Con la presente trattazione si vuole analizzare come all'interno di un settore strategico, quale quello energetico del gas naturale, l'Unione Europea si sia mossa nell'intento di tutelare la concorrenza, rimuovendo gli abusi di posizione dominante presenti nel mercato. Abusi di posizione dominante spesso sorti in capo ad imprese prima in una posizione di monopolio naturale, che hanno mantenuto tale dominio anche in seguito all'apertura di una stagione di liberalizzazioni. Spesso infatti le società che operavano in regime di monopolio hanno mantenuto un particolare controllo soprattutto sulle infrastrutture, le cosiddette pipelines, impedendo l'accesso ai terzi concorrenti i quali si vedevano impossibilitati ad interagire con l'impresa di riferimento. In questa tesi si è voluto trattare il problema dell'abuso di posizione dominante nel settore dei gasdotti, in quanto ritenuto di fondamentale importanza, proprio in un'ottica di libera concorrenza, dove più imprese possono concorrere a fornire un determinato servizio, a condizioni migliori e più favorevoli per gli utenti finali. E' stata scelta come fattispecie di condotta l'abuso di posizione, perché ritenuta la più frequente, ma al contempo spesso di difficile individuazione per la Commissione Europea, per via delle modalità con cui viene posta in essere. Inoltre la scelta è ricaduta su tale tipo di fattispecie in quanto, personalmente, nel paragonarla alle altre condotte anticoncorrenziali tipiche, quali le intese e le concentrazioni, è stata ritenuta di maggior interesse per quanto riguarda la sua modalità di esecuzione e i vari risvolti con cui tale ipotesi può verificarsi. Si cercherà altresì di individuare se sussistono possibili lacune nella fattispecie prevista dall'articolo 102 del TFUE, ossia se l'insieme delle condotte previste da tale articolo e la stessa sua struttura, in relazione anche allo scenario di liberalizzazioni avviato, siano idonee a tutelare la concorrenza in un settore strategico quale quello del gas naturale. Nel corso del lavoro si intende dunque evidenziare il percorso intrapreso dall'Unione Europea, volto a rendere maggiormente aperto il mercato del gas, andando di conseguenza a rimuovere eventuali ostacoli e barriere presenti nel mercato; concentrandosi in modo particolare sugli abusi di posizione dominante posti in essere da alcune società leader nel settore del commercio del gas naturale, le quali forti di una quota di mercato elevata, impedivano ad altri operatori economici di proporre i loro servizi ai consumatori finali, ponendo in essere condotte escludenti. Nella stesura dell'elaborato si è cercato di dare spazio alla dottrina ed alla giurisprudenza più recente, partendo comunque dalle sentenze che hanno rappresentato la base per la definizione di abuso. Si è poi passati ad un piano più politico, attraverso l'analisi della normativa di settore, improntando la ricerca sugli ultimi pacchetti di liberalizzazione del mercato del gas, il tutto senza tralasciare l'analisi più concreta di alcune decisioni più rilevanti in tema di abuso nel settore dei gasdotti.

L'ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE: IN PARTICOLARE NEL SETTORE DEI GASDOTTI

MANA, IGOR
2013/2014

Abstract

Con la presente trattazione si vuole analizzare come all'interno di un settore strategico, quale quello energetico del gas naturale, l'Unione Europea si sia mossa nell'intento di tutelare la concorrenza, rimuovendo gli abusi di posizione dominante presenti nel mercato. Abusi di posizione dominante spesso sorti in capo ad imprese prima in una posizione di monopolio naturale, che hanno mantenuto tale dominio anche in seguito all'apertura di una stagione di liberalizzazioni. Spesso infatti le società che operavano in regime di monopolio hanno mantenuto un particolare controllo soprattutto sulle infrastrutture, le cosiddette pipelines, impedendo l'accesso ai terzi concorrenti i quali si vedevano impossibilitati ad interagire con l'impresa di riferimento. In questa tesi si è voluto trattare il problema dell'abuso di posizione dominante nel settore dei gasdotti, in quanto ritenuto di fondamentale importanza, proprio in un'ottica di libera concorrenza, dove più imprese possono concorrere a fornire un determinato servizio, a condizioni migliori e più favorevoli per gli utenti finali. E' stata scelta come fattispecie di condotta l'abuso di posizione, perché ritenuta la più frequente, ma al contempo spesso di difficile individuazione per la Commissione Europea, per via delle modalità con cui viene posta in essere. Inoltre la scelta è ricaduta su tale tipo di fattispecie in quanto, personalmente, nel paragonarla alle altre condotte anticoncorrenziali tipiche, quali le intese e le concentrazioni, è stata ritenuta di maggior interesse per quanto riguarda la sua modalità di esecuzione e i vari risvolti con cui tale ipotesi può verificarsi. Si cercherà altresì di individuare se sussistono possibili lacune nella fattispecie prevista dall'articolo 102 del TFUE, ossia se l'insieme delle condotte previste da tale articolo e la stessa sua struttura, in relazione anche allo scenario di liberalizzazioni avviato, siano idonee a tutelare la concorrenza in un settore strategico quale quello del gas naturale. Nel corso del lavoro si intende dunque evidenziare il percorso intrapreso dall'Unione Europea, volto a rendere maggiormente aperto il mercato del gas, andando di conseguenza a rimuovere eventuali ostacoli e barriere presenti nel mercato; concentrandosi in modo particolare sugli abusi di posizione dominante posti in essere da alcune società leader nel settore del commercio del gas naturale, le quali forti di una quota di mercato elevata, impedivano ad altri operatori economici di proporre i loro servizi ai consumatori finali, ponendo in essere condotte escludenti. Nella stesura dell'elaborato si è cercato di dare spazio alla dottrina ed alla giurisprudenza più recente, partendo comunque dalle sentenze che hanno rappresentato la base per la definizione di abuso. Si è poi passati ad un piano più politico, attraverso l'analisi della normativa di settore, improntando la ricerca sugli ultimi pacchetti di liberalizzazione del mercato del gas, il tutto senza tralasciare l'analisi più concreta di alcune decisioni più rilevanti in tema di abuso nel settore dei gasdotti.
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