Con il passare del tempo e il susseguirsi degli invasori, il sistema di difesa afghano ha subito dei mutamenti. A partire dal 2006, dopo l'iniziale disfatta che aveva portato alla cacciata del regime guidato dal Mullah Omar nel 2002, l'insurrezione talebana in Afghanistan ha gradualmente ripreso vigore. Con il deteriorarsi del contesto di sicurezza, specie nella fascia territoriale abitata dai pashtun nel sud e nell'est del Paese, gli insorti hanno continuamente esteso il loro controllo del territorio, insidiando anche le province settentrionali e occidentali, tradizionalmente più stabili e sicure. In risposta, il Generale Stanley McChrystal, Comandante delle Forze ISAF e di Enduring Freedom, ha formulato, con l'approvazione del Presidente Obama, una nuova strategia volta a ricalibrare la missione delle Forze Internazionali secondo i principi della contro-insurrezione. Il ¿piano McChrystal¿ è da considerarsi una misura a breve termine che, sostanzialmente, ha il compito di neutralizzare i progressi fatti dai talebani in distretti considerati essenziali e di risollevare le sorti del governo centrale nell'arco dei prossimi 12-18 mesi. L'obiettivo, pone la protezione della popolazione al centro degli sforzi della Coalizione e comporta la necessità di concentrare le risorse militari nei distretti demograficamente più rilevanti, diminuendo quindi l'enfasi sulle attività di contro-terrorismo. Mentre dal 2001 sono stati eliminati numerosi comandanti talebani, senza per questo aver ottenuto effetti apprezzabili rispetto all'intensità dell'insurrezione, quest'ultima non può permettersi di perdere il controllo della popolazione nei distretti dove rappresenta il potere di riferimento. È per questa ragione che nel breve termine il Gen. McChrystal non ritiene sia una priorità controllare l'intero Paese ma, invece, considera necessario fornire sicurezza nei centri abitati e nei distretti più popolosi. Il fine sarebbe quello di consentire agli afghani dapprima di considerare la possibilità di un futuro migliore e in seguito, gradualmente, di cominciare a farne esperienza diretta, grazie alla cornice di sicurezza fornita dalle Forze Internazionali e dalle Forze di Sicurezza Afghane.
LA GESTIONE E L'EVOLUZIONE DELL'ESERCITO AFGHANO
MOHAMMADI, AIJAD
2017/2018
Abstract
Con il passare del tempo e il susseguirsi degli invasori, il sistema di difesa afghano ha subito dei mutamenti. A partire dal 2006, dopo l'iniziale disfatta che aveva portato alla cacciata del regime guidato dal Mullah Omar nel 2002, l'insurrezione talebana in Afghanistan ha gradualmente ripreso vigore. Con il deteriorarsi del contesto di sicurezza, specie nella fascia territoriale abitata dai pashtun nel sud e nell'est del Paese, gli insorti hanno continuamente esteso il loro controllo del territorio, insidiando anche le province settentrionali e occidentali, tradizionalmente più stabili e sicure. In risposta, il Generale Stanley McChrystal, Comandante delle Forze ISAF e di Enduring Freedom, ha formulato, con l'approvazione del Presidente Obama, una nuova strategia volta a ricalibrare la missione delle Forze Internazionali secondo i principi della contro-insurrezione. Il ¿piano McChrystal¿ è da considerarsi una misura a breve termine che, sostanzialmente, ha il compito di neutralizzare i progressi fatti dai talebani in distretti considerati essenziali e di risollevare le sorti del governo centrale nell'arco dei prossimi 12-18 mesi. L'obiettivo, pone la protezione della popolazione al centro degli sforzi della Coalizione e comporta la necessità di concentrare le risorse militari nei distretti demograficamente più rilevanti, diminuendo quindi l'enfasi sulle attività di contro-terrorismo. Mentre dal 2001 sono stati eliminati numerosi comandanti talebani, senza per questo aver ottenuto effetti apprezzabili rispetto all'intensità dell'insurrezione, quest'ultima non può permettersi di perdere il controllo della popolazione nei distretti dove rappresenta il potere di riferimento. È per questa ragione che nel breve termine il Gen. McChrystal non ritiene sia una priorità controllare l'intero Paese ma, invece, considera necessario fornire sicurezza nei centri abitati e nei distretti più popolosi. Il fine sarebbe quello di consentire agli afghani dapprima di considerare la possibilità di un futuro migliore e in seguito, gradualmente, di cominciare a farne esperienza diretta, grazie alla cornice di sicurezza fornita dalle Forze Internazionali e dalle Forze di Sicurezza Afghane.File | Dimensione | Formato | |
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