La presente dissertazione, attraverso un'analisi delle sentenze emesse in materia dalle Sezioni unite della Corte di Cassazione, si pone l'obiettivo di approfondire l'evoluzione giurisprudenziale in alcune delle questioni più dibattute circa l'applicazione della normativa in tema di inutilizzabilità delle intercettazioni di comunicazioni e conversazioni. Nel primo capitolo si definirà brevemente l'istituto in oggetto attraverso la disamina degli elementi che caratterizzano la fattispecie e sarà analizzata la disciplina codicistica sui divieti di utilizzazione contenuta nell'art. 271 c.p.p. Si adotterà poi un criterio tipologico per affrontare le singole pronunce sulle intercettazioni. Nel secondo capitolo, dedicato alle intercettazioni telefoniche, verranno trattati i seguenti punti ancora controversi: le violazioni di presupposti di ammissibilità nel caso in cui la conversazione sia registrata da uno degli interlocutori; l'inutilizzabilità che deriva da vizi di motivazione del decreto autorizzativo con particolare riguardo alla prassi della motivazione ¿per relationem¿, nonché le violazioni riguardanti il decreto che autorizza l'utilizzo di impianti diversi da quelli installati nella procura della Repubblica di cui all'art. 268, comma 3 c.p.p.; l'inutilizzabilità delle intercettazioni a fini cautelari; i divieti di utilizzazione in procedimenti diversi da quelli nei quali sono state disposte. Il terzo capitolo sarà dedicato alle captazioni ambientali, specificamente all'estensione alle intercettazioni ambientali delle regole sulla localizzazione degli impianti e alla captazione di immagini in luoghi di privata dimora. Nel quarto capitolo verrà infine affrontato il tema dell'acquisizione dei dati esteriori alle comunicazioni, oggetto di numerose pronunzie sia della Corte Costituzionale sia della Cassazione, vertenti intorno alla questione se anche essi godano della tutela predisposta dall'articolo 15 della Costituzione o se la disposizione costituzionale sia dettata soltanto avuto riguardo al contenuto delle comunicazioni.
Intercettazioni e divieti probatori nella giurisprudenza delle Sezioni Unite della Corte di cassazione
CRIVELLO, ILARIA
2013/2014
Abstract
La presente dissertazione, attraverso un'analisi delle sentenze emesse in materia dalle Sezioni unite della Corte di Cassazione, si pone l'obiettivo di approfondire l'evoluzione giurisprudenziale in alcune delle questioni più dibattute circa l'applicazione della normativa in tema di inutilizzabilità delle intercettazioni di comunicazioni e conversazioni. Nel primo capitolo si definirà brevemente l'istituto in oggetto attraverso la disamina degli elementi che caratterizzano la fattispecie e sarà analizzata la disciplina codicistica sui divieti di utilizzazione contenuta nell'art. 271 c.p.p. Si adotterà poi un criterio tipologico per affrontare le singole pronunce sulle intercettazioni. Nel secondo capitolo, dedicato alle intercettazioni telefoniche, verranno trattati i seguenti punti ancora controversi: le violazioni di presupposti di ammissibilità nel caso in cui la conversazione sia registrata da uno degli interlocutori; l'inutilizzabilità che deriva da vizi di motivazione del decreto autorizzativo con particolare riguardo alla prassi della motivazione ¿per relationem¿, nonché le violazioni riguardanti il decreto che autorizza l'utilizzo di impianti diversi da quelli installati nella procura della Repubblica di cui all'art. 268, comma 3 c.p.p.; l'inutilizzabilità delle intercettazioni a fini cautelari; i divieti di utilizzazione in procedimenti diversi da quelli nei quali sono state disposte. Il terzo capitolo sarà dedicato alle captazioni ambientali, specificamente all'estensione alle intercettazioni ambientali delle regole sulla localizzazione degli impianti e alla captazione di immagini in luoghi di privata dimora. Nel quarto capitolo verrà infine affrontato il tema dell'acquisizione dei dati esteriori alle comunicazioni, oggetto di numerose pronunzie sia della Corte Costituzionale sia della Cassazione, vertenti intorno alla questione se anche essi godano della tutela predisposta dall'articolo 15 della Costituzione o se la disposizione costituzionale sia dettata soltanto avuto riguardo al contenuto delle comunicazioni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/127298