Nel nostro sistema contemporaneo si stima ogni anno che il valore del fatturato di origine criminale ammonta a circa 180 miliardi di euro, di questi circa 150 miliardi, sono attribuibili al riciclaggio di denaro, che rappresenta nella sostanza circa il 10% del nostro fatturato complessivo annuo. Queste cifre rappresentano l'ammontare di soldi che saranno successivamente reintrodotte attraverso una serie di passaggio artificiosi nella nostra economia e che rappresentano di fatto un gravissimo danno per l'intera società. Nel corso della trattazione in esame saranno esaminate diverse tematiche: si partirà innanzitutto nel definire che cosa si intende per antiriciclaggio ovvero la prevenzione del reato di riciclaggio presente nel nostro ordinamento e connesso a molteplici e differenti fattispecie di reato. Si tenterà di risalire lunga l'intera catena legislativa che è iniziata nei lontani anni '70, periodo in cui per la prima volta in Italia il legislatore colpì tale reato, riconducendolo grossolanamente alla ricettazione ed al favoreggiamento, si arriverà quindi alla conclusione che l'Italia fu uno Stato pioniere in tale materia in quanto solamente nel 1980 l'Unione Europea emanò un primo provvedimento in tal senso. Successivamente saranno analizzate tutte le tecniche con cui la criminalità organizzata può dar sfogo a tale reato e si vedrà inoltre come le diverse istituzioni ed enti da tempo presenti nel nostro sistema e con cui ciascuno di noi può facilmente entrare in contatto, possono essere il fulcro di proventi malavitosi. In seguito saranno analizzati tutti gli organi di controllo e di vigilanza presenti nella nostra economia contemporanea, alcuni dei quali tipici del nostro Stato altri di importazione Europea come ad esempio le FIU. L'analisi procederà concentrandosi sulla normativa antiriciclaggio ad oggi vigente, che coinvolge una serie di soggetti capillarmente diffusi sul territorio nazionale ed internazionale. Si analizzeranno gli step fondamentali necessari alla creazione di un adeguato sistema di prevenzione e contrasto di tale fenomeno facendo riferimento alle autorità istituzionali che periodicamente rivedono ed aggiornano le norme al fine di rimanere al passo con i tempi e contrastare al meglio tale tipologia di reato. Il fulcro centrale di questa trattazione riguarderà gli adempimenti previsti in capo ai liberi professionisti che saranno tenuti ad osservare un comportamento attivo nei confronti delle diverse autorità responsabili dei vari procedimenti, inoltre tali soggetti saranno tenuti ad instaurare un rapporto con la propria clientela il più possibile approfondito ed accorto al fine di essere costantemente aggiornati sulle operazioni poste in essere. Si analizzeranno inoltre i diversi sistemi con cui i liberi professionisti sono tenuti ad assolvere alle disposizioni previste dal legislatore e dalle altre diverse istituzioni, al fine di creare un collegamento diretto con le autorità e tentare di sventare sul nascere eventuali operazioni estranee alla legalità vigente in Italia. Si procederà con l'analisi delle procedure richieste in merito alle segnalazioni delle operazioni ritenute sospette, previste dall'UIF in capo ai soggetti passivi di tale normativa. Inoltre si porrà l'attenzione del lettore sulle sanzioni amministrative e penali introdotte con la riforma del 2007 previste per ciascuna fattispecie di reato. Infine si analizzerà un caso pratico relativo ad una segnalazione di operazione sospetta condotta dalla Gua
la segnalazione di operazioni sospette e gli adempimenti in capo ai liberi professionisti
RINAUDO, ARIANNA
2014/2015
Abstract
Nel nostro sistema contemporaneo si stima ogni anno che il valore del fatturato di origine criminale ammonta a circa 180 miliardi di euro, di questi circa 150 miliardi, sono attribuibili al riciclaggio di denaro, che rappresenta nella sostanza circa il 10% del nostro fatturato complessivo annuo. Queste cifre rappresentano l'ammontare di soldi che saranno successivamente reintrodotte attraverso una serie di passaggio artificiosi nella nostra economia e che rappresentano di fatto un gravissimo danno per l'intera società. Nel corso della trattazione in esame saranno esaminate diverse tematiche: si partirà innanzitutto nel definire che cosa si intende per antiriciclaggio ovvero la prevenzione del reato di riciclaggio presente nel nostro ordinamento e connesso a molteplici e differenti fattispecie di reato. Si tenterà di risalire lunga l'intera catena legislativa che è iniziata nei lontani anni '70, periodo in cui per la prima volta in Italia il legislatore colpì tale reato, riconducendolo grossolanamente alla ricettazione ed al favoreggiamento, si arriverà quindi alla conclusione che l'Italia fu uno Stato pioniere in tale materia in quanto solamente nel 1980 l'Unione Europea emanò un primo provvedimento in tal senso. Successivamente saranno analizzate tutte le tecniche con cui la criminalità organizzata può dar sfogo a tale reato e si vedrà inoltre come le diverse istituzioni ed enti da tempo presenti nel nostro sistema e con cui ciascuno di noi può facilmente entrare in contatto, possono essere il fulcro di proventi malavitosi. In seguito saranno analizzati tutti gli organi di controllo e di vigilanza presenti nella nostra economia contemporanea, alcuni dei quali tipici del nostro Stato altri di importazione Europea come ad esempio le FIU. L'analisi procederà concentrandosi sulla normativa antiriciclaggio ad oggi vigente, che coinvolge una serie di soggetti capillarmente diffusi sul territorio nazionale ed internazionale. Si analizzeranno gli step fondamentali necessari alla creazione di un adeguato sistema di prevenzione e contrasto di tale fenomeno facendo riferimento alle autorità istituzionali che periodicamente rivedono ed aggiornano le norme al fine di rimanere al passo con i tempi e contrastare al meglio tale tipologia di reato. Il fulcro centrale di questa trattazione riguarderà gli adempimenti previsti in capo ai liberi professionisti che saranno tenuti ad osservare un comportamento attivo nei confronti delle diverse autorità responsabili dei vari procedimenti, inoltre tali soggetti saranno tenuti ad instaurare un rapporto con la propria clientela il più possibile approfondito ed accorto al fine di essere costantemente aggiornati sulle operazioni poste in essere. Si analizzeranno inoltre i diversi sistemi con cui i liberi professionisti sono tenuti ad assolvere alle disposizioni previste dal legislatore e dalle altre diverse istituzioni, al fine di creare un collegamento diretto con le autorità e tentare di sventare sul nascere eventuali operazioni estranee alla legalità vigente in Italia. Si procederà con l'analisi delle procedure richieste in merito alle segnalazioni delle operazioni ritenute sospette, previste dall'UIF in capo ai soggetti passivi di tale normativa. Inoltre si porrà l'attenzione del lettore sulle sanzioni amministrative e penali introdotte con la riforma del 2007 previste per ciascuna fattispecie di reato. Infine si analizzerà un caso pratico relativo ad una segnalazione di operazione sospetta condotta dalla GuaFile | Dimensione | Formato | |
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