The process that marked the transition from a generalized dialect monolingualism to an increasing use of the Italian language has given rise to a language caught by peculiarities variously distributed according to the characteristics of the languages of the substrate, ie the Italo-Romance dialects. In Chapter 1, it seemed useful to recover some 'stages' in the history of Italian to revive the matrices of the characteristics of the linguistic situation in the country today. The cultural shift implemented by the diffusion of the Italian language has led to a historical evolution for the full linguistic repertoire, both common and individual. Before the Unit period, taken as marker period of a particular change, there were essentially two languages, ie the Italian and dialect, living a situation of diglossia; later, the social functions of Italian have expanded and this has come to occupy the space of everyday communication. The mutual interference between the two systems has generated naturally also changes in the dialect system. The topic of the 'italianization of dialects' designates the phenomena due to the action of the Italian on the dialects of the different Italian regions at the level of linguistic structures and forms the main research field of the present work, in which these phenomena will be treated (see Chap. 3) from the perspective of linguistic contact. Despite being a conspicuous phenomenon in some dialects more than in others, it seems not to affect stronger level of the system (morphology and syntax). A fact that is less debatable is the differentiation of the dialect in generational level, among the older speakers and (more) young people, in most cases semi-speakers with a discontinuous competence of the dialect. The age group of young people is therefore the most suitable "subject" to analyze the state of vitality of dialects: they have greater access to education of higher grade, they are in contact since the early years of life with the national language now widespread, they have a more articulated social network and a wider number of framework to use italian. It seemed interesting so in the light of various studies on the repertoire, the contact between Italian and dialect, and the status of the dialect at the national level, going to look more closely at the reality of a town in Southern Italy. In chapters 2 and 3 of this paper, we investigate the dialect of the city of Cosenza, observed both in its sociolinguistic relations with the Italian (Chapter 2) and with respect to the facts of structural Italianisation that interest it (ch. 3). We will proceed on the basis of data collected through recordings of spontaneous speech, on the one hand to an analysis of the presence of the dialect, with an emphasis on communicative situations generally considered unfavorable to its use, and on the other to an analysis of "structural" of any signs of Italianisation (paying particular attention to morphological and syntactic facts).

Il processo che ha segnato il passaggio da un monolinguismo dialettale generalizzato ad un uso sempre più esteso dell'italiano ha dato luogo ad una lingua interferita da peculiarità variamente distribuite secondo le caratteristiche delle lingue di sostrato, ovvero i dialetti italo-romanzi. Nel capitolo 1 è sembrato utile recuperare alcuni 'brani' della storia dell'italiano per rinvenire le matrici delle caratteristiche della situazione linguistica odierna del Paese. La svolta culturale messa in atto dalla diffusione della lingua italiana ha determinato un'evoluzione storica per l'intero repertorio linguistico, sia comunitario sia individuale. 'Prima' del periodo unitario, assunto come momento demarcativo di un particolare cambiamento, erano presenti sostanzialmente due lingue, cioè l'italiano e il dialetto, fra di loro in rapporto di diglossia; 'dopo', le funzioni sociali dell'italiano si sono ampliate e questo è arrivato ad occupare anche lo spazio della comunicazione quotidiana. L'interferenza reciproca tra i due sistemi ha generato naturalmente dei cambiamenti anche sul fronte del dialetto. La questione dell'italianizzazione dei dialetti designa i fenomeni dovuti all'azione dell'italiano sui dialetti delle diverse regioni italiane a livello delle strutture linguistiche e costituisce il principale ambito di ricerca del presente lavoro di tesi, in cui tali fenomeni saranno trattati (v. cap. 3) nella prospettiva della linguistica del contatto. Pur essendo un fenomeno vistoso, in alcuni dialetti più che in altri, sembra non intaccare i livelli linguistici più forti del sistema dialettale (morfologia e sintassi). Un fatto che risulta meno discutibile è la differenziazione del dialetto a livello generazionale, tra parlanti più anziani e parlanti (più) giovani, nella maggior parte dei casi semi-parlanti con una competenza discontinua del dialetto. La classe d'età dei giovani è dunque il ¿soggetto¿ più adatto da analizzare per valutare lo stato di vitalità dei dialetti: rispetto alle generazioni precedenti, ha maggiore accesso all'istruzione di grado superiore, è a contatto sin dai primi anni di vita con una lingua nazionale ormai diffusa, ha un network sociale più articolato e uno spazio d'uso della lingua certamente più ampio. È sembrato interessante quindi, alla luce dei vari studi svolti sul repertorio, sul contatto tra italiano e dialetto e sullo stato del dialetto a livello nazionale, andare a guardare più da vicino la realtà di un comune del Sud Italia. Nei capitoli 2 e 3 del presente lavoro, si indagherà il dialetto della città di Cosenza, osservato sia nei rapporti sociolinguistici che intrattiene con l'italiano (cap. 2) sia rispetto ai fatti di italianizzazione strutturale che lo interessano (cap. 3). Si procederà, sulla base di dati raccolti mediante registrazioni di parlato spontaneo, da un lato ad un'analisi della presenza del dialetto, con particolare attenzione a situazioni comunicative generalmente ritenute sfavorevoli al suo uso, e dall'altro ad un'analisi ¿strutturale¿ degli eventuali fenomeni di italianizzazione (prestando particolare attenzione a fatti di livello morfologico e sintattico).

