In recent years the wine industry has experienced a profound crisis, both in prices and consumptions, especially in the countries which are traditional consumers. Because of this crisis, several companies are starting to reach the foreign market to avoid the dead stock. Among the foreign nations, the BRIC countries (acronym of Brazil, Russia, India and China) represent a very interesting market, with high growth rates in wine consumption. The objective of this work is to analyze the current situation of the wine industry in India and to explore the possibility of marketing fine Piedmontese wines in this new market. Firstly, we have simulated the export of two Piedmontese DOC and DOCG wines. Then, we have fixed the price of the transformation of grapes in bottled wine and we have used it as the base price, at which we have to add the costs relating the exit from the European Community and the entry in India. We have examined the possible inconveniences relating or not to prices, the documents which are necessary to export bottled wine in India and finally we have determined the prices of air transport and transport by sea in three important Indian business cities: Mumbai, New Mangalore e Chennai. The base price, added to the others costs will represent the retail wine price on the Indian market, which will be measured in relation to the real purchasing power of Indian people. The export of wines in the Indian market could be difficult because of the Indian bureaucracy and the erratic regulations of the country, which are applying of an high degree of protection of domestic market. In addition, the lack of a network of infrastructure for the storing and the preservation of food products, could have repercussions on the availability of wine for consumers. The results show that the region of Maharashtra (Mumbai) is protectionist towards the new local wine industry. On the contrary, despite the presence of monopolies, the regions of Karnataka (New Bangalore) or Tamil Nadu (Chennai) have a liberal wine policy. In fact, analyzing the results obtained we can notice that wine prices reach a price level which is similar to that of an exclusive restaurant or an important European winery. The protection of domestic market of India incentivize the consumption of local wine especially in some regions of the country. Despite wine consumptions in India are currently very limited, several market makers forecast that wine will be a source of income: the increasing trades between Europe and Asian countries, an growing awareness of the Italian companies in terms of opportunities offered by the Indian market, the growth of the purchaising power of the Indian middle class (more than 200 millions of people) which is more and more similar to the occidental middle class in terms of tastes. In addition, the possibility for the European businessmen to take advantage of ¿OCM vino¿ fundings (to promote the export of European wines) could be a further great opportunity to reach a new market, in view of the difficult current economical context.
Negli ultimi anni il settore vitivinicolo ha registrato una profonda crisi sia nei prezzi che nei consumi, in particolare nei Paesi tradizionalmente consumatori. Questo ha portato molte aziende a dirigesi sui mercati esteri in modo da evitare giacenze. Tra i mercati più interessanti attualmente vi sono i Paesi BRIC, acronimo che indica: Brasile, Russia, India e Cina, con elevati tassi di crescita annui nel consumo di vino. Questo lavoro ha l'obbiettivo di valutare la situazione attuale del mercato del vino in India e di esplorare la possibilità di commercializzare pregiati vini piemontesi in questo mercato emergente, nonché le prospettive future. Si è pertanto simulata l'esportazione di due vini piemontesi DOC e DOCG. E' stato determinato il prezzo di trasformazione delle uve in vino imbottigliato, che è stato utilizzato come prezzo base di partenza al quale sono stati addizionati i costi di uscita dalla Comunità Europea e di ingresso in India. Si sono presi in esame gli ostacoli tariffari e non, i documenti necessari all'ingresso di vino imbottigliato sul territorio indiano e si è determinato il costo di trasporto via mare e via aerea, in tre importanti città commerciali indiane: Mumbai, New Mangalore e Chennai. Il prezzo base, addizionato dei costi considerati, servirà a determinare quale prezzo potrà raggiungere il vino al dettaglio sul mercato indiano, che verrà rapportato alla reale capacità di acquisto della popolazione indiana. Importare vini in India potrebbe essere un'operazione complessa e avventurosa a causa della burocrazia e della disomogeneità della regolamentazione interna, caratterizzata da regimi protezionistici. Inoltre, la carenza di una rete di logistica e di infrastrutture di immagazzinamento e conservazione dei prodotti alimentari delicati, potrebbe riflettersi sulla disponibilità del vino per i consumatori. I risultati ottenuti indicano che l'atteggiamento dello Stato del Maharashtra (Mumbai) sia decisamente molto protezionistico nei confronti della nascente industria del vino locale. Mentre altre zone come lo Stato del Karnataka (New Bangalore) o il Tamil Nadu (Chennai), nonostante la presenza di monopoli, abbiano una politica sul vino più liberale. Infatti, dai risultati ottenuti i prezzi dei vini raggiungono un livello di prezzo simile a quello applicato in un ristorante di lusso o una grande enoteca europea. Gli ostacoli al commercio applicati in India sebbene incentivino il consumo del vino prodotto internamente, creano dei problemi all'accesso del vino straniero nel mercato indiano, specialmente in alcune zone. Il consumo di vino in India è attualmente molto limitato, ma molti indicatori fanno pensare che nel medio-lungo termine ci siano possibilità di guadagno: l'aumento degli scambi verso l'India e verso i Paesi asiatici, una crescente consapevolezza da parte delle imprese italiane delle opportunità offerte dal mercato indiano, l'aumento del potere d'acquisto della classe media (oltre 200 milioni di persone), sempre più vicina ai gusti e ai prodotti occidentali. Inoltre, la possibilità per gli imprenditori europei di accedere ai finanziamenti messi a disposizione della nuova OCM vino nella misura sulla promozione dei vini nei Paesi terzi, può essere un'opportunità in più per entrare in un nuovo mercato, visto il difficile contesto attuale.
