All'approssimarsi dell'uscita dalla crisi economica finanziaria del 2008, i diritti di proprietà intellettuale hanno guadagnato un ruolo strategico nelle prospettive di business dell'imprenditore. Infatti, l'impresa potrebbe sfruttare il potenziale economico del proprio IP portfolio per accedere più agevolmente al credito, in particolare, offrendo come garanzia al finanziamento non già i tradizionali beni materiali bensì i propri IP assets. La prima parte della tesi è dedicata alla presentazione dei costi e benefici sottesi all'impiego della proprietà intellettuale in funzione di garanzia, con il preciso intento di approfondire le ragioni alla base dello scarso ricorso nella prassi all'operazione IP as collateral. A tal proposito, si concentra l'attenzione del lettore sulla fragilità economica dei diritti di proprietà intellettuale e sui principali costi transattivi implicati dall'operazione in esame. Nella seconda parte della dissertazione, con a mente il quadro generale dei costi e benefici, si affronta la ricostruzione e la relativa analisi della legislazione italiana ¿ nazionale e sovranazionale ¿ sull'argomento. Qui, la ricerca si concentra sull'impiego dei titoli di proprietà industriale per perfezionare le garanzie reali tipizzate dal legislatore, coordinando la disciplina del Codice di Proprietà Industriale con quella del Codice Civile. Nello specifico, si rende conto delle correnti dottrinali che valorizzano il pegno anomalo o l'ipoteca mobiliare, quali peculiari istituti a cui ricondurre la garanzia sui titoli di proprietà industriale, disciplinata dal combinato disposto degli articoli 140 e 138 del Codice di Proprietà Industriale.
I diritti di garanzia sulla proprietà intellettuale
DI LORENZO, MARCO
2013/2014
Abstract
All'approssimarsi dell'uscita dalla crisi economica finanziaria del 2008, i diritti di proprietà intellettuale hanno guadagnato un ruolo strategico nelle prospettive di business dell'imprenditore. Infatti, l'impresa potrebbe sfruttare il potenziale economico del proprio IP portfolio per accedere più agevolmente al credito, in particolare, offrendo come garanzia al finanziamento non già i tradizionali beni materiali bensì i propri IP assets. La prima parte della tesi è dedicata alla presentazione dei costi e benefici sottesi all'impiego della proprietà intellettuale in funzione di garanzia, con il preciso intento di approfondire le ragioni alla base dello scarso ricorso nella prassi all'operazione IP as collateral. A tal proposito, si concentra l'attenzione del lettore sulla fragilità economica dei diritti di proprietà intellettuale e sui principali costi transattivi implicati dall'operazione in esame. Nella seconda parte della dissertazione, con a mente il quadro generale dei costi e benefici, si affronta la ricostruzione e la relativa analisi della legislazione italiana ¿ nazionale e sovranazionale ¿ sull'argomento. Qui, la ricerca si concentra sull'impiego dei titoli di proprietà industriale per perfezionare le garanzie reali tipizzate dal legislatore, coordinando la disciplina del Codice di Proprietà Industriale con quella del Codice Civile. Nello specifico, si rende conto delle correnti dottrinali che valorizzano il pegno anomalo o l'ipoteca mobiliare, quali peculiari istituti a cui ricondurre la garanzia sui titoli di proprietà industriale, disciplinata dal combinato disposto degli articoli 140 e 138 del Codice di Proprietà Industriale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/127305