Il concordato preventivo è un istituto presente nella legge fallimentare del 1942 e ancor prima nel codice di commercio del 1903. Questa tesi si occupa della analisi delle principali innovazioni apportate al suddetto istituto negli ultimi anni. Dopo un excursus storico che traccia la nascita e la evoluzione della procedura da sovraindebitamento, viene esaminata la situazione che ha condotto alla riforma della legge fallimentare del 2005, la quale ha investito anche il concordato preventivo, si trattava infatti di istituti ormai obsoleti per il mercato economico attuale. La fonte principale di ispirazione della riforma è il modello statunitense il cui funzionamento viene analizzato per sommi capi. Le nuove norme vengono analizzate alla luce anche delle più recenti sentenze di merito e legittimità. Alla riforma del 2005 sono seguiti diversi decreti correttivi per colmare lacune o inserire nuove disposizioni. Nonostante i buoni propositi del Legislatore pare che l'istituto non abbia sortito gli effetti desiderati, dunque si può immaginare che il cammino riformatore non sia ancora concluso.
Il concordato preventivo. Un istituto in evoluzione: le nuove norme fallimentari e penali.
PAVESI, SILVIA
2013/2014
Abstract
Il concordato preventivo è un istituto presente nella legge fallimentare del 1942 e ancor prima nel codice di commercio del 1903. Questa tesi si occupa della analisi delle principali innovazioni apportate al suddetto istituto negli ultimi anni. Dopo un excursus storico che traccia la nascita e la evoluzione della procedura da sovraindebitamento, viene esaminata la situazione che ha condotto alla riforma della legge fallimentare del 2005, la quale ha investito anche il concordato preventivo, si trattava infatti di istituti ormai obsoleti per il mercato economico attuale. La fonte principale di ispirazione della riforma è il modello statunitense il cui funzionamento viene analizzato per sommi capi. Le nuove norme vengono analizzate alla luce anche delle più recenti sentenze di merito e legittimità. Alla riforma del 2005 sono seguiti diversi decreti correttivi per colmare lacune o inserire nuove disposizioni. Nonostante i buoni propositi del Legislatore pare che l'istituto non abbia sortito gli effetti desiderati, dunque si può immaginare che il cammino riformatore non sia ancora concluso.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/128527