Many researches show that the use of vegetative and productive indices is certainly the best way to evaluate the vegetative and productive balance of a single vine or a vineyard. They are an essential tool to get information for a correct management in function of the predetermined qualitative aim. Nevertheless, these indices can be obtained just at the end of the vegetative stage. They can't give useful informations to put in act agronomical practices during the vegetative stage, so they loose a big part of their efficiency. The Ravaz index, for example, can be calculated just at the end of the vegetative stage, once obtained both the productive and the pruning canes weight. In the last decade, many sensors that can evaluate the photosynthetic active biomass (PB) have been developed. Among these, for instance, the Greenseeker®, which allow to obtain easy ground-based measurements and to acquire NDVI georeferenced maps that represent the condition of the vineyard at the time of the measurement. This study is based on a data collection over a three years period (2008-2010) in four vineyards, two of Cabernet S., sited in Bolgheri and in Castiglione della Pescaia, and the other two of Sangiovese, sited in Castiglione della Pescaia and in Gaiole in Chianti. We tried to evaluate the possibility to use the vegetation index NDVI, collected by proximal sensing in three different phonological steps (flowering, veraison and ripening), as a vegetative and productive balance index. The results of this study put on evidence how the NDVI is well correlated to different descriptors of vine productivity; particularly, excellent correlation values are obtained between NDVI collected during flowering and ripening with productive features such as grape weight, production weight/plant, production weight/shoot; result valid for both the cultivars. Moreover this result is particularly relevant if we consider the different features of the two cultivars measured. Cabernet S. is an ¿elastic¿ cultivar, which tends to maintain his vegetative and productive features independently from the site where it's cultivated or from the agronomical practices. Sangiovese, instead, it's a ¿plastic¿ cultivar, which offers really different vegetative and productive responses depending on the terroir and on the agronomical practices. Finally, we compared the relations between the main vegetative and productive indices and the NDVI measured in the three phonological steps with the most important qualitative features of the grapes. This comparison permitted to put on evidence how the NDVI can be a valid indicator of the grape ripeness, particularly of the sugar accumulation, independently from the characteristic of the cultivar. This result achieves particular interest because it's largely predictive as regards the harvest; so his measure, contrarily of what happens with the classical vegetative and productive balance indices, could direct with a major objectivity cultural treatments such as the bunch thinning, in order to adapt the relationship between the vegetative and the productive phase of the vine.
La stima dell'equilibrio vegeto-produttivo di una pianta o di un vigneto attraverso la valutazione di indici vegeto-produttivi è sicuramente il metodo più adatto per avere indicazioni sulla corretta gestione del vigneto in funzione degli obbiettivi qualitativi posti. Tuttavia, questi indici, pur fornendo stime accurate sull'equilibrio vegeto-produttivo della pianta, possono essere ottenuti solo a fine stagione, non fornendo così indicazioni utili per interventi agronomici durante la fase vegetativa. In questi ultimi decenni si sono sviluppati numerosi sensori che permettono di valutare la PAB della vite, tra questi alcuni, come il Greenseeker, che consentono di realizzare rilievi da terra in modo estremamente semplice, e permettono la realizzazione di mappe di NDVI, che rappresentano in modo efficace e georeferenziato lo stato in cui si trovano le piante del vigneto al momento del rilievo. Attraverso questo studio, basato su dati raccolti nel triennio 2008-2010 in quattro vigneti di cui due a Cabernet Sauvignon e due a Sangiovese, siti a Bolgheri, Castiglione della Pescaia e Gaiole in Chianti, si è cercato di valutare la possibilità di utilizzare l'indice di NDVI raccolto in tre momenti diversi della stagione vegetativa della vite (fioriture, invaiatura e maturazione), ottenuto attraverso strumenti di proximal sensing, come un indice di equilibrio vegeto-produttivo. I risultati di tale indagine hanno evidenziato come l'NDVI sia ben correlato con le diverse grandezze che descrivono la produttività della vite e, in particolare, si sono ottenuti ottimi valori di correlazione tra i valori di NDVI dei rilievi realizzati in fioritura e maturazione con i parametri produttivi. Inoltre sono state rilevate significative relazioni tra l'NDVI rilevato in fioritura e maturazione con gli indici di equilibrio vegeto-produttivo e in particolar modo con gli indici di Ravaz ed EVP, risultato valido in entrambe le varietà. Infine sono state poste a confronto le relazioni tra i principali indici di equilibrio vegeto produttivo ed i valori di NDVI misurati nelle diverse epoche fenologiche con i principali parametri qualitativi delle uve. Questo confronto ha consentito di evidenziare come l'NDVI possa essere un valido indicatore del potenziale di maturazione delle uve ed in particolare del loro accumulo zuccherino, indipendentemente dalle caratteristiche del vitigno. Tale risultato assume una valenza di particolare interesse poiché è largamente predittivo rispetto al momento della vendemmia e pertanto la sua misura, al contrario di quanto avviene con i normali indici di equilibrio vegeto-produttivo, permetterebbe di indirizzare con una maggiore oggettività operazioni colturali quali il diradamento, atte a raggiungere adeguati livelli di rapporti tra la fase vegetativa e quella produttiva della vite. Questi primi risultati permettono di ipotizzare una certa validità nell'utilizzo dell'indice NDVI come stimatore dell'equilibrio vegeto-produttivo della vite al fine di indirizzare la gestione agronomica durante la fase vegetativa. Sono altresì necessari ulteriori studi per ottenere una migliore calibrazione e standardizzazione di questo indice al fine di un suo utilizzo.
