il consenso ai trattamenti medici su paziente minorenne

L'assenza di una disciplina generale ed organica in merito alla legittimazione a prestare il consenso informato ai trattamenti medici sui minori ha fatto sorgere in dottrina molteplici dispute; chi è il soggetto legittimato a prestare tale consenso? In quali termini rileva la volontà del minore capace di discernere? Se l'incapacità di agire stabilita dal codice civile non costituisce argomento decisivo per negare rilevanza alla volontà del minore, né più la potestà genitoriale è considerata in chiave di diritto-potere ma di diritto-dovere, la tesi mira a dimostrare, anche attraverso l'analisi di alcuni importanti casi giurisprudenziali, e conformemente a quanto affermato nelle Convenzioni internazionali, come nel nostro ordinamento sia configurabile per lo meno quella che è stata definita ¿autodeterminazione in senso debole¿: in questo modo, i genitori sono tenuti, in relazione all'età e al grado di discernimento del minore, a coinvolgerlo e a renderlo partecipe nella decisione riguardante la propria salute.