IL CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA

The present work is the result of an articulated research concerning the figure of external complicity in the crime of mafia association, a case with a tormented path both in jurisprudence and in doctrine with regard to its configurability. Often, when one speaks of this phenomenon, one thinks of 1994, the year in which the first sentence of the United Sections of the Supreme College intervened, the Demitry dictum, in an attempt to put an end to the uncertainties which afflicted this figure. Well, this belief is contradicted by the fact that its first appearance has an unknown jurisprudential origin dating back to the second half of the 19th century. In the above mentioned work, the complex theme of external complicity in mafia association has been dealt with on different levels. First of all, on the historical-juridical-legislative level, its genesis has been illustrated, starting from the Napoleonic Criminal Code of 1810 up to the present Rocco Code; on the historical-legislative level, the first rulings of the jurisprudence of legitimacy and merit against and in favour of the admissibility of the figure in question have been outlined, as well as the four dictums of the United Sections of the Court of Cassation (Demitry, Mannino, Carnevale and Mannino bis), exposing all the reworkings and innovations relating to the principles of law affirmed in each judgment. Following this, it was considered useful to examine the problem of the configurability of possible complicity on a dogmatic level, dividing the different doctrinal theses into two strands, denialist and favourable, and then observing a convergence of opinions on the only solution that can be envisaged in the future - a sort of warning to the legislator to intervene in the matter - aimed at removing, or rather mitigating the perplexity on external complicity. For the sake of completeness, the case in question was analysed also on the practical-applicative level, describing the different hypotheses of mafia contiguity (political-institutional, entrepreneurial and professional) and reporting the most emblematic cases. Lastly, particular attention was paid to a specific case, the Contrada case, which allowed the European Court of Human Rights of Strasbourg, in the Contrada v. Italy affaire, to express its opinion on external complicity, delivering yet another "low blow" to this figure which still seems to find no peace.

Il presente elaborato è frutto di un’articolata ricerca relativa alla figura del concorso esterno nel reato di associazione mafiosa, fattispecie dal cammino tormentato sia in giurisprudenza che in dottrina in ordine alla sua configurabilità. Spesso, quando si parla di tale fenomeno si pensa al 1994, anno in cui è intervenuta la prima sentenza delle Sezioni Unite del Supremo Collegio, il dictum Demitry, per tentar di porre fine alle incertezze che affliggevano tale figura. Ebbene, tale convinzione è smentita dal fatto che la sua prima apparizione ha un’ignota origine giurisprudenziale che risale alla seconda metà del 1800. Nel suddetto lavoro, il complesso tema del concorso esterno in associazione mafiosa, è stato affrontato su diversi piani. Innanzitutto, su quello storico-giuridico-legislativo si è illustrata la sua genesi a partire dal codice penale napoleonico del 1810 fino ad arrivare al vigente codice Rocco; sul piano storico-giurisprudenziale, si sono delineate le prime pronunce della giurisprudenza di legittimità e di merito contrarie e favorevoli all’ammissibilità della figura in oggetto, nonché i quattro dictum delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione (Demitry, Mannino, Carnevale e Mannino bis), esponendo tutte le rielaborazioni e le novità relative ai principi di diritto affermati in ciascuna sentenza. Di seguito, si è ritenuto utile esaminare il problema della configurabilità del concorso eventuale sul piano dogmatico, suddividendo le differenti tesi dottrinali nei due filoni, negazionista e favorevole, per poi osservare una convergenza di opinioni sull’unica soluzione prospettabile in futuro - una sorta di monito al legislatore di intervenire in materia - diretta a rimuovere, o meglio attenuare le perplessità sul concorso esterno. Per completezza espositiva, la fattispecie in oggetto è stata analizzata anche sul piano pratico-applicativo descrivendo le diverse ipotesi di contiguità mafiosa (politico-istituzionale, imprenditoriale e professionale) e riportandone i casi più emblematici. In ultimo, particolare attenzione è stata posta in relazione ad una vicenda specifica, il caso Contrada che ha permesso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, nell’affaire Contrada contro Italia, di esprimere la propria opinione sul c.d. concorso esterno sferrando un ennesimo “colpo basso” a questa figura che sembra ancora non trovare pace.