Antimicrobial resistance (AMR) today represents one of the most delicate issues in the medical-health field and needs, due to its complexity, to be addressed through the One Health approach, which recognizes the unbreakable link between human, animal and ecosystem health. Veterinary medicine can make its contribution by minimizing the use of antibiotics and ensuring a rational use of the drug. In this context, considering the buiatric field, it becomes fundamental the evaluation and correct identification of clinical mastitis, an inflammatory process affecting the mammary gland accompanied by biochemical milk alterations, as it represents today one of the first causes of antibiotic use in the dairy industry. The aim of this study was to evaluate the epidemiology of clinical mastitis sustained by bacterial infections in dairy cows in the Cuneo area through an etiopathological analysis performed by a two methods comparison: bacterial growth on selective media and microbiological typing with MALDI-TOF. The sensitivity spectra of the isolated bacterial strains were also retrospectively assessed through antibiogram assays in order to evaluate the antibiotic resistance spread and outline a targeted therapeutic approach based on the rational use of antibiotics in line with the One Health principles and with the correct Public Health management. Five dairy cow farms (for a total of 1025 animals) were included in this study, the animals were examined in the time lapse between 04/10/2019 and 09/01/2020. Microbiological analyzes were carried out in the Agrilab S.r.l. by microbiological plate culture under standard conditions. In the same way, the antibiograms were also performed at Agrilab S.r.l while identification using MALDI-TOF was carried out at the laboratories of the Veterinary Sciences Department of the University of Turin. Overall, there is a diagnostic analogy between plate culture examination and microbiological typing ranging between 84% and 95% mainly due to discrepancies in the identification of strains belonging to the Enterobacteriaceae family and within the Streptococcus genus. From the subsequent analysis of the sensitivity spectrum against antibiotic molecules commonly used in dairy cows therapeutic protocols, it emerged that Gram-positive bacteria, such as Staphylococcus aureus, Streptococcus uberis and Streptococcus dysgalactiae, show good sensitivity percentages while Gram-negative bacteria such as Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa, Klebsiella spp. and Serratia marcescens were resistant to most antibiotic classes aside from those highlighted as top priority in the WHO CIAs list. Furthermore, referring to the acquired data, it was possible to make further considerations on the resistance rates prevalence in the province of Cuneo compared to the average of Piedmont and it was deduced that these are comparable.
L'antibioticoresistenza (AMR) rappresenta oggi uno dei temi più delicati in campo medico-sanitario e necessita, per la sua complessità, di essere affrontato mediante il modello sanitario della One Health, che riconosce il legame indissolubile tra salute umana, animale e dell'ecosistema. La medicina veterinaria può dare il proprio contributo riducendo al minimo l'utilizzo degli antibiotici e garantendo un uso razionale del farmaco. In questo contesto, se prendiamo in esame l'ambito buiatrico, diventa fondamentale la valutazione e la corretta identificazione della mastite clinica, processo infiammatorio a carico della ghiandola mammaria accompagnato da alterazioni biochimiche dei caratteri del latte, in quanto rappresenta oggi una delle prime cause di utilizzo di antibiotici nelle vacche da latte. L'intento di questo studio è stato quello di valutare l'epidemiologia delle mastiti cliniche causate da infezioni batteriche negli allevamenti di vacche da latte del cuneese tramite un'analisi eziopatologica eseguita con doppia metodica a confronto: coltura batterica su terreni selettivi e tipizzazione microbiologica con MALDI-TOF. Sono stati inoltre valutati retrospettivamente, con l'utilizzo dell'antibiogramma, gli spettri di sensibilità dei ceppi batterici isolati al fine di valutare la diffusione delle resistenze e delineare un approccio terapeutico mirato, basato sull'utilizzo razionale del farmaco antibiotico, in linea con i principi One Health e della corretta gestione della Sanità Pubblica. Sono stati inclusi nella parte sperimentale 5 allevamenti di vacche da latte per un totale di 1025 animali esaminati nel periodo compreso tra il 04/10/2019 ed il 09/01/2020. Le analisi microbiologiche sono state effettuate nel laboratorio Agrilab S.r.l. mediante coltura microbiologica su piastra in condizioni standard. Allo stesso modo anche gli antibiogrammi sono stati eseguiti presso Agrilab S.r.l., mentre l'identificazione tramite MALDI-TOF è stata svolta presso i laboratori del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università degli studi di Torino. Nel complesso si evidenzia un'analogia diagnostica tra l'esame colturale e la tipizzazione microbiologica compresa tra l'84% ed il 95% dovuta principalmente alle discrepanze nell'identificazione dei ceppi appartenenti alla famiglia delle Enterobacteriaceae ed all'interno del genere Streptococcus. Dalla successiva analisi dello spettro di sensibilità nei confronti delle molecole antibiotiche comunemente utilizzate nei protocolli terapeutici, è emerso che i batteri Gram-positivi, quali Staphylococcus aureus, Streptococcus uberis e Streptococcus dysgalactiae, mostrano buone percentuali di sensibilità, mentre i batteri Gram-negativi, quali Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa, Klebsiella spp. e Serratia marcescens, sono risultati resistenti alla maggior parte delle classi antibiotiche, ad esclusione di quelle evidenziate come di massima priorità nell'elenco dei CIAs dell'OMS. Inoltre, facendo riferimento ai dati acquisiti, è stato possibile fare ulteriori considerazioni sulla prevalenza dei tassi di resistenza nella provincia di Cuneo, in rapporto a quelli medi piemontesi, e si è evinto che questi risultano allineati.
