Questa tesi propone una trattazione del tema della tutela cautelare, con particolare riferimento alla nozione di sequestro conservativo, analizzata però sotto un profilo ed una prospettiva che potremmo definire ¿nuovi¿. L'indagine di questo provvedimento è stata svolta a partire dalla Proposta di regolamento ¿che istituisce un'ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari per facilitare il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale¿ (OESC), avanzata in seno al Consiglio e al Parlamento dell'Unione Europea.Attraverso l'esame dei presupposti per l'attuazione della nuova forma di sequestro conservativo europeo si sono evidenziate le problematiche connesse alla circolazione delle misure cautelari nell'ambito dell'Unione Europea. La descrizione delle modalità di attuazione del nuovo provvedimento ha permesso la valutazione di alcuni ambiti del diritto bancario, con particolare riguardo all'acquisizione di informazioni per la localizzazione del conto del debitore, tematica assai rilevante in relazione alla nozione del segreto bancario; nonché alla tutela dei dati personali relativi ai clienti degli istituti di credito. A seguire, l'esposizione delle possibili problematiche applicative dell'OESC a partire dalla posizione del Regno Unito, Stato che non ha aderito all'adozione della misura.In ultimo si propone una valutazione complessiva del provvedimento di sequestro conservativo europeo, analizzando il profilo dei diritti fondamentali, mediante il Parere espresso dal Garante Europeo per la protezione dei dati. La comparazione tra le modalità applicative della nuova misura e i suoi possibili profili problematici, nonché l'impatto che essa determina sui diritti fondamentali, evidenzia come l'OESC sia in grado di risolvere le maggiori criticità connesse all'attuazione dei provvedimenti cautelari in ambito transfrontaliero, determinando anche la riduzione dei rischi di debiti insoluti: la misura potrà infatti essere emanata inaudita altera parte su richiesta del creditore, al fine di impedire che il debitore compia atti di disposizione delle proprie somme ubicate su un conto da uno Stato membro all'altro.L'ulteriore riscontro dell'importanza e dell'innovazione della nuova misura si desume dal fatto che il 13 maggio 2014, l'ordinanza di sequestro conservativo dei conti bancari è stata definitivamente adottata, quale strumento, direttamente applicabile nel territorio degli Stati membri, idoneo a rendere più facile il recupero transfrontaliero dei crediti.
Il sequestro conservativo dei conti bancari
ALBEZZANO, FRANCESCA
2013/2014
Abstract
Questa tesi propone una trattazione del tema della tutela cautelare, con particolare riferimento alla nozione di sequestro conservativo, analizzata però sotto un profilo ed una prospettiva che potremmo definire ¿nuovi¿. L'indagine di questo provvedimento è stata svolta a partire dalla Proposta di regolamento ¿che istituisce un'ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari per facilitare il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale¿ (OESC), avanzata in seno al Consiglio e al Parlamento dell'Unione Europea.Attraverso l'esame dei presupposti per l'attuazione della nuova forma di sequestro conservativo europeo si sono evidenziate le problematiche connesse alla circolazione delle misure cautelari nell'ambito dell'Unione Europea. La descrizione delle modalità di attuazione del nuovo provvedimento ha permesso la valutazione di alcuni ambiti del diritto bancario, con particolare riguardo all'acquisizione di informazioni per la localizzazione del conto del debitore, tematica assai rilevante in relazione alla nozione del segreto bancario; nonché alla tutela dei dati personali relativi ai clienti degli istituti di credito. A seguire, l'esposizione delle possibili problematiche applicative dell'OESC a partire dalla posizione del Regno Unito, Stato che non ha aderito all'adozione della misura.In ultimo si propone una valutazione complessiva del provvedimento di sequestro conservativo europeo, analizzando il profilo dei diritti fondamentali, mediante il Parere espresso dal Garante Europeo per la protezione dei dati. La comparazione tra le modalità applicative della nuova misura e i suoi possibili profili problematici, nonché l'impatto che essa determina sui diritti fondamentali, evidenzia come l'OESC sia in grado di risolvere le maggiori criticità connesse all'attuazione dei provvedimenti cautelari in ambito transfrontaliero, determinando anche la riduzione dei rischi di debiti insoluti: la misura potrà infatti essere emanata inaudita altera parte su richiesta del creditore, al fine di impedire che il debitore compia atti di disposizione delle proprie somme ubicate su un conto da uno Stato membro all'altro.L'ulteriore riscontro dell'importanza e dell'innovazione della nuova misura si desume dal fatto che il 13 maggio 2014, l'ordinanza di sequestro conservativo dei conti bancari è stata definitivamente adottata, quale strumento, direttamente applicabile nel territorio degli Stati membri, idoneo a rendere più facile il recupero transfrontaliero dei crediti.File | Dimensione | Formato | |
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