Il crollo dell'Unione Sovietica attraverso le analisi della Central Intelligence Agency, del Dipartimento di Stato e dell'ambasciata americana a Mosca. Un approfondimento sulla percezione della fine del conflitto bipolare in seno ai maggiori organismi del potere americano. Una lettura che riflette il conflitto interno a Washington tra i conservatori della Guerra Fredda e i liberali, fautori della distensione. L'emergere di Mikhail Gorbachev e l'impatto del New Thinking sulla Amministrazione Reagan e gli ultimi mesi della potenza sovietica visti dagli Stati Uniti.
"Gli Stati Uniti e la crisi del sistema sovietico dal punto di vista del Dipartimento di Stato, dell'ambasciata a Mosca, della Cia (1985-1991)"
LIGIOS, GISELLA
2011/2012
Abstract
Il crollo dell'Unione Sovietica attraverso le analisi della Central Intelligence Agency, del Dipartimento di Stato e dell'ambasciata americana a Mosca. Un approfondimento sulla percezione della fine del conflitto bipolare in seno ai maggiori organismi del potere americano. Una lettura che riflette il conflitto interno a Washington tra i conservatori della Guerra Fredda e i liberali, fautori della distensione. L'emergere di Mikhail Gorbachev e l'impatto del New Thinking sulla Amministrazione Reagan e gli ultimi mesi della potenza sovietica visti dagli Stati Uniti.File in questo prodotto:
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/128039