I am America è un'opera performativa nata dalla ricerca dell'Open Program, uno dei due gruppi che attualmente lavora al Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards; essa tocca diversi aspetti del lavoro teatrale e pone chi vi assiste di fronte a problematiche di un certo peso. Vista la complessità di tale lavoro si è scelto di restringere il campo di analisi ponendo particolare attenzione all'aspetto musicale e vocale dell'opera performativa. Mi era già capitato di interessarmi, nella tesi triennale, del ruolo della voce all'interno del lavoro e della ricerca del Workcenter da un punto di vista teorico, con I am America mi sono trovata di fronte alla possibilità allargare la mia indagine a un livello più pratico; nei due anni in cui ho seguito lo sviluppo del lavoro dell'Open Program, dal giugno del 2009, ho avuto modo di constatare che molto di ciò che sembrano teorie astratte hanno un fondamento estremamente radicato nella pratica. Inoltre, altro aspetto che è emerso nel corso della mia ricerca, mi è stato possibile osservare come, sulla strada intrapresa dal maestro polacco, la ricerca delle infinite possibilità della voce sia continuata, e continui, con molto interesse; in particolar modo emerge sempre più evidente il legame tra voce e corpo. L'obiettivo di questa tesi è mostrare l'importanza dello strumento vocale, all'interno della pratica del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, al fine di stabilire una relazione diretta con il «cuore» e come ciò sia particolarmente evidente anche nel corpo e nella testa degli attuanti. La scelta di analizzare I am America, dopo aver ricercato degli strumenti per fare ciò, ha permesso di andare a verificare sul campo quest'affermazione. La tesi è suddivisa in tre parti di natura molto diversa. La prima, storico-cronologica, ha la funzione di introdurre i canti della tradizione, materiale di lavoro del Worcenter, dal punto di vista storico e musicale. La seconda parte, teorico-musicale, offre degli strumenti tecnici per analizzare i canti presenti in I am America dal punto di vista della teoria musicale. La terza parte è costituita dall'analisi di I am America. Nella prima parte parleremo dei canti della tradizione osservando il legame tra quelli afro-caraibici, presenti nella prassi del Workcenter fin dalla sua fondazione, e quelli afroamericani che invece sono caratteristici della ricerca dell'Open Program. In seguito osserveremo le fasi evolutive che, dalla nascita del gruppo Open Program, hanno portato alla creazione di diverse strutture performative: Not History Bones ¿ A Poetry Concert, Electric Party, Electric Party Songs e I am America. La seconda parte affronta la materia della voce e del canto dal punto di vista teorico, utilizzando strumenti in prestito dalla teoria musicale tradizionale occidentale e dall'etnomusicologia; vedremo così che, per analizzare un canto presente in I am America, dovremmo tenere conto di elementi tecnici come ritmo, melodia e armonia, e elementi specifici della voce come timbro e qualità vibratorie. Nella terza parte applicheremo questi strumenti all'analisi dell'opera performativa I am America per l'analisi della quale, seguiremo la scansione dei canti nel loro ordine d'esecuzione, indicando per ognuno il titolo. Nell'appendice forniamo i testi che costituiscono la struttura di I am America, una sorta di libretto d'opera in cui troviamo canti provenienti dalla tradizione del Sud degli Stati Uniti e poesie dell'americano Allen Ginsberg.

Il teatro cantato. Analisi di un'opera dell'Open Program: I am America

GIACHETTI, GINEVRA
2010/2011

Abstract

I am America è un'opera performativa nata dalla ricerca dell'Open Program, uno dei due gruppi che attualmente lavora al Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards; essa tocca diversi aspetti del lavoro teatrale e pone chi vi assiste di fronte a problematiche di un certo peso. Vista la complessità di tale lavoro si è scelto di restringere il campo di analisi ponendo particolare attenzione all'aspetto musicale e vocale dell'opera performativa. Mi era già capitato di interessarmi, nella tesi triennale, del ruolo della voce all'interno del lavoro e della ricerca del Workcenter da un punto di vista teorico, con I am America mi sono trovata di fronte alla possibilità allargare la mia indagine a un livello più pratico; nei due anni in cui ho seguito lo sviluppo del lavoro dell'Open Program, dal giugno del 2009, ho avuto modo di constatare che molto di ciò che sembrano teorie astratte hanno un fondamento estremamente radicato nella pratica. Inoltre, altro aspetto che è emerso nel corso della mia ricerca, mi è stato possibile osservare come, sulla strada intrapresa dal maestro polacco, la ricerca delle infinite possibilità della voce sia continuata, e continui, con molto interesse; in particolar modo emerge sempre più evidente il legame tra voce e corpo. L'obiettivo di questa tesi è mostrare l'importanza dello strumento vocale, all'interno della pratica del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, al fine di stabilire una relazione diretta con il «cuore» e come ciò sia particolarmente evidente anche nel corpo e nella testa degli attuanti. La scelta di analizzare I am America, dopo aver ricercato degli strumenti per fare ciò, ha permesso di andare a verificare sul campo quest'affermazione. La tesi è suddivisa in tre parti di natura molto diversa. La prima, storico-cronologica, ha la funzione di introdurre i canti della tradizione, materiale di lavoro del Worcenter, dal punto di vista storico e musicale. La seconda parte, teorico-musicale, offre degli strumenti tecnici per analizzare i canti presenti in I am America dal punto di vista della teoria musicale. La terza parte è costituita dall'analisi di I am America. Nella prima parte parleremo dei canti della tradizione osservando il legame tra quelli afro-caraibici, presenti nella prassi del Workcenter fin dalla sua fondazione, e quelli afroamericani che invece sono caratteristici della ricerca dell'Open Program. In seguito osserveremo le fasi evolutive che, dalla nascita del gruppo Open Program, hanno portato alla creazione di diverse strutture performative: Not History Bones ¿ A Poetry Concert, Electric Party, Electric Party Songs e I am America. La seconda parte affronta la materia della voce e del canto dal punto di vista teorico, utilizzando strumenti in prestito dalla teoria musicale tradizionale occidentale e dall'etnomusicologia; vedremo così che, per analizzare un canto presente in I am America, dovremmo tenere conto di elementi tecnici come ritmo, melodia e armonia, e elementi specifici della voce come timbro e qualità vibratorie. Nella terza parte applicheremo questi strumenti all'analisi dell'opera performativa I am America per l'analisi della quale, seguiremo la scansione dei canti nel loro ordine d'esecuzione, indicando per ognuno il titolo. Nell'appendice forniamo i testi che costituiscono la struttura di I am America, una sorta di libretto d'opera in cui troviamo canti provenienti dalla tradizione del Sud degli Stati Uniti e poesie dell'americano Allen Ginsberg.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/127433