Il primo capitolo si occupa di definire la cosiddetta urban warfare sotto diversi profili: da quello strategico a quello giuridico. L'inquadramento e la definizione del tema principale della ricerca si possono ottenere solo tramite la presa in esame della guerra nelle diverse discipline che la compongono Nella seconda sezione del lavoro, invece, si addentra nella specifica analisi dello sviluppo storico del conflitto urbano: la prima battaglia analizzata è quella conosciuta come Rivolta dei Mercenari (240 a.S.), considerata come la prima insurrezione contro il potere centrale nella storia del mondo occidentale. L'analisi prosegue poi con una rassegna delle caratteristiche dell'assedio medievale, strategia chiave nello sviluppo della moderna urban warfare e delle tecniche dell'artiglieria e del genio. La seconda parte del capitolo dedicato alla storia del conflitto urbano passa in rassegna i principali eventi del secolo della rivoluzione, l'Ottocento: iniziando con la Rivoluzione Francese, il cui evento principale corrisponde con la presa della fortezza cittadina nella capitale, l'analisi si addentra nei moti del 1848, i quali segnano un importante anno di svolta nella storia d'Europa, con un focus sulle Sinque Giornate di Milano, quale primo evento bellico urbano ¿moderno¿ in terra italica. Son un balzo storico che esclude la Prima Guerra Mondiale, le cui tattiche e strategie ebbero poco a che fare con i teatri urbani e il coinvolgimento di gruppi organizzati, l'analisi delle violenze urbane trova molto interesse nel secondo Sonflitto Mondiale: Stalingrado, Lachen, Bastogne e Berlino furono teatri delle prime manovre di urban warfare in senso attuale, pur coinvolgendo quasi esclusivamente eserciti regolari. Il capitolo si chiude con l'analisi della prima vera battaglia urbana inquadrabile in un contesto di guerriglia: la Battaglia di Hue (1968) si colloca, infatti, nel contesto della Guerra del Vietnam, caso scuola della guerriglia in tempi recenti, e si presta perfettamente allo studio qui condotto, dal momento che si svolse interamente tra gli edifici della città di Hue. Il terzo ed ultimo capitolo, infine, si concentra sui casi più recenti di guerriglia urbana: esso si apre con la descrizione degli avvenimenti di Grozny (1995), che vedeva impegnato l'esercito russo contro gli insorti ceceni. Lmpio spazio è concesso al caso iracheno, le cui violenze si sono espletate nella maggior parte tra le mura delle città, con particolare attenzione alla battaglia di Fallujah, centrale per capire lo svolgimento delle missioni contro il fondamentalismo islamico che ha caratterizzato gli ultimi quindici anni di storia. Il capitolo si conclude con una breve rassegna delle caratteristiche della guerra in Siria, conflitto oggi totalizzante per tutti i Paesi europei e non solo. Gli eserciti di oggi si stanno trovando ad affrontare teatri operativi urbani sempre più spesso, tanto che gli addestramenti vertono sempre più sull'aspetto della battaglia in città, tenendo anche conto dell'esponenziale aumento di forze irregolari ed insurrezionali che occupano la scena delle relazioni internazionali, pertanto è necessario che la ricerca accademica si impegni sulla ricerca di modelli utili affinché gli addestramenti si basino su usi provati della guerriglia urbana.

Attraverso il tempo: insurrezione e campo di battaglia urbano tra antiche esperienze e nuove configurazioni.

IORIO, MICHELE
2017/2018

Abstract

Il primo capitolo si occupa di definire la cosiddetta urban warfare sotto diversi profili: da quello strategico a quello giuridico. L'inquadramento e la definizione del tema principale della ricerca si possono ottenere solo tramite la presa in esame della guerra nelle diverse discipline che la compongono Nella seconda sezione del lavoro, invece, si addentra nella specifica analisi dello sviluppo storico del conflitto urbano: la prima battaglia analizzata è quella conosciuta come Rivolta dei Mercenari (240 a.S.), considerata come la prima insurrezione contro il potere centrale nella storia del mondo occidentale. L'analisi prosegue poi con una rassegna delle caratteristiche dell'assedio medievale, strategia chiave nello sviluppo della moderna urban warfare e delle tecniche dell'artiglieria e del genio. La seconda parte del capitolo dedicato alla storia del conflitto urbano passa in rassegna i principali eventi del secolo della rivoluzione, l'Ottocento: iniziando con la Rivoluzione Francese, il cui evento principale corrisponde con la presa della fortezza cittadina nella capitale, l'analisi si addentra nei moti del 1848, i quali segnano un importante anno di svolta nella storia d'Europa, con un focus sulle Sinque Giornate di Milano, quale primo evento bellico urbano ¿moderno¿ in terra italica. Son un balzo storico che esclude la Prima Guerra Mondiale, le cui tattiche e strategie ebbero poco a che fare con i teatri urbani e il coinvolgimento di gruppi organizzati, l'analisi delle violenze urbane trova molto interesse nel secondo Sonflitto Mondiale: Stalingrado, Lachen, Bastogne e Berlino furono teatri delle prime manovre di urban warfare in senso attuale, pur coinvolgendo quasi esclusivamente eserciti regolari. Il capitolo si chiude con l'analisi della prima vera battaglia urbana inquadrabile in un contesto di guerriglia: la Battaglia di Hue (1968) si colloca, infatti, nel contesto della Guerra del Vietnam, caso scuola della guerriglia in tempi recenti, e si presta perfettamente allo studio qui condotto, dal momento che si svolse interamente tra gli edifici della città di Hue. Il terzo ed ultimo capitolo, infine, si concentra sui casi più recenti di guerriglia urbana: esso si apre con la descrizione degli avvenimenti di Grozny (1995), che vedeva impegnato l'esercito russo contro gli insorti ceceni. Lmpio spazio è concesso al caso iracheno, le cui violenze si sono espletate nella maggior parte tra le mura delle città, con particolare attenzione alla battaglia di Fallujah, centrale per capire lo svolgimento delle missioni contro il fondamentalismo islamico che ha caratterizzato gli ultimi quindici anni di storia. Il capitolo si conclude con una breve rassegna delle caratteristiche della guerra in Siria, conflitto oggi totalizzante per tutti i Paesi europei e non solo. Gli eserciti di oggi si stanno trovando ad affrontare teatri operativi urbani sempre più spesso, tanto che gli addestramenti vertono sempre più sull'aspetto della battaglia in città, tenendo anche conto dell'esponenziale aumento di forze irregolari ed insurrezionali che occupano la scena delle relazioni internazionali, pertanto è necessario che la ricerca accademica si impegni sulla ricerca di modelli utili affinché gli addestramenti si basino su usi provati della guerriglia urbana.
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