sono stati valutati in vari studi clinici, tra cui lo studio EMILIA e lo studio THERESA, nei quali l'efficacia e la sicurezza del trastuzumab emtansine sono state confrontate rispettivamente con lapatinib+capecitabina e trastuzumab+lapatinib. Si è dimostrato la miglior tollerabilità del TDM-1 rispetto ad entrambe le combinazioni, ed è anche stato associato ad una più bassa incidenza di gravi reazioni avverse. In conclusione il trastuzumab emtansine rappresenta un importante scoperta nei confronti del carcinoma mammario e non solo: potrebbe essere utilizzato, con grande efficacia, anche nei confronti di altri tipi di carcinoma con HER-2-positivo, come nel caso del tumore gastrico.

Trastuzumab emtansine nel trattamento del carcinoma mammario HER2 positivo

SIBONA, ANGELICA
2013/2014

Abstract

Nel 2013 il carcinoma mammario ha rappresentato la principale causa di morte per tumore nelle donne, ma grazie a nuovi trattamenti farmacologici vi è una continua tendenza al miglioramento. La positività a HER-2 è stata associata in passato al carcinoma mammario più aggressivo e con una prognosi funesta. Lo sviluppo di farmaci contro questo target ha cambiato il trattamento del carcinoma mammario HER-2-positivo, portando ad un notevole miglioramento nella vita delle donne colpite da questa malattia. Il trastuzumab è stato il primo anticorpo monoclonale anti-HER-2 approvato dal FDA per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma mammario in fase iniziale (EBC) o per la terapia del carcinoma mammario metastatico (MBC) HER-2-positivo. Purtroppo però solo metà dei pazienti con carcinoma mammario metastatico risponde alla terapia e vi è, nel 50% dei pazienti ,una progressione entro 1 anno. Sono stati quindi progettati anticorpi-farmaci coniugati (ADC), che sfruttano la specificità dell'anticorpo monoclonale e la potente azione di agenti citotossici. Nel 2013 è stato approvato per il trattamento del carcinoma mammario HER2 positivo il trastuzumab emtansine, in cui questo anticorpo monoclonale è coniugato mediante un linker a DM-1, un inibitore dei microtubuli. L'efficacia e la sicurezza di questo nuovo farmaco sono stati valutati in vari studi clinici, tra cui lo studio EMILIA e lo studio THERESA, nei quali l'efficacia e la sicurezza del trastuzumab emtansine sono state confrontate rispettivamente con lapatinib+capecitabina e trastuzumab+lapatinib. Si è dimostrato la miglior tollerabilità del TDM-1 rispetto ad entrambe le combinazioni, ed è anche stato associato ad una più bassa incidenza di gravi reazioni avverse. In conclusione il trastuzumab emtansine rappresenta un importante scoperta nei confronti del carcinoma mammario e non solo: potrebbe essere utilizzato, con grande efficacia, anche nei confronti di altri tipi di carcinoma con HER-2-positivo, come nel caso del tumore gastrico.
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