ESPORTAZIONE DI VINI PIEMONTESI A DENOMINAZIONE NEI MERCATI EMERGENTI, UN CASO STUDIO: IL MERCATO INDIANO
CARPINELLO, GIULIA
2010/2011
Abstract
Negli ultimi anni il settore vitivinicolo ha registrato una profonda crisi sia nei prezzi che nei consumi, in particolare nei Paesi tradizionalmente consumatori. Questo ha portato molte aziende a dirigesi sui mercati esteri in modo da evitare giacenze. Tra i mercati più interessanti attualmente vi sono i Paesi BRIC, acronimo che indica: Brasile, Russia, India e Cina, con elevati tassi di crescita annui nel consumo di vino. Questo lavoro ha l'obbiettivo di valutare la situazione attuale del mercato del vino in India e di esplorare la possibilità di commercializzare pregiati vini piemontesi in questo mercato emergente, nonché le prospettive future. Si è pertanto simulata l'esportazione di due vini piemontesi DOC e DOCG. E' stato determinato il prezzo di trasformazione delle uve in vino imbottigliato, che è stato utilizzato come prezzo base di partenza al quale sono stati addizionati i costi di uscita dalla Comunità Europea e di ingresso in India. Si sono presi in esame gli ostacoli tariffari e non, i documenti necessari all'ingresso di vino imbottigliato sul territorio indiano e si è determinato il costo di trasporto via mare e via aerea, in tre importanti città commerciali indiane: Mumbai, New Mangalore e Chennai. Il prezzo base, addizionato dei costi considerati, servirà a determinare quale prezzo potrà raggiungere il vino al dettaglio sul mercato indiano, che verrà rapportato alla reale capacità di acquisto della popolazione indiana. Importare vini in India potrebbe essere un'operazione complessa e avventurosa a causa della burocrazia e della disomogeneità della regolamentazione interna, caratterizzata da regimi protezionistici. Inoltre, la carenza di una rete di logistica e di infrastrutture di immagazzinamento e conservazione dei prodotti alimentari delicati, potrebbe riflettersi sulla disponibilità del vino per i consumatori. I risultati ottenuti indicano che l'atteggiamento dello Stato del Maharashtra (Mumbai) sia decisamente molto protezionistico nei confronti della nascente industria del vino locale. Mentre altre zone come lo Stato del Karnataka (New Bangalore) o il Tamil Nadu (Chennai), nonostante la presenza di monopoli, abbiano una politica sul vino più liberale. Infatti, dai risultati ottenuti i prezzi dei vini raggiungono un livello di prezzo simile a quello applicato in un ristorante di lusso o una grande enoteca europea. Gli ostacoli al commercio applicati in India sebbene incentivino il consumo del vino prodotto internamente, creano dei problemi all'accesso del vino straniero nel mercato indiano, specialmente in alcune zone. Il consumo di vino in India è attualmente molto limitato, ma molti indicatori fanno pensare che nel medio-lungo termine ci siano possibilità di guadagno: l'aumento degli scambi verso l'India e verso i Paesi asiatici, una crescente consapevolezza da parte delle imprese italiane delle opportunità offerte dal mercato indiano, l'aumento del potere d'acquisto della classe media (oltre 200 milioni di persone), sempre più vicina ai gusti e ai prodotti occidentali. Inoltre, la possibilità per gli imprenditori europei di accedere ai finanziamenti messi a disposizione della nuova OCM vino nella misura sulla promozione dei vini nei Paesi terzi, può essere un'opportunità in più per entrare in un nuovo mercato, visto il difficile contesto attuale.File | Dimensione | Formato | |
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