The aim of this paper is to study the Masonic Institution from the point of view of Psychology of Religion, trying to find an answer to the following open question: "What is Masonry? To do so, we proceeded investigating the phenomenon through Jungian and Eliadian perspective and, later, to experimentally verify some working hypotheses by administering a questionnaire consisting of two separate survey instruments - the Altemeyer and Hunsberger Religious Quest Scale (1992) and Conway and Liht Multi-cultural Fundamentalist Inventory (2005) to a sample of 97 members of Grande Oriente d'Italia.

Il presente lavoro, prendendo le mosse dai recenti tentativi di rivalutazione dell'esoterismo quale oggetto di studio degno dell'ambito accademico, intende fornire un contributo alla comprensione di un fenomeno per molti versi ancora indefinito e nebuloso, nonostante le migliaia di pubblicazioni sul tema, provando a dare una risposta ad una questione che continua a rimanere aperta: "Che cos'è la Massoneria?". Per affrontare la vexata quaestio da un punto di vista affine alla psicologia della religione, si è deciso di procedere, nell'interpellare le fonti, tenendo sempre ben presenti sullo sfondo le seguenti domande: quanto di religioso e di psicologico è presente nell'istituzione muratoria? Pur negando apertamente la qualifica di religione e/o di psicoterapia, infatti, la Massoneria nondimeno si presenta, da un lato, intrisa del nouminoso e caratterizzata da una costante apertura al trascendente e, dall'altro, sembra corrispondere a precisi bisogni psicologici e relazionali. Sintesi singolare che ha fatto affiorare alla mente una seconda domanda, sempre orientata a cogliere qualcosa di più di questo fenomeno presente davvero a ogni latitudine: quanto avrebbe in comune il mondo muratorio con quel sincretismo di psicologia e religiosità, riassunto magistralmente da Aletti nel binomio "salute-salvezza", che sembra caratterizzare in larga parte i cosiddetti Nuovi Movimenti Religiosi? Per tentare di rispondere a queste domande, il seguente lavoro è stato idealmente suddiviso in tre parti distinte: una prima caratterizzata da un approccio di tipo storico-descrittivo-fenomenologico, convinti che ogni fenomeno acquisti quel determinato significato specifico che gli è proprio, piuttosto che un altro, in relazione al contesto socio-culturale nel quale si è manifestato. Una seconda nella quale si è tentata una lettura dei rituali dei gradi simbolici (Massoneria Azzurra) i quali, nelle dinamiche racchiuse tra l'iniziazione all'apprendistato e quella al grado di Maestro, racchiudono l'intera essenza della Massoneria universale, alla luce della psicologia dinamica, mobilitando, tra le altre, le prospettive eliadiane e junghiane, le quali hanno permesso di rinvenire suggestive affinità e paralleli tra la costruzione del Tempio, quella dell'uomo - caratterizzata alchemicamente - e il processo di individuazione del Sé. La terza ed ultima parte, infine, fa proprio un approccio di tipo psicosociale: dapprima si è tentato di inquadrare il fenomeno liberomuratorio attraverso le categorie proprie alla psicologia delle organizzazioni religiose e, di seguito, si è proceduto sperimentalmente alla verifica di alcune ipotesi di lavoro emerse nel corso della trattazione attraverso la somministrazione di un questionario composto da due distinti strumenti d'indagine - la Scala di Misurazione della Ricerca (Quest Scale), nella versione di Altemeyer e Hunsberger (1992), e lo strumento di misurazione del grado di Fondamentalismo (MCFI) proposto da Conway e Liht (2005) - e da dieci domande aperte, ad un campione di 97 aderenti al Grande Oriente d'Italia.

L'opus massonico: una costruzione dell'uomo tra psicologia e religiosità.

ZULLO, GIOVANNI
2010/2011

Abstract

Il presente lavoro, prendendo le mosse dai recenti tentativi di rivalutazione dell'esoterismo quale oggetto di studio degno dell'ambito accademico, intende fornire un contributo alla comprensione di un fenomeno per molti versi ancora indefinito e nebuloso, nonostante le migliaia di pubblicazioni sul tema, provando a dare una risposta ad una questione che continua a rimanere aperta: "Che cos'è la Massoneria?". Per affrontare la vexata quaestio da un punto di vista affine alla psicologia della religione, si è deciso di procedere, nell'interpellare le fonti, tenendo sempre ben presenti sullo sfondo le seguenti domande: quanto di religioso e di psicologico è presente nell'istituzione muratoria? Pur negando apertamente la qualifica di religione e/o di psicoterapia, infatti, la Massoneria nondimeno si presenta, da un lato, intrisa del nouminoso e caratterizzata da una costante apertura al trascendente e, dall'altro, sembra corrispondere a precisi bisogni psicologici e relazionali. Sintesi singolare che ha fatto affiorare alla mente una seconda domanda, sempre orientata a cogliere qualcosa di più di questo fenomeno presente davvero a ogni latitudine: quanto avrebbe in comune il mondo muratorio con quel sincretismo di psicologia e religiosità, riassunto magistralmente da Aletti nel binomio "salute-salvezza", che sembra caratterizzare in larga parte i cosiddetti Nuovi Movimenti Religiosi? Per tentare di rispondere a queste domande, il seguente lavoro è stato idealmente suddiviso in tre parti distinte: una prima caratterizzata da un approccio di tipo storico-descrittivo-fenomenologico, convinti che ogni fenomeno acquisti quel determinato significato specifico che gli è proprio, piuttosto che un altro, in relazione al contesto socio-culturale nel quale si è manifestato. Una seconda nella quale si è tentata una lettura dei rituali dei gradi simbolici (Massoneria Azzurra) i quali, nelle dinamiche racchiuse tra l'iniziazione all'apprendistato e quella al grado di Maestro, racchiudono l'intera essenza della Massoneria universale, alla luce della psicologia dinamica, mobilitando, tra le altre, le prospettive eliadiane e junghiane, le quali hanno permesso di rinvenire suggestive affinità e paralleli tra la costruzione del Tempio, quella dell'uomo - caratterizzata alchemicamente - e il processo di individuazione del Sé. La terza ed ultima parte, infine, fa proprio un approccio di tipo psicosociale: dapprima si è tentato di inquadrare il fenomeno liberomuratorio attraverso le categorie proprie alla psicologia delle organizzazioni religiose e, di seguito, si è proceduto sperimentalmente alla verifica di alcune ipotesi di lavoro emerse nel corso della trattazione attraverso la somministrazione di un questionario composto da due distinti strumenti d'indagine - la Scala di Misurazione della Ricerca (Quest Scale), nella versione di Altemeyer e Hunsberger (1992), e lo strumento di misurazione del grado di Fondamentalismo (MCFI) proposto da Conway e Liht (2005) - e da dieci domande aperte, ad un campione di 97 aderenti al Grande Oriente d'Italia.
ITA
The aim of this paper is to study the Masonic Institution from the point of view of Psychology of Religion, trying to find an answer to the following open question: "What is Masonry? To do so, we proceeded investigating the phenomenon through Jungian and Eliadian perspective and, later, to experimentally verify some working hypotheses by administering a questionnaire consisting of two separate survey instruments - the Altemeyer and Hunsberger Religious Quest Scale (1992) and Conway and Liht Multi-cultural Fundamentalist Inventory (2005) to a sample of 97 members of Grande Oriente d'Italia.
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