INTRODUZIONE: In ambito oncologico pediatrico le batteriemie sono un problema clinico rilevante e rappresentano una causa importante di morbidità e mortalità. Sono diverse le condizioni che determinano una maggiore suscettibilità in questo gruppo di pazienti: l’immunosoppressione causata dalla chemioterapia e dalla patologia di base, l’utilizzo di cateteri venosi centrali, le terapie antibiotiche e di supporto. Pochi sono i dati disponibili in letteratura in campo pediatrico e, quando presenti, essi si focalizzano spesso solo sui pazienti con neutropenia febbrile. Una migliore comprensione del problema delle batteriemie permette di ottimizzare le misure preventive, l’approccio e la gestione di questi pazienti, riducendone gli outcomes avversi. OBIETTIVO: Il nostro studio si è posto l’obiettivo di effettuare un’indagine epidemiologica sulle batteriemie descrivendo le principali caratteristiche di queste infezioni nei pazienti oncoematologici pediatrici. Ci siamo focalizzati sugli elementi caratteristici di tale popolazione al fine di ottenere una visione chiara e completa e di migliorare le scelte diagnostiche e terapeutiche future. METODI: È stato condotto uno studio epidemiologico monocentrico sulle batteriemie nei pazienti pediatrici con patologia oncoematologica e/o sottoposti a trapianto di cellule staminali ematopoietiche trattati tra il 2018 e il 2020 presso il nostro Centro di Oncoematologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera O.I.R.M Sant’Anna di Torino. I dati analizzati riguardano le condizioni cliniche ed ematologiche dei pazienti, il trattamento antibiotico e il decorso dell’episodio settico ricavati dalla consultazione delle cartelle cliniche e microbiologiche e delle schede di dimissione dei pazienti. RISULTATI: Sono stati analizzati 138 episodi di batteriemie microbiologicamente documentate in 99 pazienti con patologia oncoematologica. La maggior parte degli episodi si sono verificati in pazienti affetti da Leucemia Linfoblastica Acuta (71, 51%), seguita da Leucemia Mieloide Acuta (26, 19%), dai tumori solidi (21, 15%), dai Linfomi (10, 7%) e altre patologie ematologiche (10, 7%). Si è osservata una prevalenza di batteri Gram-positivi del 50% (69) contro il 47.8% (66) di Gram-negativi. Solo il 2.2% (3) di Candide spp. Tra i Gram-positivi i più frequenti sono stati i CONS (39, 28%) mentre tra i Gram-negativi gli Enterobacteriales (39, 28%), in particolare gli E.coli (19). In 98/138 (71%) casi l’evento settico si è verificato in pazienti con conta assoluta di PMN < a 500 cellule/mmc mentre erano 40/138 (29%) i casi di sepsi con valori > a 500 cellule/mmc. In 94/138 (68.1%) casi i pazienti hanno presentato un quadro di neutropenia febbrile. In 20/138 (14.5%) eventi si è resa necessaria la somministrazione di fluidi e in 13/138 (9.4%) un supporto circolatorio con inotropi. In totale è stato necessario il ricovero in Terapia Intensiva in 6/138 casi (4.3%). La mortalità a 30 giorni per tutte le cause è stata del 5.8% (8) mentre dell’1.5% (2) da infezione senza altre cause. CONCLUSIONE: Questo studio ha permesso di ottenere dati aggiornati sull’epidemiologia delle batteriemie e un aiuto concreto nella prevenzione e nella gestione terapeutica dei pazienti più vulnerabili, dimostrando come riconoscere precocemente i segni di peggioramento clinico e di shock settico e conoscere l’epidemiologia e le eventuali resistenze del proprio Centro permetta di riscontrare un miglioramento nell’outcome dei pazienti trattati.

Le batteriemie nel bambino con patologia oncoematologica: studio epidemiologico monocentrico 2018-2020

VIALE, GIULIA
2020/2021

Abstract

INTRODUZIONE: In ambito oncologico pediatrico le batteriemie sono un problema clinico rilevante e rappresentano una causa importante di morbidità e mortalità. Sono diverse le condizioni che determinano una maggiore suscettibilità in questo gruppo di pazienti: l’immunosoppressione causata dalla chemioterapia e dalla patologia di base, l’utilizzo di cateteri venosi centrali, le terapie antibiotiche e di supporto. Pochi sono i dati disponibili in letteratura in campo pediatrico e, quando presenti, essi si focalizzano spesso solo sui pazienti con neutropenia febbrile. Una migliore comprensione del problema delle batteriemie permette di ottimizzare le misure preventive, l’approccio e la gestione di questi pazienti, riducendone gli outcomes avversi. OBIETTIVO: Il nostro studio si è posto l’obiettivo di effettuare un’indagine epidemiologica sulle batteriemie descrivendo le principali caratteristiche di queste infezioni nei pazienti oncoematologici pediatrici. Ci siamo focalizzati sugli elementi caratteristici di tale popolazione al fine di ottenere una visione chiara e completa e di migliorare le scelte diagnostiche e terapeutiche future. METODI: È stato condotto uno studio epidemiologico monocentrico sulle batteriemie nei pazienti pediatrici con patologia oncoematologica e/o sottoposti a trapianto di cellule staminali ematopoietiche trattati tra il 2018 e il 2020 presso il nostro Centro di Oncoematologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera O.I.R.M Sant’Anna di Torino. I dati analizzati riguardano le condizioni cliniche ed ematologiche dei pazienti, il trattamento antibiotico e il decorso dell’episodio settico ricavati dalla consultazione delle cartelle cliniche e microbiologiche e delle schede di dimissione dei pazienti. RISULTATI: Sono stati analizzati 138 episodi di batteriemie microbiologicamente documentate in 99 pazienti con patologia oncoematologica. La maggior parte degli episodi si sono verificati in pazienti affetti da Leucemia Linfoblastica Acuta (71, 51%), seguita da Leucemia Mieloide Acuta (26, 19%), dai tumori solidi (21, 15%), dai Linfomi (10, 7%) e altre patologie ematologiche (10, 7%). Si è osservata una prevalenza di batteri Gram-positivi del 50% (69) contro il 47.8% (66) di Gram-negativi. Solo il 2.2% (3) di Candide spp. Tra i Gram-positivi i più frequenti sono stati i CONS (39, 28%) mentre tra i Gram-negativi gli Enterobacteriales (39, 28%), in particolare gli E.coli (19). In 98/138 (71%) casi l’evento settico si è verificato in pazienti con conta assoluta di PMN < a 500 cellule/mmc mentre erano 40/138 (29%) i casi di sepsi con valori > a 500 cellule/mmc. In 94/138 (68.1%) casi i pazienti hanno presentato un quadro di neutropenia febbrile. In 20/138 (14.5%) eventi si è resa necessaria la somministrazione di fluidi e in 13/138 (9.4%) un supporto circolatorio con inotropi. In totale è stato necessario il ricovero in Terapia Intensiva in 6/138 casi (4.3%). La mortalità a 30 giorni per tutte le cause è stata del 5.8% (8) mentre dell’1.5% (2) da infezione senza altre cause. CONCLUSIONE: Questo studio ha permesso di ottenere dati aggiornati sull’epidemiologia delle batteriemie e un aiuto concreto nella prevenzione e nella gestione terapeutica dei pazienti più vulnerabili, dimostrando come riconoscere precocemente i segni di peggioramento clinico e di shock settico e conoscere l’epidemiologia e le eventuali resistenze del proprio Centro permetta di riscontrare un miglioramento nell’outcome dei pazienti trattati.
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