I carcinomi della tiroide sono le neoplasie più frequenti del sistema endocrino; di questi, i tumori anaplastici (ATC) risultano essere i più aggressivi e con prognosi fatale. Durante la metastatizzazione, fase di progressione della malattia, si osserva il fenomeno della Transizione Epitelio-Mesenchima (EMT). In questo processo, viene persa l'espressione di molecole che mediano l'adesione cellula-cellula, quali le Caderine, favorendo così l'acquisizione da parte delle cellule di un fenotipo migratorio, che permette loro di diffondere in sedi distanti dalla massa principale. L'EMT è particolarmente pronunciata negli ATC; le cellule di tumore anaplastico sono caratterizzate da un fenotipo mesenchimale, come evidenziato dall'aspetto fusato e dalla riduzione dei livelli di caderina E, che rappresenta uno dei meccanismi coinvolti nell'invasione e nella metastatizzazione tumorale. Sebbene gli eventi alla base di tale trasformazione non siano completamente noti, fenomeni di silenziamento epigenetico a carico del promotore del gene della caderina E, costituiscono un evento importante associato alla sua perdita di espressione. Questa ipotesi ha permesso lo sviluppo di una classe di farmaci volti a ripristinare la normale epigenesi in cellule tumorali. Gli inibitori delle deacetilasi istoniche (HDI), in particolare il panobinostat (LBH589), farmaco già noto per il suo effetto antiproliferativo e pro-differenziante, potrebbe avere effetti interessanti anche sull'espressione delle Caderine. Scopo del mio lavoro è stato valutare gli effetti di LBH589 sull'espressione della Caderina-E in cellule in coltura di ATC BHT-101, CAL-62 e 8305C (linee stabilizzate) e CP1, CP2(colture primarie) e di studiarne gli effetti in termini di migrazione ed invasione tumorale. Ho valutato mediante Real-Time PCR i livelli di espressione di Caderina-E a dimostrazione del fatto che LBH589 determina l'espressione del gene per la caderina-E in tutte le linee cellulari analizzate con andamento dose-dipendente. Altro dato molto interessante di questo studio è la dimostrazione della localizzazione delle due proteine caderina-E e β-catenina sulla membrana cellulare, considerato il ruolo della β-catenina nell'adesione cellulare. Sulla base di ciò si è proceduto alla valutazione dell'effettiva presenza e localizzazione delle due proteine con immunofluorescenza e specifico Western Blot. Inoltre, per determinare se l'espressione di caderina-E e la sua localizzazione sulla membrana avessero un effetto funzionale, sono stati condotti un saggio di migrazione e un saggio di invasione in matrigel.Sulla base dei risultati ottenuti, possiamo infatti affermare che la migrazione e l'invasione delle cellule di carcinoma anaplastico della tiroide si riducono in modo significativo, dopo trattamento con LBH589, suggerendo che il farmaco non solo è in grado di riattivare l'espressione di caderina-E ma come questa riattivazione risulti in una molecola funzionante in grado di ripristinare, almeno in parte, la funzione di adesione cellula-cellula. In conclusione, l'effetto degli HDI sull'espressione della Caderina E costituisce il razionale per poter meglio definire il ruolo di tali farmaci nel controllo della EMT. Tali dati ci permettono quindi di affermare che LBH589 è un farmaco dalle grandi potenzialità che lo rendono un promettente agente terapeutico per il trattamento del carcinoma anaplastico della tiroide.
L'inibitore delle deacetilasi istoniche LBH589 induce l'espressione di caderina E e ha attività anti-invasiva in tumori anaplastici della tiroide.
ORTOLEVA, LOREDANA
2010/2011
Abstract
I carcinomi della tiroide sono le neoplasie più frequenti del sistema endocrino; di questi, i tumori anaplastici (ATC) risultano essere i più aggressivi e con prognosi fatale. Durante la metastatizzazione, fase di progressione della malattia, si osserva il fenomeno della Transizione Epitelio-Mesenchima (EMT). In questo processo, viene persa l'espressione di molecole che mediano l'adesione cellula-cellula, quali le Caderine, favorendo così l'acquisizione da parte delle cellule di un fenotipo migratorio, che permette loro di diffondere in sedi distanti dalla massa principale. L'EMT è particolarmente pronunciata negli ATC; le cellule di tumore anaplastico sono caratterizzate da un fenotipo mesenchimale, come evidenziato dall'aspetto fusato e dalla riduzione dei livelli di caderina E, che rappresenta uno dei meccanismi coinvolti nell'invasione e nella metastatizzazione tumorale. Sebbene gli eventi alla base di tale trasformazione non siano completamente noti, fenomeni di silenziamento epigenetico a carico del promotore del gene della caderina E, costituiscono un evento importante associato alla sua perdita di espressione. Questa ipotesi ha permesso lo sviluppo di una classe di farmaci volti a ripristinare la normale epigenesi in cellule tumorali. Gli inibitori delle deacetilasi istoniche (HDI), in particolare il panobinostat (LBH589), farmaco già noto per il suo effetto antiproliferativo e pro-differenziante, potrebbe avere effetti interessanti anche sull'espressione delle Caderine. Scopo del mio lavoro è stato valutare gli effetti di LBH589 sull'espressione della Caderina-E in cellule in coltura di ATC BHT-101, CAL-62 e 8305C (linee stabilizzate) e CP1, CP2(colture primarie) e di studiarne gli effetti in termini di migrazione ed invasione tumorale. Ho valutato mediante Real-Time PCR i livelli di espressione di Caderina-E a dimostrazione del fatto che LBH589 determina l'espressione del gene per la caderina-E in tutte le linee cellulari analizzate con andamento dose-dipendente. Altro dato molto interessante di questo studio è la dimostrazione della localizzazione delle due proteine caderina-E e β-catenina sulla membrana cellulare, considerato il ruolo della β-catenina nell'adesione cellulare. Sulla base di ciò si è proceduto alla valutazione dell'effettiva presenza e localizzazione delle due proteine con immunofluorescenza e specifico Western Blot. Inoltre, per determinare se l'espressione di caderina-E e la sua localizzazione sulla membrana avessero un effetto funzionale, sono stati condotti un saggio di migrazione e un saggio di invasione in matrigel.Sulla base dei risultati ottenuti, possiamo infatti affermare che la migrazione e l'invasione delle cellule di carcinoma anaplastico della tiroide si riducono in modo significativo, dopo trattamento con LBH589, suggerendo che il farmaco non solo è in grado di riattivare l'espressione di caderina-E ma come questa riattivazione risulti in una molecola funzionante in grado di ripristinare, almeno in parte, la funzione di adesione cellula-cellula. In conclusione, l'effetto degli HDI sull'espressione della Caderina E costituisce il razionale per poter meglio definire il ruolo di tali farmaci nel controllo della EMT. Tali dati ci permettono quindi di affermare che LBH589 è un farmaco dalle grandi potenzialità che lo rendono un promettente agente terapeutico per il trattamento del carcinoma anaplastico della tiroide.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/127212