Circa metà della popolazione con ≥50 anni è affetto da almeno una patologia ed è quindi soggetta a poli trattamenti. E’ stato analizzato che in media ogni anziano assume 6,7 farmaci differenti, rappresentando un peso sul Sistema Sanitario Nazionale e sulla qualità di vita del paziente. La cessazione dei farmaci ritenuti a vario titolo non più necessari è un atto insito in un corretto percorso terapeutico farmacologico che il professionista intraprende per un paziente e prende il nome di deprescrizione farmaceutica. Secondo i criteri di BEERS, un farmaco viene considerato potenzialmente inappropriato quando il rischio di sviluppare eventi avversi supera il beneficio atteso dal trattamento, soprattutto se è disponibile un’evidenza scientifica a supporto di un’alternativa di trattamento più sicura e/o efficace per la stessa condizione clinica. Tale inappropriatezza riguarda sia un’errata posologia, sia l’assunzione concomitante con altri farmaci. I criteri di STOPP&START rappresentano un sistema di valutazione riguardo l' inappropriatezza prescrittiva e sono basati su due tipologie di criteri ovvero le classi di farmaci da non prescrivere nel paziente anziano (criteri di STOPP) e le classi di farmaci opportuni da prescrivere (criteri di START) Nello studio Sanz-Tamargo sono stati arruolati pazienti aventi età superiore ai 65 anni affetti da patologie croniche divisi in gruppo di intervento e gruppo di controllo. Il 20,5% dei farmaci è risultato inappropriato. Successivamente è stata effettuata una valutazione economica, analizzando il costo dei farmaci ritirati, e rapportandoli alla posologia giornaliera, tale intervento ha comportato un risparmio annuo di 9.525,25€. Nello studio Malet-Larrea i farmacisti hanno identificato i problemi correlati ai farmaci (DRP) e gli esiti clinici negativi relativi ai farmaci (NCOM).L'investimento economico a carico delle farmacie è stato di 210,8 €, di cui il 60% del costo totale è attribuito al valore del farmaco seguito dai costi dei ricoveri ospedalieri e gli oneri dei farmacisti. Se il servizio fosse remunerato e diventasse attivo nelle farmacie, il risparmio annuo per ciascun paziente sarebbe di 326€ e ogni farmacia risparmierebbe approssimativamente 78.281 € all'anno. In Val Pellice in provincia di Torino è partito il primo progetto-pilota italiano per la “Deprescrizione e riconciliazione terapeutica” (DertRT) per valutare le terapie croniche e migliorare l’aderenza terapeutica. Circa il 30% di tali prescrizioni è avvenuto in presenza di patologie multiple e croniche, a fronte di una spesa di circa 760.000 €. Sono state quindi applicate le percentuali soglia di possibile riduzione della spesa, comprese tra il 5% e il 15% e provocate dall' inadeguatezza prescrittiva, dalla sovra prescrizione e dal mancato utilizzo di farmaci equivalenti. Applicando tali percentuali di deprescrizione, ogni anno solo nel territorio di Val Pellice si potrebbero risparmiare 30.500€. L’attività di deprescrizione funziona ed è utile non sono al paziente, ma permette una significativa riduzione della spesa farmaceutica a carico delle ASL, pari al 10% circa della spesa totale per le seguenti categorie di farmaci: gastroprotettori; farmaci per il trattamento delle dislipidemie; farmaci per i farmaci destinati ai disturbi ostruttivi delle vie respiratorie; antidepressivi che rappresentano il 70% della spesa sanitaria totale.
Deprescrizione farmaceutica nel paziente anziano politerapico
CICCIOPASTORE, ANGELICA ANTONELLA
2019/2020
Abstract
Circa metà della popolazione con ≥50 anni è affetto da almeno una patologia ed è quindi soggetta a poli trattamenti. E’ stato analizzato che in media ogni anziano assume 6,7 farmaci differenti, rappresentando un peso sul Sistema Sanitario Nazionale e sulla qualità di vita del paziente. La cessazione dei farmaci ritenuti a vario titolo non più necessari è un atto insito in un corretto percorso terapeutico farmacologico che il professionista intraprende per un paziente e prende il nome di deprescrizione farmaceutica. Secondo i criteri di BEERS, un farmaco viene considerato potenzialmente inappropriato quando il rischio di sviluppare eventi avversi supera il beneficio atteso dal trattamento, soprattutto se è disponibile un’evidenza scientifica a supporto di un’alternativa di trattamento più sicura e/o efficace per la stessa condizione clinica. Tale inappropriatezza riguarda sia un’errata posologia, sia l’assunzione concomitante con altri farmaci. I criteri di STOPP&START rappresentano un sistema di valutazione riguardo l' inappropriatezza prescrittiva e sono basati su due tipologie di criteri ovvero le classi di farmaci da non prescrivere nel paziente anziano (criteri di STOPP) e le classi di farmaci opportuni da prescrivere (criteri di START) Nello studio Sanz-Tamargo sono stati arruolati pazienti aventi età superiore ai 65 anni affetti da patologie croniche divisi in gruppo di intervento e gruppo di controllo. Il 20,5% dei farmaci è risultato inappropriato. Successivamente è stata effettuata una valutazione economica, analizzando il costo dei farmaci ritirati, e rapportandoli alla posologia giornaliera, tale intervento ha comportato un risparmio annuo di 9.525,25€. Nello studio Malet-Larrea i farmacisti hanno identificato i problemi correlati ai farmaci (DRP) e gli esiti clinici negativi relativi ai farmaci (NCOM).L'investimento economico a carico delle farmacie è stato di 210,8 €, di cui il 60% del costo totale è attribuito al valore del farmaco seguito dai costi dei ricoveri ospedalieri e gli oneri dei farmacisti. Se il servizio fosse remunerato e diventasse attivo nelle farmacie, il risparmio annuo per ciascun paziente sarebbe di 326€ e ogni farmacia risparmierebbe approssimativamente 78.281 € all'anno. In Val Pellice in provincia di Torino è partito il primo progetto-pilota italiano per la “Deprescrizione e riconciliazione terapeutica” (DertRT) per valutare le terapie croniche e migliorare l’aderenza terapeutica. Circa il 30% di tali prescrizioni è avvenuto in presenza di patologie multiple e croniche, a fronte di una spesa di circa 760.000 €. Sono state quindi applicate le percentuali soglia di possibile riduzione della spesa, comprese tra il 5% e il 15% e provocate dall' inadeguatezza prescrittiva, dalla sovra prescrizione e dal mancato utilizzo di farmaci equivalenti. Applicando tali percentuali di deprescrizione, ogni anno solo nel territorio di Val Pellice si potrebbero risparmiare 30.500€. L’attività di deprescrizione funziona ed è utile non sono al paziente, ma permette una significativa riduzione della spesa farmaceutica a carico delle ASL, pari al 10% circa della spesa totale per le seguenti categorie di farmaci: gastroprotettori; farmaci per il trattamento delle dislipidemie; farmaci per i farmaci destinati ai disturbi ostruttivi delle vie respiratorie; antidepressivi che rappresentano il 70% della spesa sanitaria totale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/128161