Il lavoro tratta dell’evoluzione normativa della fattispecie di abuso d’ufficio, a partire dal Codice Zanardelli fino ad arrivare alla disposizione modificata dalla riforma del luglio 2020. Viene messo in luce come la struttura del reato sia strettamente connessa alla concezione del bene giuridico tutelato, e quindi alla tipologia di Stato. Procedendo in ordine cronologico, viene trattata la riforma del ’90 che ha abrogato il peculato per distrazione e l’interesse privato in atti d’ufficio, facendoli confluire, in parte, nella fattispecie di abuso d’ufficio. In particolare si tenta di spiegare la sorte del peculato per distrazione, cercando di chiarire quando questo sia riconducibile al peculato oppure quando sia riconducibile all’abuso d’ufficio. In seguito, vengono analizzate le correnti dottrinali e gli orientamenti giurisprudenziali formatesi intorno alla fattispecie vigente dal ’97 fino alla riforma del 2020 e vengono enunciate le diverse proposte di riforma elaborate per risolvere i problemi sollevati dalla fattispecie di abuso d’ufficio. Infine, vengono illustrate le prime opinioni della dottrina e le prime sentenze della giurisprudenza relative alla disposizione normativa per come modificata dalla riforma del 2020, cercando di spiegare perché neanche questa volta il legislatore sia riuscito a risolvere le problematiche relative all’abuso d’ufficio.

Il delitto di abuso d'ufficio

MANGONE, GIANLUCA
2020/2021

Abstract

Il lavoro tratta dell’evoluzione normativa della fattispecie di abuso d’ufficio, a partire dal Codice Zanardelli fino ad arrivare alla disposizione modificata dalla riforma del luglio 2020. Viene messo in luce come la struttura del reato sia strettamente connessa alla concezione del bene giuridico tutelato, e quindi alla tipologia di Stato. Procedendo in ordine cronologico, viene trattata la riforma del ’90 che ha abrogato il peculato per distrazione e l’interesse privato in atti d’ufficio, facendoli confluire, in parte, nella fattispecie di abuso d’ufficio. In particolare si tenta di spiegare la sorte del peculato per distrazione, cercando di chiarire quando questo sia riconducibile al peculato oppure quando sia riconducibile all’abuso d’ufficio. In seguito, vengono analizzate le correnti dottrinali e gli orientamenti giurisprudenziali formatesi intorno alla fattispecie vigente dal ’97 fino alla riforma del 2020 e vengono enunciate le diverse proposte di riforma elaborate per risolvere i problemi sollevati dalla fattispecie di abuso d’ufficio. Infine, vengono illustrate le prime opinioni della dottrina e le prime sentenze della giurisprudenza relative alla disposizione normativa per come modificata dalla riforma del 2020, cercando di spiegare perché neanche questa volta il legislatore sia riuscito a risolvere le problematiche relative all’abuso d’ufficio.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/127692