The different environmental conditions in which honey bees live, have induced to the evolution of many subspecies. This subspecies differ in the behavior and morphological features. The identification of the subspecies is mainly based on morphological characteristics. Morphometry is the comparative and quantitative study of the morphological characteristics and achieves results comparable to those obtained with modern molecular techniques. The aim of this work is to identify the characteristics of population honey bees from Liguria and Piedmont region (in the North of Italy), to evaluate the distribution of non-local subspecies and the presence of some hybrids and to verify the characteristics of Buckfast honey bees. Ten samples were collected from bee hives considered autochthonous in Piedmont region and two samples from Liguria region. Two colonies, declared Buckfast honey bees, were also examined. From each sample a random selection of 24 honey bees was made; from each honey bee the right fore wing was removed, to be used in morphometric research. Each honey bee wing, crossed by numerous veins, was acquired by a high resolution scanner and such image was analyzed with the Data-Bees program that allows, after pointing 19 landmarks, to obtain measures of angles, lengths, indexes and areas. The data of the samples and those of the main European honey bee subspecies were processed using Principal Component Analysis (PCA) which identifies the common characteristics of the populations. In this way it was possible to identify if the samples belong purely to a subspecies or if they are hybridization result, and in the latter case, to determine from which subspecies they derive. The results show that four samples from Piedmont region are similar to the local Apis mellifera ligustica. For the other six samples taken in Piedmont, the results of this analysis have revealed a certain degree of hybridization with the subspecies A. m. Carnica, which populate naturally the south-eastern part of Austria and the northern part of the Balkan Peninsula. The reason of the presence of A. m. carnica characteristics in the analyzed samples is to be attributed to the work of beekeepers in the Piedmont area who have bought bee queens of A. m. carnica as they probably consider them more suitable than A. m. ligustica. The two Ligurian samples reveal similarities in wing characters between the local A. m. ligustica and French A. m. mellifera. This phenomenon is due to natural hybridization that can occur in this border area. The Buckfast samples have little homogeneity among them; probably honey bees sold as Buckfast are derived from uncontrolled hybridization processes, and not from artificial selection.

I diversi ambienti e le diverse condizioni ambientali in cui vivono le api (Apis mellifera), hanno portato all'evoluzione di una serie di sottospecie, differenti nel comportamento e nelle caratteristiche morfologiche. L'identificazione delle diverse sottospecie è principalmente basata sullo studio delle caratteristiche morfologiche. La morfometria è lo studio quantitativo e comparativo dei caratteri morfologici e consente di ottenere risultati comparabili a quelli ottenibili con le moderne tecniche molecolari. Lo scopo di questo lavoro è di individuare le caratteristiche di razza di colonie di api liguri e piemontesi al fine di valutare la diffusione sul territorio di sottospecie alloctone, la presenza di eventuali ibridi e verificare le caratteristiche di api dichiarate Buckfast. Per l'esecuzione del lavoro sono stati prelevati, da alveari ritenuti autoctoni, dieci campioni di api in Piemonte e due in Liguria; sono inoltre state esaminate api provenienti da due colonie Buckfast. Da ogni campione sono state prelevate casualmente ventiquattro api, a ciascuna delle quali è stata asportata l'ala anteriore destra successivamente utilizzata per compiere le indagini morfometriche. Ogni ala è stata digitalizzata con l'ausilio di uno scanner ad alta risoluzione e le immagini così ottenute sono state analizzate con il programma Data-Bees che permette, previo puntamento di diciannove landmark, di ottenere misure di angoli, lunghezze, indici e aree. I dati dei campioni sono stati confrontati con quelli riguardanti le principali sottospecie di api italiane ed europee, mediante l'analisi delle componenti principali che permette di evidenziare i caratteri comuni tra le popolazioni. E' così possibile individuare se il campione appartiene a una sottospecie in purezza o se è il risultato di un'ibridazione e, in quest'ultimo caso, stabilire a quali sottospecie sono più affini i loro caratteri. I risultati mostrano che quattro campioni piemontesi sono del tutto simili ad A. mellifera ligustica, sottospecie autoctona degli areali interessati dal campionamento. Per gli altri sei campioni prelevati in Piemonte, i risultati sottolineano un certo grado d'ibridazione con la sottospecie A. m. carnica, che popola naturalmente l'Austria sud-orientale e la parte settentrionale della penisola balcanica. Il motivo della presenza dei caratteri di A. m. carnica nei campioni analizzati è da attribuirsi all'opera di alcuni apicoltori piemontesi che le allevano poiché, probabilmente, le ritengono più adatte al clima invernale rigido della nostra regione. I campioni liguri rivelano somiglianze con la locale A. m. ligustica e con A. m. mellifera. Questo fenomeno è da attribuirsi alla naturale ibridazione che può avvenire in questa zona confinante a ovest con la Francia, paese in cui A. m. mellifera è autoctona. I campioni dichiarati Buckfast presentano scarsa omogeneità tra di loro; le api vendute come Buckfast derivano probabilmente da processi d'ibridazione naturale incontrollata, non da accurata selezione artificiale.

