Il report annuale eGovernment Benchmark 2018, studio pubblicato dalla Commissione Europea risultato della ricerca condotta da un consorzio guidato da Capgemini insieme alla controllata Sogeti ed i partner IDC e Politecnico di Milano, presenta un aggiornamento sul livello di trasformazione digitale dei governi europei e valuta in che misura le aziende del settore pubblico stanno prendendo le iniziative necessarie per raggiungere gli obiettivi condivisi di eGovernment. Ne risulta nell'insieme che i governi europei continuano a migliorare la qualità dei propri servizi digitali: i cittadini e le aziende traggono vantaggio del fatto che un numero crescente di servizi sia disponibile online e che venga gradualmente gestito tramite portali centralizzati e sportelli unici a tutti i vari livelli degli organismi governativi. Dal Benchmark sull'eGovernment 2018 si trae la conclusione che i due terzi dei servizi del settore pubblico sono ora disponibili online e che l'affidabilità e la sicurezza della gestione dei dati personali è la chiave per ottenere la fiducia nei servizi di eGovernment. Il quadro italiano seppur in miglioramento, mostra dei punteggi non sempre nella media europea o comunque non adeguati al contesto della Nazione. Contestualizzando la E-government Survey 2018 redatta dalle Nazioni Unite in un momento storico critico, quello attuale, nel mezzo di una rivoluzione digitale che non riguarda solo le tecnologie, ma anche sulla centralità delle persone e del pianeta, ne risulta una persistente tendenza globale positiva verso livelli più elevati di sviluppo dell'e-government. I risultati mostrano che l'Europa è il continente leader per quanto riguarda lo sviluppo dell'e-Government in generale, ma non compare l'Italia ai primi posti. Si utilizza l'indice di sviluppo e-government (EGDI) per studiare i posizionamenti dei Paesi Membri delle Nazioni Unite ma anche il Global Cybersecurity Index per misurarne la resilienza dell'eGovernment. Con il Local Online Service Index si analizzano poi la sostenibilità e resilienza delle Città. Si valuta anche il potenziale delle nuove tecnologie a favore dell'eGovernment. Da queste ricerche emerge un Paese Italia non sempre costante nei risultati.

Dall'eGovernment Benchmark 2018 all'United Nations E-government Survey 2018: analisi dello stato della digitalizzazione della PA dell'Italia

GOSSO, ALBERTO GIUSEPPE
2018/2019

Abstract

Il report annuale eGovernment Benchmark 2018, studio pubblicato dalla Commissione Europea risultato della ricerca condotta da un consorzio guidato da Capgemini insieme alla controllata Sogeti ed i partner IDC e Politecnico di Milano, presenta un aggiornamento sul livello di trasformazione digitale dei governi europei e valuta in che misura le aziende del settore pubblico stanno prendendo le iniziative necessarie per raggiungere gli obiettivi condivisi di eGovernment. Ne risulta nell'insieme che i governi europei continuano a migliorare la qualità dei propri servizi digitali: i cittadini e le aziende traggono vantaggio del fatto che un numero crescente di servizi sia disponibile online e che venga gradualmente gestito tramite portali centralizzati e sportelli unici a tutti i vari livelli degli organismi governativi. Dal Benchmark sull'eGovernment 2018 si trae la conclusione che i due terzi dei servizi del settore pubblico sono ora disponibili online e che l'affidabilità e la sicurezza della gestione dei dati personali è la chiave per ottenere la fiducia nei servizi di eGovernment. Il quadro italiano seppur in miglioramento, mostra dei punteggi non sempre nella media europea o comunque non adeguati al contesto della Nazione. Contestualizzando la E-government Survey 2018 redatta dalle Nazioni Unite in un momento storico critico, quello attuale, nel mezzo di una rivoluzione digitale che non riguarda solo le tecnologie, ma anche sulla centralità delle persone e del pianeta, ne risulta una persistente tendenza globale positiva verso livelli più elevati di sviluppo dell'e-government. I risultati mostrano che l'Europa è il continente leader per quanto riguarda lo sviluppo dell'e-Government in generale, ma non compare l'Italia ai primi posti. Si utilizza l'indice di sviluppo e-government (EGDI) per studiare i posizionamenti dei Paesi Membri delle Nazioni Unite ma anche il Global Cybersecurity Index per misurarne la resilienza dell'eGovernment. Con il Local Online Service Index si analizzano poi la sostenibilità e resilienza delle Città. Si valuta anche il potenziale delle nuove tecnologie a favore dell'eGovernment. Da queste ricerche emerge un Paese Italia non sempre costante nei risultati.
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