L'intento perseguito con la stesura del seguente elaborato, è stato quello di fornire una panoramica generale sullo sviluppo del turismo invernale nella Regione Piemonte, ed in particolare nelle destinazioni presenti tra le Terre Alte della valle di Susa. Tra pionierismo, sostenibilità e integrazione, il "prodotto montagna" viene analizzato secondo le opportunità offerte dalla nuova riforma degli Enti Local e dalla vicinanza con altri paesi alpini (parallelismo con i territori del Brianconnais). Inoltre, portando sotto i riflettori le teorie evolutive elaborate da Miossec e Butler ed analizzando la struttura organizzativa delle diverse destinazioni dedite al turismo invernale, è stato possibile andare a descrivere l'attuale situazione di ristagno del settore considerato, portando in primo piano la tematica ambientale ed il cambiamento della domanda. Infine, è stato elaborato un paragrafo conclusivo che oltre a porre dei quesiti prova a dare qualche risposta. Risulta, infatti, opportuno aprire le porte dei territori alpini all'integrazione, sia tra località limitrofe che con la Città Metropolitana, ma senza dimenticare le relative identità culturali, fattori fondamentali per l'attrazione del fenomeno turistico. Per riuscire ad ottenere un'integrazione reale e proficua risulta, quindi, necessario che il procedimento parta dall'alto con l'implementazione di una strategia di Destination Management elaborata a livello regionale e coadiuvata da un opportuno sistema di monitoraggio.
L'evoluzione del Prodotto montagna dagli albori al turismo di massa. Focus sull'alta valle di Susa
BONFANTI, ROSA VALENTINA
2014/2015
Abstract
L'intento perseguito con la stesura del seguente elaborato, è stato quello di fornire una panoramica generale sullo sviluppo del turismo invernale nella Regione Piemonte, ed in particolare nelle destinazioni presenti tra le Terre Alte della valle di Susa. Tra pionierismo, sostenibilità e integrazione, il "prodotto montagna" viene analizzato secondo le opportunità offerte dalla nuova riforma degli Enti Local e dalla vicinanza con altri paesi alpini (parallelismo con i territori del Brianconnais). Inoltre, portando sotto i riflettori le teorie evolutive elaborate da Miossec e Butler ed analizzando la struttura organizzativa delle diverse destinazioni dedite al turismo invernale, è stato possibile andare a descrivere l'attuale situazione di ristagno del settore considerato, portando in primo piano la tematica ambientale ed il cambiamento della domanda. Infine, è stato elaborato un paragrafo conclusivo che oltre a porre dei quesiti prova a dare qualche risposta. Risulta, infatti, opportuno aprire le porte dei territori alpini all'integrazione, sia tra località limitrofe che con la Città Metropolitana, ma senza dimenticare le relative identità culturali, fattori fondamentali per l'attrazione del fenomeno turistico. Per riuscire ad ottenere un'integrazione reale e proficua risulta, quindi, necessario che il procedimento parta dall'alto con l'implementazione di una strategia di Destination Management elaborata a livello regionale e coadiuvata da un opportuno sistema di monitoraggio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/12790