The following elaborate displays all activities conducted during the final training for the study, preservation and restoration of the stucco of the ceiling of the sacristy of the Church of the SS. Trinity in Turin. Stucco, the subject of the present study, and wall paintings object of study of his colleague Francesco Brigadeci that decorate the ceiling and walls, are closely related to each other and with the environment in which they exist and therefore can not be analyzed individually without a continuous and shared comparison between the works. The complexity of the subject, dictated by the coexistence of these types of assets in an environment of balance and the different techniques used and preserved, has made it necessary to conduct an interdisciplinary study involving restorer, art historian, architect, chemist, physicist and biologist, to gather the information needed to define the techniques and materials essential to the conservation of cultural heritage. The course of study undertaken to learn more about the work, developed through research of art history, diagnostic tests, laboratory tests, and the first direct intervention on the property (agreed upon during the site inspection with Dr. Giorgia Corso, Officer of Superintendence for the Historical, Artistic and Ethno-anthropological Heritage of Piedmont, and approved by the Board of Protection) until the implementation of a pilot site. Are well exposed in the examiner issues relating to the conservation of the stucco through historical research and artistic and archival aimed at the analysis of the technique, the state of preservation and conservation history of the asset, by comparing the information revealed to other works of the same scope and context. In addition, analyzing the data collected during environmental monitoring to check for any changes in thermo hygrometric designed to trigger the degradation processes of the stucco. Thanks to the direct contact with the article and to the depth of a technical scientific played, it was possible to recognize and study the causes of degradation and relate them to the maintenance / restoration prior to establish the extent placed above and their nature, in order to define so that they are compatible with the original material. Also describes the studies and testing of intervention materials and their method of application and subsequent operations of emergency, performed during the pilot site for the safety of the stucco. Are then exposed the results of preliminary tests of cleaning and the results obtained from the sample of intervention, affected by the activities of removing layers of placed above, consolidation and restoration of the painted, considered an example for the evaluation of the process of restoration of the decorative stucco. The aim of this thesis is to define, based on the results obtained, from which the guidelines for the preparation of the final project aimed at the realization of the restoration.
Il seguente elaborato espone tutte le attività condotte durante il tirocinio finale, per lo studio, la conservazione ed il restauro degli stucchi della volta della Sacrestia della Chiesa dell'Arciconfraternità della SS. Trinità in Torino. Gli stucchi, oggetto del presente elaborato, e i dipinti muraIi, oggetto di studio del collega Francesco Brigadeci che decorano la volta e le pareti, sono strettamente correlati tra loro e con l'ambiente in cui sono collocati e per tanto non possono essere analizzati singolarmente senza un continuo e condiviso confronto tra le opere. La complessità dell'argomento, dettata dalla convivenza delle suddette tipologie di beni in un ambiente non in equilibrio e dalla differente tecnica esecutiva e stato di conservazione, ha reso necessario condurre uno studio interdisciplinare che ha coinvolto il restauratore, lo storico dell'arte, l'architetto, il chimico, il fisico e il biologo, per raccogliere le informazioni necessarie a definire le tecniche ed i materiali indispensabili per la conservazione del bene culturale. Il percorso di studio intrapreso per approfondire la conoscenza dell'opera, si è sviluppato attraverso ricerche storico-artistiche, indagini diagnostiche, sperimentazioni di laboratorio e primi interventi diretti sul bene (concordati in sede di sopraluogo con la dott.ssa Giorgia Corso, Funzionario della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, ed autorizzati dallo stesso Ente di Tutela ) fino all'attuazione di un cantiere pilota. Nell'elaborato vengono così esposte le problematiche relative alla conservazione degli stucchi attraverso una ricerca storica-artistica e archivistica finalizzata all'analisi della tecnica esecutiva, dello stato di conservazione e della storia conservativa del bene, confrontando le informazioni emerse con altre opere dello stesso ambito e contesto. Inoltre sono analizzati i dati rilevati durante il monitoraggio ambientale per verificare eventuali variazioni termo igrometriche atte ad innescare processi di degrado degli stucchi. Grazie al contatto diretto con il manufatto ed agli approfondimenti di natura tecnico scientifica effettuati, è stato possibile riconoscere e studiare le cause di degrado e metterle in relazione con gli interventi di manutenzione/restauro precedenti per stabilire l'entità delle sovrammissioni e la loro natura, in modo da definire così la loro compatibilità con il materiale originale. Inoltre sono descritti gli studi effettuati e le verifiche dei materiali d'intervento, nonché la loro metodologia di applicazione e le conseguenti operazioni di pronto intervento, eseguite durante il cantiere pilota, per la messa in sicurezza degli stucchi. Vengono in seguito esposti gli esiti dei test preliminari di pulitura e i risultati ottenuti dal campione d'intervento, interessato dalle attività di rimozione degli strati di sovrammessi, di consolidamento e di reintegrazione pittorica, considerato esemplificativo per la valutazione del processo di restauro dell'apparato decorativo in stucco. Pertanto l'obbiettivo di questa tesi è di definire, in base ai risultati ottenuti, delle linee guida da cui partire per la redazione del progetto definitivo finalizzato alla realizzazione dell'intervento di restauro.
