La motivazione di fondo che ha stimolato questa ricerca, riguarda gli aspetti educativi e pedagogici che permeano ed influenzano gli interventi nell'ambito della riabilitazione psicosociale del paziente portatore di disagio psichico. La finalità è quella di verificare l'esistenza di implicazioni educative nel percorso di guarigione sociale del paziente, che costituisce l'obiettivo ideale del processo riabilitativo. Il lavoro educativo all'interno dei servizi sanitari, si distingue da quello medico, proprio perché è finalizzato a produrre un cambiamento migliorativo, adattivo, promozionale. Ciò che cambia è la percezione di sé della persona disagiata, che si ottiene attraverso un processo di distanziamento da modi di essere formali e appiattiti, verso rappresentazioni alternative proposte dall'educatore, che vengono responsabilmente considerate degne di essere perseguite. Inoltre, l'azione di aiuto alla persona in condizione di disagio è strettamente legata alla logica della relazione educativa, senza la quale si annullerebbe l'efficacia dell'aiuto stesso: infatti, in assenza di razionalità pedagogica i servizi di aiuto rischiano di produrre soltanto assistenzialismo. Per quanto riguarda la riabilitazione psicosociale, occorre sottolineare che non è del medico, né dell'educatore o dell'infermiere, ma coinvolge tutte queste professionalità, che devono trovare procedure di dialogo e di collaborazione per facilitare la realizzazione del cambiamento al centro del quale c'è la persona, che chiede di essere considerata un intero, con le sue parti sane e quelle malate. All'orizzonte della riabilitazione, dunque, c'è la persona. La riabilitazione psicosociale rappresenta una funzione specifica fortemente integrata con la cura ed ha assunto un ruolo specifico nel trattamento della malattia mentale, promuovendo una nuova cultura in relazione alla fragilità. Date queste premesse, in che modo il concetto e i significati dell'educazione entrano a far parte del processo riabilitativo? Alcuni autori sostengono che il processo riabilitativo, nel corso del quale si accompagna una persona a raggiungere una qualità di vita migliore, sia sul piano fisico, sia su quello sociale ed affettivo, con la minore riduzione possibile delle sue scelte, sia strettamente legato alla soluzione dei problemi e all'educazione. Ma se la risoluzione dei problemi è il nucleo centrale della riabilitazione, nel suo significato di rendere nuovamente abile, attraverso l'intervento sul danno, l'educazione, che invece interviene non sul danno ma sulla libertà e sulla progettualità della persona è un processo di altra natura o è possibile rintracciare similitudini e affinità? Sembra che gli interventi rivolti al disabile non possano essere riassunti e compresi dal termine riabilitazione, perché se lo scopo dell'intero processo è quello di intervenire sulla qualità di vita della persona e l'itinerario globale conduce alla promozione umana, allora è possibile definire questo tipo di intervento come un percorso, che prevede al suo interno gli elementi di diagnosi e di cura, ma anche quelli della riabilitazione e dell'educazione.

Educazione e riabilitazione: significati, prassi, finalità

GIUSTO, DEBORA
2009/2010

Abstract

La motivazione di fondo che ha stimolato questa ricerca, riguarda gli aspetti educativi e pedagogici che permeano ed influenzano gli interventi nell'ambito della riabilitazione psicosociale del paziente portatore di disagio psichico. La finalità è quella di verificare l'esistenza di implicazioni educative nel percorso di guarigione sociale del paziente, che costituisce l'obiettivo ideale del processo riabilitativo. Il lavoro educativo all'interno dei servizi sanitari, si distingue da quello medico, proprio perché è finalizzato a produrre un cambiamento migliorativo, adattivo, promozionale. Ciò che cambia è la percezione di sé della persona disagiata, che si ottiene attraverso un processo di distanziamento da modi di essere formali e appiattiti, verso rappresentazioni alternative proposte dall'educatore, che vengono responsabilmente considerate degne di essere perseguite. Inoltre, l'azione di aiuto alla persona in condizione di disagio è strettamente legata alla logica della relazione educativa, senza la quale si annullerebbe l'efficacia dell'aiuto stesso: infatti, in assenza di razionalità pedagogica i servizi di aiuto rischiano di produrre soltanto assistenzialismo. Per quanto riguarda la riabilitazione psicosociale, occorre sottolineare che non è del medico, né dell'educatore o dell'infermiere, ma coinvolge tutte queste professionalità, che devono trovare procedure di dialogo e di collaborazione per facilitare la realizzazione del cambiamento al centro del quale c'è la persona, che chiede di essere considerata un intero, con le sue parti sane e quelle malate. All'orizzonte della riabilitazione, dunque, c'è la persona. La riabilitazione psicosociale rappresenta una funzione specifica fortemente integrata con la cura ed ha assunto un ruolo specifico nel trattamento della malattia mentale, promuovendo una nuova cultura in relazione alla fragilità. Date queste premesse, in che modo il concetto e i significati dell'educazione entrano a far parte del processo riabilitativo? Alcuni autori sostengono che il processo riabilitativo, nel corso del quale si accompagna una persona a raggiungere una qualità di vita migliore, sia sul piano fisico, sia su quello sociale ed affettivo, con la minore riduzione possibile delle sue scelte, sia strettamente legato alla soluzione dei problemi e all'educazione. Ma se la risoluzione dei problemi è il nucleo centrale della riabilitazione, nel suo significato di rendere nuovamente abile, attraverso l'intervento sul danno, l'educazione, che invece interviene non sul danno ma sulla libertà e sulla progettualità della persona è un processo di altra natura o è possibile rintracciare similitudini e affinità? Sembra che gli interventi rivolti al disabile non possano essere riassunti e compresi dal termine riabilitazione, perché se lo scopo dell'intero processo è quello di intervenire sulla qualità di vita della persona e l'itinerario globale conduce alla promozione umana, allora è possibile definire questo tipo di intervento come un percorso, che prevede al suo interno gli elementi di diagnosi e di cura, ma anche quelli della riabilitazione e dell'educazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/128100