Dialetto e italiano a contatto. Vitalità e italianizzazione del dialetto in una realtà urbana del Sud Italia

PERROTTA, FRANCESCA
2012/2013

Abstract

Il processo che ha segnato il passaggio da un monolinguismo dialettale generalizzato ad un uso sempre più esteso dell'italiano ha dato luogo ad una lingua interferita da peculiarità variamente distribuite secondo le caratteristiche delle lingue di sostrato, ovvero i dialetti italo-romanzi. Nel capitolo 1 è sembrato utile recuperare alcuni 'brani' della storia dell'italiano per rinvenire le matrici delle caratteristiche della situazione linguistica odierna del Paese. La svolta culturale messa in atto dalla diffusione della lingua italiana ha determinato un'evoluzione storica per l'intero repertorio linguistico, sia comunitario sia individuale. 'Prima' del periodo unitario, assunto come momento demarcativo di un particolare cambiamento, erano presenti sostanzialmente due lingue, cioè l'italiano e il dialetto, fra di loro in rapporto di diglossia; 'dopo', le funzioni sociali dell'italiano si sono ampliate e questo è arrivato ad occupare anche lo spazio della comunicazione quotidiana. L'interferenza reciproca tra i due sistemi ha generato naturalmente dei cambiamenti anche sul fronte del dialetto. La questione dell'italianizzazione dei dialetti designa i fenomeni dovuti all'azione dell'italiano sui dialetti delle diverse regioni italiane a livello delle strutture linguistiche e costituisce il principale ambito di ricerca del presente lavoro di tesi, in cui tali fenomeni saranno trattati (v. cap. 3) nella prospettiva della linguistica del contatto. Pur essendo un fenomeno vistoso, in alcuni dialetti più che in altri, sembra non intaccare i livelli linguistici più forti del sistema dialettale (morfologia e sintassi). Un fatto che risulta meno discutibile è la differenziazione del dialetto a livello generazionale, tra parlanti più anziani e parlanti (più) giovani, nella maggior parte dei casi semi-parlanti con una competenza discontinua del dialetto. La classe d'età dei giovani è dunque il ¿soggetto¿ più adatto da analizzare per valutare lo stato di vitalità dei dialetti: rispetto alle generazioni precedenti, ha maggiore accesso all'istruzione di grado superiore, è a contatto sin dai primi anni di vita con una lingua nazionale ormai diffusa, ha un network sociale più articolato e uno spazio d'uso della lingua certamente più ampio. È sembrato interessante quindi, alla luce dei vari studi svolti sul repertorio, sul contatto tra italiano e dialetto e sullo stato del dialetto a livello nazionale, andare a guardare più da vicino la realtà di un comune del Sud Italia. Nei capitoli 2 e 3 del presente lavoro, si indagherà il dialetto della città di Cosenza, osservato sia nei rapporti sociolinguistici che intrattiene con l'italiano (cap. 2) sia rispetto ai fatti di italianizzazione strutturale che lo interessano (cap. 3). Si procederà, sulla base di dati raccolti mediante registrazioni di parlato spontaneo, da un lato ad un'analisi della presenza del dialetto, con particolare attenzione a situazioni comunicative generalmente ritenute sfavorevoli al suo uso, e dall'altro ad un'analisi ¿strutturale¿ degli eventuali fenomeni di italianizzazione (prestando particolare attenzione a fatti di livello morfologico e sintattico).
ITA
The process that marked the transition from a generalized dialect monolingualism to an increasing use of the Italian language has given rise to a language caught by peculiarities variously distributed according to the characteristics of the languages of the substrate, ie the Italo-Romance dialects. In Chapter 1, it seemed useful to recover some 'stages' in the history of Italian to revive the matrices of the characteristics of the linguistic situation in the country today. The cultural shift implemented by the diffusion of the Italian language has led to a historical evolution for the full linguistic repertoire, both common and individual. Before the Unit period, taken as marker period of a particular change, there were essentially two languages, ie the Italian and dialect, living a situation of diglossia; later, the social functions of Italian have expanded and this has come to occupy the space of everyday communication. The mutual interference between the two systems has generated naturally also changes in the dialect system. The topic of the 'italianization of dialects' designates the phenomena due to the action of the Italian on the dialects of the different Italian regions at the level of linguistic structures and forms the main research field of the present work, in which these phenomena will be treated (see Chap. 3) from the perspective of linguistic contact. Despite being a conspicuous phenomenon in some dialects more than in others, it seems not to affect stronger level of the system (morphology and syntax). A fact that is less debatable is the differentiation of the dialect in generational level, among the older speakers and (more) young people, in most cases semi-speakers with a discontinuous competence of the dialect. The age group of young people is therefore the most suitable "subject" to analyze the state of vitality of dialects: they have greater access to education of higher grade, they are in contact since the early years of life with the national language now widespread, they have a more articulated social network and a wider number of framework to use italian. It seemed interesting so in the light of various studies on the repertoire, the contact between Italian and dialect, and the status of the dialect at the national level, going to look more closely at the reality of a town in Southern Italy. In chapters 2 and 3 of this paper, we investigate the dialect of the city of Cosenza, observed both in its sociolinguistic relations with the Italian (Chapter 2) and with respect to the facts of structural Italianisation that interest it (ch. 3). We will proceed on the basis of data collected through recordings of spontaneous speech, on the one hand to an analysis of the presence of the dialect, with an emphasis on communicative situations generally considered unfavorable to its use, and on the other to an analysis of "structural" of any signs of Italianisation (paying particular attention to morphological and syntactic facts).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/128303