Il lavoro si prefigge di disegnare una linea di congiunzione tra i vari aspetti della filosofia di Karl Popper e la sua difesa della libertà umana, sottolineando, in particolare, l'importanza che rivestono in essa l'indeterminismo l'evoluzionismo e l'interazionismo. Sarà approfondito il pensiero di Popper in merito al problema del libero arbitrio. La sua posizione al riguardo è spesso considerata marginale nel dibattito contemporaneo, questo perché, nella misura in cui egli si occupa della libertà, i suoi termini di riferimento sono prevalentemente i modelli moderni del dibattito: il determinismo e l'indeterminismo. Nonostante, ciò nell'affrontare uno dei problemi principali dei sostenitori indeterministi della libertà, ossia il problema del controllo, la posizione del filosofo austriaco si accosta, inconsapevolmente, a quella dei sostenitori dell'agent causation. Da essi, però, Popper diverge per un aspetto non marginale: il rifiuto di intendere l'agente in chiave sostanzialistica. La mancanza di del riferimento alla sostanza non impedisce a Popper di sviluppare un modello più moderno di dualismo nel quale l'aspetto mentale viene assimilato ad un processo. Anzi, il contributo maggiore del filosofo austriaco al dibattito sul libero arbitrio, arriva proprio dal suo interazionismo pluralista, che egli sviluppa insieme al neurofisiologo J.C. Eccles. L'incontro tra l'indeterminismo, il realismo, la teoria dei tre mondi l'interazionismo e l'evoluzionismo rappresenta il tentativo di Popper di trovare una via d'uscita priva di oscurità metafisiche da quello che è stato definito ¿il mistero del libero arbitrio¿.

Indeterminismo e interazionismo nella filsofia di Karl R. Popper

GARELLO, FRANCESCO GIANMARIA
2010/2011

Abstract

Il lavoro si prefigge di disegnare una linea di congiunzione tra i vari aspetti della filosofia di Karl Popper e la sua difesa della libertà umana, sottolineando, in particolare, l'importanza che rivestono in essa l'indeterminismo l'evoluzionismo e l'interazionismo. Sarà approfondito il pensiero di Popper in merito al problema del libero arbitrio. La sua posizione al riguardo è spesso considerata marginale nel dibattito contemporaneo, questo perché, nella misura in cui egli si occupa della libertà, i suoi termini di riferimento sono prevalentemente i modelli moderni del dibattito: il determinismo e l'indeterminismo. Nonostante, ciò nell'affrontare uno dei problemi principali dei sostenitori indeterministi della libertà, ossia il problema del controllo, la posizione del filosofo austriaco si accosta, inconsapevolmente, a quella dei sostenitori dell'agent causation. Da essi, però, Popper diverge per un aspetto non marginale: il rifiuto di intendere l'agente in chiave sostanzialistica. La mancanza di del riferimento alla sostanza non impedisce a Popper di sviluppare un modello più moderno di dualismo nel quale l'aspetto mentale viene assimilato ad un processo. Anzi, il contributo maggiore del filosofo austriaco al dibattito sul libero arbitrio, arriva proprio dal suo interazionismo pluralista, che egli sviluppa insieme al neurofisiologo J.C. Eccles. L'incontro tra l'indeterminismo, il realismo, la teoria dei tre mondi l'interazionismo e l'evoluzionismo rappresenta il tentativo di Popper di trovare una via d'uscita priva di oscurità metafisiche da quello che è stato definito ¿il mistero del libero arbitrio¿.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/128248