Questo lavoro sulla microtoponimia dialettale di Piatto, che si inserisce nel ¿Progetto di ricerca dell'Atlante Toponomastico del Piemonte Montano¿ ideato da Arturo Genre e ora diretto dal professor Lorenzo Massobrio, vuole essere un contributo alla salvaguardia del patrimonio toponomastico alpino relativamente a un'area ancora poco indagata, rispetto ad altre aree del Piemonte, per le quali si registrano numerose indagini. La ricerca completa quella svolta nella tesi di laurea triennale. In questo nuovo lavoro ho esteso l'indagine sincronica sul campo al resto di Piatto. Per l'intero lavoro mi sono attenuta ai dettami dell'ATPM, che non richiede approfondite e sistematiche indagini di tipo archivistico. Preciso che la compilazione delle tabelle riassuntive si basa essenzialmente sulle informazioni raccolte. Come base cartografica ho utilizzato la Carta Tecnica Regionale in scala 1:10.000 della Regione Piemonte fornitami dall'ATPM. Mi sono inoltre procurata le tavolette dell'Istituto Geografico Militare (IGM) in scala 1:25.000. Le prime fasi di lavoro sono consistite nella selezione e incontro di alcuni informatori principali che, a loro volta, me ne hanno suggeriti altri facendo da tramite con i medesimi. Per la ricerca ho intervistato ventisei persone, residenti nelle varie frazioni di Piatto, e di ognuna di esse viene tracciato un breve profilo nell'appendice a esse dedicata. Alcune delle persone intervistate, con molta disponibilità, oltre a fornire suggerimenti e indicazioni utili alla ricerca, arricchite spesso da ricordi e aneddoti personali, mi hanno accompagnata sui luoghi oggetto d'indagine facendomi trascorrere anche piacevoli momenti. Tutti gli informatori, con l'ausilio delle Mappe Catastali in scala 1:1.000 in loro possesso, mi hanno aiutata nella registrazione sulle basi cartografiche dei toponimi e nella compilazione delle relative schede. Dopo l'elaborazione dei dati reperiti, mi sono nuovamente recata presso le abitazioni degli intervistati per avere da loro conferma dell'esattezza degli stessi e per procedere alla registrazione, mediante un apparecchio digitale, dei singoli toponimi dalla loro viva voce. Non si può non sottolineare la fondamentale importanza di tale elenco vocale, di cui si allega copia in un CD, in quanto esso consente la trasmissione e la conservazione del patrimonio dialettale. Complessivamente sono stati catalogati 327 toponimi riguardanti il Comune di Piatto. La documentazione sulla frazione Bielmonte risulta piuttosto scarsa poiché non ho reperito che poche informazioni dai miei compaesani, dai quali, a causa della distanza che la separa dal Paese, è percepita come un luogo non strettamente facente parte dello stesso, una località essenzialmente turistica. Per l'analisi dei dati raccolti mi sono servita di tabelle, grafici ed elenchi. In particolare ho suddiviso i toponimi in base alla loro denominazione, al numero di parole da cui sono composti; li ho elencati dapprima secondo la loro geomorfologia passata e successivamente secondo quella attuale. Tale schematizzazione dei dati consente di percepire con maggiore facilità i cambiamenti di impiego di una stessa località e la vitalità dei toponimi. Il mio lavoro è corredato, inoltre, da note linguistiche.
La microtoponimia dialettale di Piatto (Biella)
BENEDICENTI, ALESSANDRA
2011/2012
Abstract
Questo lavoro sulla microtoponimia dialettale di Piatto, che si inserisce nel ¿Progetto di ricerca dell'Atlante Toponomastico del Piemonte Montano¿ ideato da Arturo Genre e ora diretto dal professor Lorenzo Massobrio, vuole essere un contributo alla salvaguardia del patrimonio toponomastico alpino relativamente a un'area ancora poco indagata, rispetto ad altre aree del Piemonte, per le quali si registrano numerose indagini. La ricerca completa quella svolta nella tesi di laurea triennale. In questo nuovo lavoro ho esteso l'indagine sincronica sul campo al resto di Piatto. Per l'intero lavoro mi sono attenuta ai dettami dell'ATPM, che non richiede approfondite e sistematiche indagini di tipo archivistico. Preciso che la compilazione delle tabelle riassuntive si basa essenzialmente sulle informazioni raccolte. Come base cartografica ho utilizzato la Carta Tecnica Regionale in scala 1:10.000 della Regione Piemonte fornitami dall'ATPM. Mi sono inoltre procurata le tavolette dell'Istituto Geografico Militare (IGM) in scala 1:25.000. Le prime fasi di lavoro sono consistite nella selezione e incontro di alcuni informatori principali che, a loro volta, me ne hanno suggeriti altri facendo da tramite con i medesimi. Per la ricerca ho intervistato ventisei persone, residenti nelle varie frazioni di Piatto, e di ognuna di esse viene tracciato un breve profilo nell'appendice a esse dedicata. Alcune delle persone intervistate, con molta disponibilità, oltre a fornire suggerimenti e indicazioni utili alla ricerca, arricchite spesso da ricordi e aneddoti personali, mi hanno accompagnata sui luoghi oggetto d'indagine facendomi trascorrere anche piacevoli momenti. Tutti gli informatori, con l'ausilio delle Mappe Catastali in scala 1:1.000 in loro possesso, mi hanno aiutata nella registrazione sulle basi cartografiche dei toponimi e nella compilazione delle relative schede. Dopo l'elaborazione dei dati reperiti, mi sono nuovamente recata presso le abitazioni degli intervistati per avere da loro conferma dell'esattezza degli stessi e per procedere alla registrazione, mediante un apparecchio digitale, dei singoli toponimi dalla loro viva voce. Non si può non sottolineare la fondamentale importanza di tale elenco vocale, di cui si allega copia in un CD, in quanto esso consente la trasmissione e la conservazione del patrimonio dialettale. Complessivamente sono stati catalogati 327 toponimi riguardanti il Comune di Piatto. La documentazione sulla frazione Bielmonte risulta piuttosto scarsa poiché non ho reperito che poche informazioni dai miei compaesani, dai quali, a causa della distanza che la separa dal Paese, è percepita come un luogo non strettamente facente parte dello stesso, una località essenzialmente turistica. Per l'analisi dei dati raccolti mi sono servita di tabelle, grafici ed elenchi. In particolare ho suddiviso i toponimi in base alla loro denominazione, al numero di parole da cui sono composti; li ho elencati dapprima secondo la loro geomorfologia passata e successivamente secondo quella attuale. Tale schematizzazione dei dati consente di percepire con maggiore facilità i cambiamenti di impiego di una stessa località e la vitalità dei toponimi. Il mio lavoro è corredato, inoltre, da note linguistiche.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/127796