GLI STUCCHI DELLA SACRESTIA JUVARRIANA DELLA CHIESA DELL'ARCICONFRATERNITA DELLA SS. TRINITÀ DI TORINO. STUDIO DEI MANUFATTI E LINEE GUIDA PER UN PROGETTO DEFINITIVO DI RESTAURO
SEGIMIRO, ALESSANDRO
2011/2012
Abstract
Il seguente elaborato espone tutte le attività condotte durante il tirocinio finale, per lo studio, la conservazione ed il restauro degli stucchi della volta della Sacrestia della Chiesa dell'Arciconfraternità della SS. Trinità in Torino. Gli stucchi, oggetto del presente elaborato, e i dipinti muraIi, oggetto di studio del collega Francesco Brigadeci che decorano la volta e le pareti, sono strettamente correlati tra loro e con l'ambiente in cui sono collocati e per tanto non possono essere analizzati singolarmente senza un continuo e condiviso confronto tra le opere. La complessità dell'argomento, dettata dalla convivenza delle suddette tipologie di beni in un ambiente non in equilibrio e dalla differente tecnica esecutiva e stato di conservazione, ha reso necessario condurre uno studio interdisciplinare che ha coinvolto il restauratore, lo storico dell'arte, l'architetto, il chimico, il fisico e il biologo, per raccogliere le informazioni necessarie a definire le tecniche ed i materiali indispensabili per la conservazione del bene culturale. Il percorso di studio intrapreso per approfondire la conoscenza dell'opera, si è sviluppato attraverso ricerche storico-artistiche, indagini diagnostiche, sperimentazioni di laboratorio e primi interventi diretti sul bene (concordati in sede di sopraluogo con la dott.ssa Giorgia Corso, Funzionario della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte, ed autorizzati dallo stesso Ente di Tutela ) fino all'attuazione di un cantiere pilota. Nell'elaborato vengono così esposte le problematiche relative alla conservazione degli stucchi attraverso una ricerca storica-artistica e archivistica finalizzata all'analisi della tecnica esecutiva, dello stato di conservazione e della storia conservativa del bene, confrontando le informazioni emerse con altre opere dello stesso ambito e contesto. Inoltre sono analizzati i dati rilevati durante il monitoraggio ambientale per verificare eventuali variazioni termo igrometriche atte ad innescare processi di degrado degli stucchi. Grazie al contatto diretto con il manufatto ed agli approfondimenti di natura tecnico scientifica effettuati, è stato possibile riconoscere e studiare le cause di degrado e metterle in relazione con gli interventi di manutenzione/restauro precedenti per stabilire l'entità delle sovrammissioni e la loro natura, in modo da definire così la loro compatibilità con il materiale originale. Inoltre sono descritti gli studi effettuati e le verifiche dei materiali d'intervento, nonché la loro metodologia di applicazione e le conseguenti operazioni di pronto intervento, eseguite durante il cantiere pilota, per la messa in sicurezza degli stucchi. Vengono in seguito esposti gli esiti dei test preliminari di pulitura e i risultati ottenuti dal campione d'intervento, interessato dalle attività di rimozione degli strati di sovrammessi, di consolidamento e di reintegrazione pittorica, considerato esemplificativo per la valutazione del processo di restauro dell'apparato decorativo in stucco. Pertanto l'obbiettivo di questa tesi è di definire, in base ai risultati ottenuti, delle linee guida da cui partire per la redazione del progetto definitivo finalizzato alla realizzazione dell'intervento di restauro.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/127974