Dunque, per vincere, devi attaccare, devi procedere in maniera inaspettata e con determinazione, devi avanzare. A questo fine hai bisogno di un veicolo che possa andare ovunque per distruggere il nemico, preferibilmente restando incolume. Il veicolo che combina mobilità, potenza di fuoco e blindatura è il carro armato. - Viktor Suvorov Il carro armato T-34/85 era considerato da molti uno dei migliori, se non il migliore, progetto di carro armato della seconda guerra mondiale. Nonostante lo sviluppo di nuovi carri armati con Armamento i più grandi e potenti, il T-34/85 rimase in servizio nell'armata sovietica fino agli anni '60, con alcuni Paesi clienti dei sovietici che lo mantennero ancora in servizio per molti più anni. Il T-44 entrò in servizio alla fine del 1944 come un'evoluzione del T-34. Questo ebbe alcuni problemi sin dall'inizio, e fu prodotto solamente in numero limitato, pur rappresentando la base per il successivo T-54. Alla fine degli anni '50, Chru¿čёv, un sostenitore dei missili piuttosto che delle armi da fuoco, ordinò ai progettisti di investigare sulla possibilità di armare i carri armati di missili piuttosto che di cannoni. Nonostante una diffusa opposizione all'idea, il lavoro continuò ed alla fine portò allo sviluppo di missili anticarro lanciati da un cannone, come l' AT-8 Songster. L'Unione Sovietica esportava molti carri armati nel corso della guerra fredda, sia verso i Paesi del Patto di Varsavia che verso altri stati. Il T-54 ed il T-55, in particolare, furono ampiamente esportati. Bisogna tuttavia fare attenzione quando si confronta l'efficacia dei carri armati esportati rispetto a quelli occidentali. I modelli esportati, specialmente quelli venduti ai Paesi non comunisti, non era sempre equivalenti agli standard dei carri armati per uso interno, ed i Paesi coinvolti sceglievano in alcuni casi di utilizzare munizioni meno costose e prodotte localmente, anziché comprare munizioni dall'Unione Sovietica. Durante la prima guerra del Golfo, i carri armati occidentali erano virtualmente immuni ai T-72 iracheni (che utilizzavano granate prodotte localmente), anche a distanza ravvicinata. È stato calcolato che le munizioni sovietiche sarebbero state in grado di penetrare da una distanza di 1-2 km Inoltre, lo scafo sui modelli esportati del T-72 era meno efficace di quella utilizzata per i modelli per uso interno. È interessante notare come, alla metà degli anni '70, l'esercito sovietico avesse tre carri armati molto simili in produzione: il T-64, il T-72 ed il T-80. Nonostante il sistema di governo comunista, esistevano tre uffici di progettazione principale in competizione tra loro, ed ognuno di questi usava la propria influenza politica affinché il proprio progetto fosse utilizzato dall'esercito sovietico. Gli analisti occidentali previdero che l'uso del blindaggio in compositi avrebbe cambiato la forma delle torrette dei carri armati sovietici da una forma curva ad una forma angolare simile al Challenger britannico o all'M1 Abrams statunitense. Le forme delle torrette divennero meno curve sul T-64, ma rimasero decisamente meno angolari rispetto a quelle dei carri armati occidentali che utilizzavano il blindaggio in compositi.
i carri armati russi
AKBARY, MAIWAND
2017/2018
Abstract
Dunque, per vincere, devi attaccare, devi procedere in maniera inaspettata e con determinazione, devi avanzare. A questo fine hai bisogno di un veicolo che possa andare ovunque per distruggere il nemico, preferibilmente restando incolume. Il veicolo che combina mobilità, potenza di fuoco e blindatura è il carro armato. - Viktor Suvorov Il carro armato T-34/85 era considerato da molti uno dei migliori, se non il migliore, progetto di carro armato della seconda guerra mondiale. Nonostante lo sviluppo di nuovi carri armati con Armamento i più grandi e potenti, il T-34/85 rimase in servizio nell'armata sovietica fino agli anni '60, con alcuni Paesi clienti dei sovietici che lo mantennero ancora in servizio per molti più anni. Il T-44 entrò in servizio alla fine del 1944 come un'evoluzione del T-34. Questo ebbe alcuni problemi sin dall'inizio, e fu prodotto solamente in numero limitato, pur rappresentando la base per il successivo T-54. Alla fine degli anni '50, Chru¿čёv, un sostenitore dei missili piuttosto che delle armi da fuoco, ordinò ai progettisti di investigare sulla possibilità di armare i carri armati di missili piuttosto che di cannoni. Nonostante una diffusa opposizione all'idea, il lavoro continuò ed alla fine portò allo sviluppo di missili anticarro lanciati da un cannone, come l' AT-8 Songster. L'Unione Sovietica esportava molti carri armati nel corso della guerra fredda, sia verso i Paesi del Patto di Varsavia che verso altri stati. Il T-54 ed il T-55, in particolare, furono ampiamente esportati. Bisogna tuttavia fare attenzione quando si confronta l'efficacia dei carri armati esportati rispetto a quelli occidentali. I modelli esportati, specialmente quelli venduti ai Paesi non comunisti, non era sempre equivalenti agli standard dei carri armati per uso interno, ed i Paesi coinvolti sceglievano in alcuni casi di utilizzare munizioni meno costose e prodotte localmente, anziché comprare munizioni dall'Unione Sovietica. Durante la prima guerra del Golfo, i carri armati occidentali erano virtualmente immuni ai T-72 iracheni (che utilizzavano granate prodotte localmente), anche a distanza ravvicinata. È stato calcolato che le munizioni sovietiche sarebbero state in grado di penetrare da una distanza di 1-2 km Inoltre, lo scafo sui modelli esportati del T-72 era meno efficace di quella utilizzata per i modelli per uso interno. È interessante notare come, alla metà degli anni '70, l'esercito sovietico avesse tre carri armati molto simili in produzione: il T-64, il T-72 ed il T-80. Nonostante il sistema di governo comunista, esistevano tre uffici di progettazione principale in competizione tra loro, ed ognuno di questi usava la propria influenza politica affinché il proprio progetto fosse utilizzato dall'esercito sovietico. Gli analisti occidentali previdero che l'uso del blindaggio in compositi avrebbe cambiato la forma delle torrette dei carri armati sovietici da una forma curva ad una forma angolare simile al Challenger britannico o all'M1 Abrams statunitense. Le forme delle torrette divennero meno curve sul T-64, ma rimasero decisamente meno angolari rispetto a quelle dei carri armati occidentali che utilizzavano il blindaggio in compositi.File | Dimensione | Formato | |
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