Valutazione dell'antibioticoresistenza in agenti isolati da mastite clinica bovina. Approccio One Health
CAREDDU, FEDERICO
2019/2020
Abstract
L'antibioticoresistenza (AMR) rappresenta oggi uno dei temi più delicati in campo medico-sanitario e necessita, per la sua complessità, di essere affrontato mediante il modello sanitario della One Health, che riconosce il legame indissolubile tra salute umana, animale e dell'ecosistema. La medicina veterinaria può dare il proprio contributo riducendo al minimo l'utilizzo degli antibiotici e garantendo un uso razionale del farmaco. In questo contesto, se prendiamo in esame l'ambito buiatrico, diventa fondamentale la valutazione e la corretta identificazione della mastite clinica, processo infiammatorio a carico della ghiandola mammaria accompagnato da alterazioni biochimiche dei caratteri del latte, in quanto rappresenta oggi una delle prime cause di utilizzo di antibiotici nelle vacche da latte. L'intento di questo studio è stato quello di valutare l'epidemiologia delle mastiti cliniche causate da infezioni batteriche negli allevamenti di vacche da latte del cuneese tramite un'analisi eziopatologica eseguita con doppia metodica a confronto: coltura batterica su terreni selettivi e tipizzazione microbiologica con MALDI-TOF. Sono stati inoltre valutati retrospettivamente, con l'utilizzo dell'antibiogramma, gli spettri di sensibilità dei ceppi batterici isolati al fine di valutare la diffusione delle resistenze e delineare un approccio terapeutico mirato, basato sull'utilizzo razionale del farmaco antibiotico, in linea con i principi One Health e della corretta gestione della Sanità Pubblica. Sono stati inclusi nella parte sperimentale 5 allevamenti di vacche da latte per un totale di 1025 animali esaminati nel periodo compreso tra il 04/10/2019 ed il 09/01/2020. Le analisi microbiologiche sono state effettuate nel laboratorio Agrilab S.r.l. mediante coltura microbiologica su piastra in condizioni standard. Allo stesso modo anche gli antibiogrammi sono stati eseguiti presso Agrilab S.r.l., mentre l'identificazione tramite MALDI-TOF è stata svolta presso i laboratori del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università degli studi di Torino. Nel complesso si evidenzia un'analogia diagnostica tra l'esame colturale e la tipizzazione microbiologica compresa tra l'84% ed il 95% dovuta principalmente alle discrepanze nell'identificazione dei ceppi appartenenti alla famiglia delle Enterobacteriaceae ed all'interno del genere Streptococcus. Dalla successiva analisi dello spettro di sensibilità nei confronti delle molecole antibiotiche comunemente utilizzate nei protocolli terapeutici, è emerso che i batteri Gram-positivi, quali Staphylococcus aureus, Streptococcus uberis e Streptococcus dysgalactiae, mostrano buone percentuali di sensibilità, mentre i batteri Gram-negativi, quali Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa, Klebsiella spp. e Serratia marcescens, sono risultati resistenti alla maggior parte delle classi antibiotiche, ad esclusione di quelle evidenziate come di massima priorità nell'elenco dei CIAs dell'OMS. Inoltre, facendo riferimento ai dati acquisiti, è stato possibile fare ulteriori considerazioni sulla prevalenza dei tassi di resistenza nella provincia di Cuneo, in rapporto a quelli medi piemontesi, e si è evinto che questi risultano allineati.File | Dimensione | Formato | |
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