La necessità di allearsi, la mancanza di senno nel rimanere isolati, la condanna della neutralità in caso di guerra sono idee abbastanza comuni nel corso della storia. L'uomo, fin dalla sua comparsa ha compreso l'importanza dell'unione, della sinergia degli sforzi per il raggiungimento di un fine, condiviso o meno. Basti pensare alla lega di Delo, la celebre alleanza delio-attica che vide unirsi nel V sec. a.C. Atene e le città-stato greche in funzione antipersiana o al suo contemporaneo ¿Foedus Cassianum¿ , stipulato tra Romani e Latini contro la minaccia di invasione da parte dei popoli appenninici, pericolo che, qualora divisi, i due popoli non sarebbero stati in grado di affrontare. Da questi prototipi si è passati ad alleanze sempre più complesse, ma in ogni caso dai tratti quasi sempre comuni: l'unione delle forze, il coordinamento delle scelte politiche, il congiunto operare ai danni di chi dell'alleanza non fa parte. Da un'analisi della storia diplomatica si traggono tuttavia ulteriori riflessioni: come ad esempio, la funzione cooperativa esterna rappresenti solo un aspetto delle alleanze e più o meno forti tensioni tra i membri dell'alleanza siano presenti, condizionandone manovre ambigue e complesse; il ¿fine comune¿ viene perseguito tenendo sotto controllo le mosse dell'alleato e limitandone il più possibile l'iniziativa. Stupisce anche la diversa natura, nonché le innumerevoli tipologie di alleanze apparse nella politica internazionale, a testimonianza di uno scenario internazionale in continua evoluzione e di comportamenti ambigui dei membri stessi, con relazioni talvolta caratterizzate da tensione e diffidenza o da cordialità e appoggio reciproco. Il tema di questa tesi è incentrato sull'evoluzione del sistema delle alleanze a partire dall'Europa agli albori del XX secolo fino ai giorni nostri, con particolare attenzione alla NATO, l'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord, cui il nostro Paese è legato da ormai quasi settanta anni, tema oggi quanto mai attuale. Difatti, il nuovo esecutivo formatosi all'indomani della proclamazione della Repubblica, si trovò nelle condizioni di dover scegliere a quale dei due blocchi contrapposti legarsi, se il Patto Atlantico o il Patto di Varsavia. Inevitabilmente la sicurezza e la prosperità del Paese sarebbero dipesi da quella scelta. La celebre "dottrina Truman" del marzo 1948, che prevedeva una serie di aiuti economici americani in favore di Paesi europei in difficoltà, era stata da poco formulata ed in tale scenario presero le mosse i primi contatti italiani con gli USA per ottenere garanzie di sicurezza in caso di attacco, dato che le Forze Armate nazionali non erano in grado di garantire la difesa del Paese. Allo stesso modo era interesse di Washington, per via delle basi nella penisola, strategicamente rilevanti per il controllo aeronavale del Mediterraneo iniziare dei colloqui per l'inserimento in un'alleanza difensiva. Da qui ebbero inizio le trattative che avrebbero portato il da poco formatosi stato italiano a sottoscrivere il 4 aprile 1949 il Trattato del Nord Atlantico.

La teoria delle alleanze e le più importanti alleanze del XX secolo.

FRUCI, GIANLUCA
2017/2018

Abstract

La necessità di allearsi, la mancanza di senno nel rimanere isolati, la condanna della neutralità in caso di guerra sono idee abbastanza comuni nel corso della storia. L'uomo, fin dalla sua comparsa ha compreso l'importanza dell'unione, della sinergia degli sforzi per il raggiungimento di un fine, condiviso o meno. Basti pensare alla lega di Delo, la celebre alleanza delio-attica che vide unirsi nel V sec. a.C. Atene e le città-stato greche in funzione antipersiana o al suo contemporaneo ¿Foedus Cassianum¿ , stipulato tra Romani e Latini contro la minaccia di invasione da parte dei popoli appenninici, pericolo che, qualora divisi, i due popoli non sarebbero stati in grado di affrontare. Da questi prototipi si è passati ad alleanze sempre più complesse, ma in ogni caso dai tratti quasi sempre comuni: l'unione delle forze, il coordinamento delle scelte politiche, il congiunto operare ai danni di chi dell'alleanza non fa parte. Da un'analisi della storia diplomatica si traggono tuttavia ulteriori riflessioni: come ad esempio, la funzione cooperativa esterna rappresenti solo un aspetto delle alleanze e più o meno forti tensioni tra i membri dell'alleanza siano presenti, condizionandone manovre ambigue e complesse; il ¿fine comune¿ viene perseguito tenendo sotto controllo le mosse dell'alleato e limitandone il più possibile l'iniziativa. Stupisce anche la diversa natura, nonché le innumerevoli tipologie di alleanze apparse nella politica internazionale, a testimonianza di uno scenario internazionale in continua evoluzione e di comportamenti ambigui dei membri stessi, con relazioni talvolta caratterizzate da tensione e diffidenza o da cordialità e appoggio reciproco. Il tema di questa tesi è incentrato sull'evoluzione del sistema delle alleanze a partire dall'Europa agli albori del XX secolo fino ai giorni nostri, con particolare attenzione alla NATO, l'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord, cui il nostro Paese è legato da ormai quasi settanta anni, tema oggi quanto mai attuale. Difatti, il nuovo esecutivo formatosi all'indomani della proclamazione della Repubblica, si trovò nelle condizioni di dover scegliere a quale dei due blocchi contrapposti legarsi, se il Patto Atlantico o il Patto di Varsavia. Inevitabilmente la sicurezza e la prosperità del Paese sarebbero dipesi da quella scelta. La celebre "dottrina Truman" del marzo 1948, che prevedeva una serie di aiuti economici americani in favore di Paesi europei in difficoltà, era stata da poco formulata ed in tale scenario presero le mosse i primi contatti italiani con gli USA per ottenere garanzie di sicurezza in caso di attacco, dato che le Forze Armate nazionali non erano in grado di garantire la difesa del Paese. Allo stesso modo era interesse di Washington, per via delle basi nella penisola, strategicamente rilevanti per il controllo aeronavale del Mediterraneo iniziare dei colloqui per l'inserimento in un'alleanza difensiva. Da qui ebbero inizio le trattative che avrebbero portato il da poco formatosi stato italiano a sottoscrivere il 4 aprile 1949 il Trattato del Nord Atlantico.
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