Titolo: Valutazione dell'incidenza e dei fattori di rischio di fratture femorali periprotesiche a seguito di protesi totale d'anca non cementata modello Zurigo (ZC-THR) nel cane Introduzione: La protesi totale d’anca (THR) rappresenta la tecnica chirurgica d’elezione per il trattamento della displasia dell’anca del cane; si tratta una procedura complessa, pertanto facilmente soggetta a complicanze. Le fratture femorali periprotesiche rappresentano una complicanza di grande impatto spesso esitanti in scarso successo clinico. Obiettivi: Lo scopo di questo studio retrospettivo è quello di esaminare i casi sottoposti a protesi totale d’anca con impianti ZC-THR nel periodo ottobre 2009-agosto 2021 presso la Struttura Didattica Speciale Veterinaria, determinare l’incidenza di fratture femorali periprotesiche intra- e post-operatorie e analizzare i fattori di rischio, il trattamento e le strategie preventive. Materiali e metodi: Nello studio sono stati inclusi i cani sottoposti a procedura chirurgica di THR tra Ottobre 2009 e Agosto 2021 presso l’Ospedale Veterinario Universitario (OVU) dell’Università degli Studi di Torino. Si trattava di pazienti riferiti in quanto affetti da coxartrosi o lassità articolare secondaria a displasia dell’anca, lussazioni traumatiche, fratture articolari e altre condizioni patologiche a carico della testa e del collo del femore. Per ogni cane sono stati raccolti in cartella clinica i parametri di: razza, sesso ed eventuale gonadectomia, età, peso, arto affetto, grado di zoppia, patologia responsabile della sintomatologia clinica e possibili patologie ortopediche concomitanti. La scelta degli impianti protesici si basava sullo studio radiografico preoperatorio. Sul radiogramma in proiezione VD ad arti estesi, in formato DICOM, sono state effettuate le misurazioni relative alla lunghezza totale del femore, al fine di calcolare il rapporto tra la lunghezza dello stelo protesico e la lunghezza del femore e il CFI (Canal Flare Index): rapporto tra la larghezza intra-corticale a livello del piccolo trocantere e la larghezza intra-corticale a livello dell’istmo. Risultati e Considerazioni: Durante questo periodo sono state effettuate 340 THR utilizzando impianti non cementati modello Zurigo (ZC-THR). Le razze più rappresentative della popolazione risultano essere i meticci, il Pastore Tedesco, il Labrador Retriever, il Golden Retriever e il Rottweiler. Sono stati registrati 35 casi di frattura femorale periprotesica (incidenza: 10.29%), di cui 26 intra-operatorie (incidenza: 7.65%) trattate con impianti aggiuntivi (cerchiaggi ad occhiello o placca protettiva) e 10 post-operatorie (incidenza: 2.94%), trattate con revisione chirurgica (osteosintesi interna). Non vi è correlazione, nel nostro gruppo di studio, tra il verificarsi di fratture femorali periprotesiche e l’età avanzata o il sesso femminile. L’adozione di misure preventive ha sicuramente permesso di proteggere i pazienti a rischio dall’insorgenza di frattura post-operatoria, infatti su 112 cani trattati mediante l’applicazione della placca sul versante laterale del femore, si sono verificate solamente 2 fratture femorali post-chirurgiche (incidenza del 1,79%). Le rimanenti fratture che si sono verificate corrispondono a errori relativi alla procedura chirurgica (eccesiva fresatura delle corticali femorali o presenza di una fissura intra-operatoria non diagnosticata) o infine, da una scorretta gestione del paziente da parte del proprietario nel post-operatorio.
Valutazione dell'incidenza e dei fattori di rischio di fratture femorali periprotesiche a seguito di protesi totale d'anca non cementata modello Zurigo (ZC-THR) nel cane
CONTI, ALBERTO
2020/2021
Abstract
Titolo: Valutazione dell'incidenza e dei fattori di rischio di fratture femorali periprotesiche a seguito di protesi totale d'anca non cementata modello Zurigo (ZC-THR) nel cane Introduzione: La protesi totale d’anca (THR) rappresenta la tecnica chirurgica d’elezione per il trattamento della displasia dell’anca del cane; si tratta una procedura complessa, pertanto facilmente soggetta a complicanze. Le fratture femorali periprotesiche rappresentano una complicanza di grande impatto spesso esitanti in scarso successo clinico. Obiettivi: Lo scopo di questo studio retrospettivo è quello di esaminare i casi sottoposti a protesi totale d’anca con impianti ZC-THR nel periodo ottobre 2009-agosto 2021 presso la Struttura Didattica Speciale Veterinaria, determinare l’incidenza di fratture femorali periprotesiche intra- e post-operatorie e analizzare i fattori di rischio, il trattamento e le strategie preventive. Materiali e metodi: Nello studio sono stati inclusi i cani sottoposti a procedura chirurgica di THR tra Ottobre 2009 e Agosto 2021 presso l’Ospedale Veterinario Universitario (OVU) dell’Università degli Studi di Torino. Si trattava di pazienti riferiti in quanto affetti da coxartrosi o lassità articolare secondaria a displasia dell’anca, lussazioni traumatiche, fratture articolari e altre condizioni patologiche a carico della testa e del collo del femore. Per ogni cane sono stati raccolti in cartella clinica i parametri di: razza, sesso ed eventuale gonadectomia, età, peso, arto affetto, grado di zoppia, patologia responsabile della sintomatologia clinica e possibili patologie ortopediche concomitanti. La scelta degli impianti protesici si basava sullo studio radiografico preoperatorio. Sul radiogramma in proiezione VD ad arti estesi, in formato DICOM, sono state effettuate le misurazioni relative alla lunghezza totale del femore, al fine di calcolare il rapporto tra la lunghezza dello stelo protesico e la lunghezza del femore e il CFI (Canal Flare Index): rapporto tra la larghezza intra-corticale a livello del piccolo trocantere e la larghezza intra-corticale a livello dell’istmo. Risultati e Considerazioni: Durante questo periodo sono state effettuate 340 THR utilizzando impianti non cementati modello Zurigo (ZC-THR). Le razze più rappresentative della popolazione risultano essere i meticci, il Pastore Tedesco, il Labrador Retriever, il Golden Retriever e il Rottweiler. Sono stati registrati 35 casi di frattura femorale periprotesica (incidenza: 10.29%), di cui 26 intra-operatorie (incidenza: 7.65%) trattate con impianti aggiuntivi (cerchiaggi ad occhiello o placca protettiva) e 10 post-operatorie (incidenza: 2.94%), trattate con revisione chirurgica (osteosintesi interna). Non vi è correlazione, nel nostro gruppo di studio, tra il verificarsi di fratture femorali periprotesiche e l’età avanzata o il sesso femminile. L’adozione di misure preventive ha sicuramente permesso di proteggere i pazienti a rischio dall’insorgenza di frattura post-operatoria, infatti su 112 cani trattati mediante l’applicazione della placca sul versante laterale del femore, si sono verificate solamente 2 fratture femorali post-chirurgiche (incidenza del 1,79%). Le rimanenti fratture che si sono verificate corrispondono a errori relativi alla procedura chirurgica (eccesiva fresatura delle corticali femorali o presenza di una fissura intra-operatoria non diagnosticata) o infine, da una scorretta gestione del paziente da parte del proprietario nel post-operatorio.File | Dimensione | Formato | |
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