Nel primo capitolo l'elaborato affronta il tema sull'evoluzione del sistema processuale penale italiano sino a giungere alla riforma del giusto processo, di cui all'art 111 Cost. Si pone l'attenzione sulla testimonianza nel processo penale, in particolare sull'oggetto e i limiti. Infine si elabora il tema dell'attendibilità del testimone, esplicando le molteplici definizioni a riguardo e i possibili mezzi che fungono da ausilio al giudice per verificarla. Nel secondo capitolo si approfondiscono le due possibili cause di una testimonianza inattendibile: menzogna e false memorie. In merito all'argomento sulle false memorie è stato analizzato il funzionamento della memoria e il motivo per cui si creino i falsi ricordi. Successivamente si è analizzata l'ipotesi del teste che menta intenzionalmente e sugli indici di decifrazione della menzogna. Infine l'elaborato analizza il tema della valutazione della testimonianza e della carenza normativa in sulla valutazione della testimonianza della persona offesa. Nel terzo capitolo si evidenzia l'apporto dell'esame incrociato nella valutazione dell'attendibilità del testimone. In particolare si evidenzia l'importanza del contraddittorio nella formazione della prova ex art. 111 comma 4 Cost. Dopo aver esposto la disciplina dello strumento dell'esame incrociato che si articola nell'esame diretto, controesame, riesame, si è approfondito il tema delle domande suggestive, sulle diverse sentenze della Cassazione inerenti a queste ultime. Inoltre è stato evidenziato il problema della non estensione del divieto anche all'ambito delle indagini preliminari e le ripercussioni che si possano riscontrare nella futura testimonianza del teste. In questa sezione, inoltre, si discute se le neuroscienze siano effettivamente in grado di valutare l'attendibilità della prova dichiarativa e sui diversi pareri in dottrina in merito alla lesione lesione della libertà morale che possano generare. Sono stati descritti i diversi metodi neuroscientifici e in particolare è stato approfondito il metodo a-IAT. É stato rilevato che quest'ultimo non è in grado di riscontrare la presenza di un falso ricordo. Nel quarto capitolo si analizza il caso della strage di Erba. In particolare, dopo aver accennato alla vicenda, si pone l'attenzione sull'attendibilità delle dichiarazioni rese dal testimone Frigerio Mario e sui diversi pareri in merito alle possibili suggestioni a cui è stato sottoposto il testimone.

L'attendibilità del testimone

VIZZINI, VANESSA
2013/2014

Abstract

Nel primo capitolo l'elaborato affronta il tema sull'evoluzione del sistema processuale penale italiano sino a giungere alla riforma del giusto processo, di cui all'art 111 Cost. Si pone l'attenzione sulla testimonianza nel processo penale, in particolare sull'oggetto e i limiti. Infine si elabora il tema dell'attendibilità del testimone, esplicando le molteplici definizioni a riguardo e i possibili mezzi che fungono da ausilio al giudice per verificarla. Nel secondo capitolo si approfondiscono le due possibili cause di una testimonianza inattendibile: menzogna e false memorie. In merito all'argomento sulle false memorie è stato analizzato il funzionamento della memoria e il motivo per cui si creino i falsi ricordi. Successivamente si è analizzata l'ipotesi del teste che menta intenzionalmente e sugli indici di decifrazione della menzogna. Infine l'elaborato analizza il tema della valutazione della testimonianza e della carenza normativa in sulla valutazione della testimonianza della persona offesa. Nel terzo capitolo si evidenzia l'apporto dell'esame incrociato nella valutazione dell'attendibilità del testimone. In particolare si evidenzia l'importanza del contraddittorio nella formazione della prova ex art. 111 comma 4 Cost. Dopo aver esposto la disciplina dello strumento dell'esame incrociato che si articola nell'esame diretto, controesame, riesame, si è approfondito il tema delle domande suggestive, sulle diverse sentenze della Cassazione inerenti a queste ultime. Inoltre è stato evidenziato il problema della non estensione del divieto anche all'ambito delle indagini preliminari e le ripercussioni che si possano riscontrare nella futura testimonianza del teste. In questa sezione, inoltre, si discute se le neuroscienze siano effettivamente in grado di valutare l'attendibilità della prova dichiarativa e sui diversi pareri in dottrina in merito alla lesione lesione della libertà morale che possano generare. Sono stati descritti i diversi metodi neuroscientifici e in particolare è stato approfondito il metodo a-IAT. É stato rilevato che quest'ultimo non è in grado di riscontrare la presenza di un falso ricordo. Nel quarto capitolo si analizza il caso della strage di Erba. In particolare, dopo aver accennato alla vicenda, si pone l'attenzione sull'attendibilità delle dichiarazioni rese dal testimone Frigerio Mario e sui diversi pareri in merito alle possibili suggestioni a cui è stato sottoposto il testimone.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/127347