Utilizzo di indici di vegetazione per la valutazione dell'equilibrio vegeto-produttivo di cv Cabernet Sauvignon e Sangiovese in Toscana
VILLA, GREGORIO
2010/2011
Abstract
La stima dell'equilibrio vegeto-produttivo di una pianta o di un vigneto attraverso la valutazione di indici vegeto-produttivi è sicuramente il metodo più adatto per avere indicazioni sulla corretta gestione del vigneto in funzione degli obbiettivi qualitativi posti. Tuttavia, questi indici, pur fornendo stime accurate sull'equilibrio vegeto-produttivo della pianta, possono essere ottenuti solo a fine stagione, non fornendo così indicazioni utili per interventi agronomici durante la fase vegetativa. In questi ultimi decenni si sono sviluppati numerosi sensori che permettono di valutare la PAB della vite, tra questi alcuni, come il Greenseeker, che consentono di realizzare rilievi da terra in modo estremamente semplice, e permettono la realizzazione di mappe di NDVI, che rappresentano in modo efficace e georeferenziato lo stato in cui si trovano le piante del vigneto al momento del rilievo. Attraverso questo studio, basato su dati raccolti nel triennio 2008-2010 in quattro vigneti di cui due a Cabernet Sauvignon e due a Sangiovese, siti a Bolgheri, Castiglione della Pescaia e Gaiole in Chianti, si è cercato di valutare la possibilità di utilizzare l'indice di NDVI raccolto in tre momenti diversi della stagione vegetativa della vite (fioriture, invaiatura e maturazione), ottenuto attraverso strumenti di proximal sensing, come un indice di equilibrio vegeto-produttivo. I risultati di tale indagine hanno evidenziato come l'NDVI sia ben correlato con le diverse grandezze che descrivono la produttività della vite e, in particolare, si sono ottenuti ottimi valori di correlazione tra i valori di NDVI dei rilievi realizzati in fioritura e maturazione con i parametri produttivi. Inoltre sono state rilevate significative relazioni tra l'NDVI rilevato in fioritura e maturazione con gli indici di equilibrio vegeto-produttivo e in particolar modo con gli indici di Ravaz ed EVP, risultato valido in entrambe le varietà. Infine sono state poste a confronto le relazioni tra i principali indici di equilibrio vegeto produttivo ed i valori di NDVI misurati nelle diverse epoche fenologiche con i principali parametri qualitativi delle uve. Questo confronto ha consentito di evidenziare come l'NDVI possa essere un valido indicatore del potenziale di maturazione delle uve ed in particolare del loro accumulo zuccherino, indipendentemente dalle caratteristiche del vitigno. Tale risultato assume una valenza di particolare interesse poiché è largamente predittivo rispetto al momento della vendemmia e pertanto la sua misura, al contrario di quanto avviene con i normali indici di equilibrio vegeto-produttivo, permetterebbe di indirizzare con una maggiore oggettività operazioni colturali quali il diradamento, atte a raggiungere adeguati livelli di rapporti tra la fase vegetativa e quella produttiva della vite. Questi primi risultati permettono di ipotizzare una certa validità nell'utilizzo dell'indice NDVI come stimatore dell'equilibrio vegeto-produttivo della vite al fine di indirizzare la gestione agronomica durante la fase vegetativa. Sono altresì necessari ulteriori studi per ottenere una migliore calibrazione e standardizzazione di questo indice al fine di un suo utilizzo.File | Dimensione | Formato | |
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