Abstract : Introduction: Optical Coherence Tomography (OCT) is a recent method that allows in vivo and/or ex vivo visualization of oral tissues without a specular function to that of ultrasonography, with the difference that the OCT exploits a light wave usually emitted by a laser. The beam of this light is reflected at the interface between the different tissues by measuring the delay time of the light echo that is reflected or retrodiffused as the axial distance varies. In the stomatologic field the OCT image of a normal oral mucosa allows the identification of the stratified squamous epithelium along the mucous surface, the underlying lamina propria and the transition between these tissues, well delineated by the basal membrane. Purpose of the work: The objective of the study was to first evaluate the potential and possible limits of the imaging method with OCT in Oral Medicine through a comparison between healthy tissue at OCT and histological counterpart in order to identify the main alterations Ultrastructural in epithelial location (EP) and subpithelial connective tissue (LP). Materials and methods: A variant of an OCT device from the Vivosight company was used for dermatological purposes, with a prototype probe adaptable to intraoral examination.In a period between October 2019 and January 2021 clinical photos, OCT scans, biopsy followed by histopathological analysis in a group of patients with pre-cancerous lesions were carried out, disimmune, neoplastic and traumatic in different locations of the oral cavity. For each OCT image, in reference to the anatomical site, a comparative descriptive analysis was carried out between scans of healthy subjects and patients with the above-mentioned lesions. For all these pathological pictures, comparable patterns were found in which the histological description was associated with characteristics such as: hypo or hyperreflectance of the EP and the LP, presence or absence of the integrity of the basal membrane, presence or absence of the superficial keratin layer. Results: In the period of time considered by us 38 patients were recruited. The anatomical sites examined were: tongue, gingiva and mucosa geniena. These sites were subjected to an observational survey within a sample of 11 healthy subjects and 27 patients. The elementary lesions observed in the 27 patients have been classified as: white spot, white plate, ulcer, neoformation, bubble in turn associated with the following pathologies: Leucoplachia, Lichen Planus Oral, Lichenoid Oral Lesion, Squamous Carcinoma, Proliferative Warty Leukoplakia, Vulgar Pemphigo, Traumatic Injury, Fibroma. Differences in epithelial structures in patients with traumatic lesions have been noted; changes in reflectance between EP and LP in inflammatory lesions and EP and LP in neoplastic lesions. Conclusions: : This is the first work that wanted to fully explore the potential and limits of a OCT machine in Oral Medicine not limited to a single pathology and involving the different anatomical locations. In this way, the present work provides the basis for the establishment of a glossary useful to the dentist for a diagnosis and monitoring of the various pathologies of the oral mucous membranes, as well as legitimizing an increasingly solid clinical use such device which is believed to be one of the most promising frontiers in dentistry.
Abstract. Introduzione La Tomografia a coerenza ottica (OCT) è una recente metodica che permette la visualizzazione in vivo e/o ex vivo di tessuti orali con un funzionamento speculare a quello dell’ultrasonografia, con la differenza che l’OCT sfrutta un’onda luminosa emessa di solito da un laser. Il fascio di tale luce si riflette a livello delle interfacce tra i differenti tessuti misurando il tempo di ritardo dell’eco di luce che viene riflessa o retrodiffusa al variare della distanza assiale. In campo stomatologico l'immagine OCT di una mucosa orale normale permette l'identificazione dell'epitelio squamoso stratificato lungo la superficie mucosa, la sottostante lamina propria e la transizione tra questi tessuti, ben delineata dalla membrana basale. Scopo del lavoro L’obiettivo dello studio è stato quello di vagliare preliminarmente le potenzialità e gli eventuali limiti della metodica di imaging con OCT in Medicina Orale attraverso un’analisi comparativa tra tessuto sano all’OCT e controparte istologica al fine di identificare le principali alterazioni ultrastrutturali in sede epiteliale (EP) e di connettivo subepiteliale (LP). Materiali e metodi È stata utilizzata una variante di un device OCT della ditta Vivosight realizzato a scopo dermatologico, con un prototipo di sonda adattabile all’esame intraorale. In un periodo compreso tra Ottobre 2019 e Gennaio 2021 sono state effettuate foto clinica, scansioni OCT, prelievo bioptico seguito dall’analisi istopatologica in un gruppo di pazienti che presentavano lesioni di natura precancerosa, disimmune, neoplastica e traumatica in diverse sedi della cavità orale. Per ciascuna immagine OCT, in riferimento alla sede anatomica, è stata effettuata un’analisi descrittiva comparativa tra scansioni di soggetti sani e pazienti aventi le lesioni sopracitate. Per tutte questi quadri patologici son stati rivenuti pattern confrontabili tra di loro in