This paper aims at outlining an overview of the powers that, in the arbitration proceedings, the Italian legal system confers to private judges. Starting from the analysis of the nature of the arbitration proceedings, and of the private agreements that legitimize the existence of them, it is analyzed the legal reletionship between the parties and the arbitrators, with particular regard to the rights and obligations arising from it on the side of private judges. Subsequently, it is analyzed which powers the arbitrators specifically have ¿ both in a direct or subsidiary way with respect to the parties - in determining the rules of conduct of the trial (since the choice of language, until the conclusion of the investigation) , with particular regard to the possible limitations set to this power by the Civil Procedure Code. Finally, it is considered the issue of interim protection, inhibited to the private judges, and left to the ordinary courts (with the known exception of the corporate arbitration).
Questo lavoro si propone di delineare una panoramica dei poteri che, all'interno del giudizio arbitrale, l'ordinamento attribuisce ai giudici privati. Partendo dall'analisi della natura del procedimento arbitrale, e degli accordi privati che ne legittimano la sussistenza, viene analizzato il rapporto intercorrente fra le parti e gli arbitri, con particolare riguardo ai diritti e agli obblighi da questo scaturenti in capo ai giudici privati. Successivamente si affronta il tema di quali siano i poteri di cui in concreto gli arbitri dispongono - in via diretta o in via sussidiaria rispetto alle parti ¿ nel determinare le regole di svolgimento del giudizio (dalla scelta della lingua, sino alla conclusione dell'istruttoria), con particolare riguardo alle eventuali limitazioni poste al potere in oggeto dalle norme del codice di rito. Infine, viene preso in esame il tema della tutela cautelare, inibita ai giudici privati, e lasciata al giudice ordinario (con la nota eccezione dell'arbitrato societario).
i poteri degli arbitri
CANALE, ELENA
2013/2014
Abstract
Questo lavoro si propone di delineare una panoramica dei poteri che, all'interno del giudizio arbitrale, l'ordinamento attribuisce ai giudici privati. Partendo dall'analisi della natura del procedimento arbitrale, e degli accordi privati che ne legittimano la sussistenza, viene analizzato il rapporto intercorrente fra le parti e gli arbitri, con particolare riguardo ai diritti e agli obblighi da questo scaturenti in capo ai giudici privati. Successivamente si affronta il tema di quali siano i poteri di cui in concreto gli arbitri dispongono - in via diretta o in via sussidiaria rispetto alle parti ¿ nel determinare le regole di svolgimento del giudizio (dalla scelta della lingua, sino alla conclusione dell'istruttoria), con particolare riguardo alle eventuali limitazioni poste al potere in oggeto dalle norme del codice di rito. Infine, viene preso in esame il tema della tutela cautelare, inibita ai giudici privati, e lasciata al giudice ordinario (con la nota eccezione dell'arbitrato societario).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/127350