Analisi morfometriche di api piemontesi

PAVIA, LORENZO
2011/2012

Abstract

I diversi ambienti e le diverse condizioni ambientali in cui vivono le api (Apis mellifera), hanno portato all'evoluzione di una serie di sottospecie, differenti nel comportamento e nelle caratteristiche morfologiche. L'identificazione delle diverse sottospecie è principalmente basata sullo studio delle caratteristiche morfologiche. La morfometria è lo studio quantitativo e comparativo dei caratteri morfologici e consente di ottenere risultati comparabili a quelli ottenibili con le moderne tecniche molecolari. Lo scopo di questo lavoro è di individuare le caratteristiche di razza di colonie di api liguri e piemontesi al fine di valutare la diffusione sul territorio di sottospecie alloctone, la presenza di eventuali ibridi e verificare le caratteristiche di api dichiarate Buckfast. Per l'esecuzione del lavoro sono stati prelevati, da alveari ritenuti autoctoni, dieci campioni di api in Piemonte e due in Liguria; sono inoltre state esaminate api provenienti da due colonie Buckfast. Da ogni campione sono state prelevate casualmente ventiquattro api, a ciascuna delle quali è stata asportata l'ala anteriore destra successivamente utilizzata per compiere le indagini morfometriche. Ogni ala è stata digitalizzata con l'ausilio di uno scanner ad alta risoluzione e le immagini così ottenute sono state analizzate con il programma Data-Bees che permette, previo puntamento di diciannove landmark, di ottenere misure di angoli, lunghezze, indici e aree. I dati dei campioni sono stati confrontati con quelli riguardanti le principali sottospecie di api italiane ed europee, mediante l'analisi delle componenti principali che permette di evidenziare i caratteri comuni tra le popolazioni. E' così possibile individuare se il campione appartiene a una sottospecie in purezza o se è il risultato di un'ibridazione e, in quest'ultimo caso, stabilire a quali sottospecie sono più affini i loro caratteri. I risultati mostrano che quattro campioni piemontesi sono del tutto simili ad A. mellifera ligustica, sottospecie autoctona degli areali interessati dal campionamento. Per gli altri sei campioni prelevati in Piemonte, i risultati sottolineano un certo grado d'ibridazione con la sottospecie A. m. carnica, che popola naturalmente l'Austria sud-orientale e la parte settentrionale della penisola balcanica. Il motivo della presenza dei caratteri di A. m. carnica nei campioni analizzati è da attribuirsi all'opera di alcuni apicoltori piemontesi che le allevano poiché, probabilmente, le ritengono più adatte al clima invernale rigido della nostra regione. I campioni liguri rivelano somiglianze con la locale A. m. ligustica e con A. m. mellifera. Questo fenomeno è da attribuirsi alla naturale ibridazione che può avvenire in questa zona confinante a ovest con la Francia, paese in cui A. m. mellifera è autoctona. I campioni dichiarati Buckfast presentano scarsa omogeneità tra di loro; le api vendute come Buckfast derivano probabilmente da processi d'ibridazione naturale incontrollata, non da accurata selezione artificiale.
ITA
The different environmental conditions in which honey bees live, have induced to the evolution of many subspecies. This subspecies differ in the behavior and morphological features. The identification of the subspecies is mainly based on morphological characteristics. Morphometry is the comparative and quantitative study of the morphological characteristics and achieves results comparable to those obtained with modern molecular techniques. The aim of this work is to identify the characteristics of population honey bees from Liguria and Piedmont region (in the North of Italy), to evaluate the distribution of non-local subspecies and the presence of some hybrids and to verify the characteristics of Buckfast honey bees. Ten samples were collected from bee hives considered autochthonous in Piedmont region and two samples from Liguria region. Two colonies, declared Buckfast honey bees, were also examined. From each sample a random selection of 24 honey bees was made; from each honey bee the right fore wing was removed, to be used in morphometric research. Each honey bee wing, crossed by numerous veins, was acquired by a high resolution scanner and such image was analyzed with the Data-Bees program that allows, after pointing 19 landmarks, to obtain measures of angles, lengths, indexes and areas. The data of the samples and those of the main European honey bee subspecies were processed using Principal Component Analysis (PCA) which identifies the common characteristics of the populations. In this way it was possible to identify if the samples belong purely to a subspecies or if they are hybridization result, and in the latter case, to determine from which subspecies they derive. The results show that four samples from Piedmont region are similar to the local Apis mellifera ligustica. For the other six samples taken in Piedmont, the results of this analysis have revealed a certain degree of hybridization with the subspecies A. m. Carnica, which populate naturally the south-eastern part of Austria and the northern part of the Balkan Peninsula. The reason of the presence of A. m. carnica characteristics in the analyzed samples is to be attributed to the work of beekeepers in the Piedmont area who have bought bee queens of A. m. carnica as they probably consider them more suitable than A. m. ligustica. The two Ligurian samples reveal similarities in wing characters between the local A. m. ligustica and French A. m. mellifera. This phenomenon is due to natural hybridization that can occur in this border area. The Buckfast samples have little homogeneity among them; probably honey bees sold as Buckfast are derived from uncontrolled hybridization processes, and not from artificial selection.
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