cui la descrittiva istologica si associava a caratteristiche quali: ipo o iperriflettenza dell’EP e della LP, presenza o assenza dell’integrità della membrana basale, presenza o assenza dello strato cheratinico superficiale. Risultati Nel periodo di tempo da noi considerato sono stati reclutati 38 pazienti. Le sedi anatomiche esaminate sono state: lingua, gengiva e mucosa geniena. Tali sedi sono state sottoposte ad un’indagine osservazionale all’interno di un campione composto da 11 soggetti sani e 27 pazienti. Le lesioni elementari osservate nei 27 pazienti sono state classificate in: macchia bianca, placca bianca, ulcera, neoformazione, bolla a loro volta associate alle seguenti patologie: Leucoplachia, Lichen Planus Orale, Lesione Lichenoide Orale, Carcinoma Squamoso, Leucoplachia Verrucoso Proliferativa, Pemfigo Volgare, Lesione traumatica, Fibroma. Sono state evidenziate differenza nella sola compagine epiteliale nei pazienti portatori di lesioni traumatiche; alterazione di riflettenza tra EP ed LP nelle lesioni a carattere infiammatorio e disfacimento di EP ed LP nelle lesioni neoplastiche. Conclusioni Questo è il primo lavoro che ha voluto sondare a tutto tondo le potenzialità e i limiti di un macchinario OCT in Medicina Orale non limitandosi ad una sola patologia e coinvolgendo le diverse sedi anatomiche. In tal modo, il presente lavoro, getta le basi per la costituzione di un glossario utile all’odontoiatra per una diagnosi e monitoraggio delle varie patologie delle mucose orali, oltre che legittimare ad un impiego clinico sempre più solido tale
Valutazione in vivo dell’utilizzo della tomografia a coerenza ottica nelle lesioni del cavo orale
TUROTTI, LUCA
2019/2020
Abstract
Abstract. Introduzione La Tomografia a coerenza ottica (OCT) è una recente metodica che permette la visualizzazione in vivo e/o ex vivo di tessuti orali con un funzionamento speculare a quello dell’ultrasonografia, con la differenza che l’OCT sfrutta un’onda luminosa emessa di solito da un laser. Il fascio di tale luce si riflette a livello delle interfacce tra i differenti tessuti misurando il tempo di ritardo dell’eco di luce che viene riflessa o retrodiffusa al variare della distanza assiale. In campo stomatologico l'immagine OCT di una mucosa orale normale permette l'identificazione dell'epitelio squamoso stratificato lungo la superficie mucosa, la sottostante lamina propria e la transizione tra questi tessuti, ben delineata dalla membrana basale. Scopo del lavoro L’obiettivo dello studio è stato quello di vagliare preliminarmente le potenzialità e gli eventuali limiti della metodica di imaging con OCT in Medicina Orale attraverso un’analisi comparativa tra tessuto sano all’OCT e controparte istologica al fine di identificare le principali alterazioni ultrastrutturali in sede epiteliale (EP) e di connettivo subepiteliale (LP). Materiali e metodi È stata utilizzata una variante di un device OCT della ditta Vivosight realizzato a scopo dermatologico, con un prototipo di sonda adattabile all’esame intraorale. In un periodo compreso tra Ottobre 2019 e Gennaio 2021 sono state effettuate foto clinica, scansioni OCT, prelievo bioptico seguito dall’analisi istopatologica in un gruppo di pazienti che presentavano lesioni di natura precancerosa, disimmune, neoplastica e traumatica in diverse sedi della cavità orale. Per ciascuna immagine OCT, in riferimento alla sede anatomica, è stata effettuata un’analisi descrittiva comparativa tra scansioni di soggetti sani e pazienti aventi le lesioni sopracitate. Per tutte questi quadri patologici son stati rivenuti pattern confrontabili tra di loro in cui la descrittiva istologica si associava a caratteristiche quali: ipo o iperriflettenza dell’EP e della LP, presenza o assenza dell’integrità della membrana basale, presenza o assenza dello strato cheratinico superficiale. Risultati Nel periodo di tempo da noi considerato sono stati reclutati 38 pazienti. Le sedi anatomiche esaminate sono state: lingua, gengiva e mucosa geniena. Tali sedi sono state sottoposte ad un’indagine osservazionale all’interno di un campione composto da 11 soggetti sani e 27 pazienti. Le lesioni elementari osservate nei 27 pazienti sono state classificate in: macchia bianca, placca bianca, ulcera, neoformazione, bolla a loro volta associate alle seguenti patologie: Leucoplachia, Lichen Planus Orale, Lesione Lichenoide Orale, Carcinoma Squamoso, Leucoplachia Verrucoso Proliferativa, Pemfigo Volgare, Lesione traumatica, Fibroma. Sono state evidenziate differenza nella sola compagine epiteliale nei pazienti portatori di lesioni traumatiche; alterazione di riflettenza tra EP ed LP nelle lesioni a carattere infiammatorio e disfacimento di EP ed LP nelle lesioni neoplastiche. Conclusioni Questo è il primo lavoro che ha voluto sondare a tutto tondo le potenzialità e i limiti di un macchinario OCT in Medicina Orale non limitandosi ad una sola patologia e coinvolgendo le diverse sedi anatomiche. In tal modo, il presente lavoro, getta le basi per la costituzione di un glossario utile all’odontoiatra per una diagnosi e monitoraggio delle varie patologie delle mucose orali, oltre che legittimare ad un impiego clinico sempre più solido taleFile | Dimensione | Formato | |
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