In questa tesi si analizzano la gestione e la trasformazione delle Forze Armate Albanesi, soprattutto durante il periodo di transizione alla democrazia. Un excursus storico che parte dalla dichiarazione d'indipendenza dell'Albania e la costituzione e formazione delle forze armate, si sviluppa lungo tutte le difficoltà che il nuovo stato ha affrontato durante le due guerre mondiale per mantenere la sua sovranità e l'indipendenza. Durante il regime comunista, il ¿paese delle aquile¿ forma una grande forza armata per assicurare la sola difesa del territorio, il cui esercito ha un ruolo molto importante nella vita quotidiana e soprattutto è uno dei simboli più forti dello stato. Durante questo periodo l'Albania si allinea con l'ideologia comunista e crea alleanze con paesi come Russia, Cina e Cuba. Dopo la caduta del muro del Berlino anche in Albania le rivolte studentesche fanno fallire il regime comunista ed il nuovo governo democratico si trova in difficoltà a gestire una forza armata cosi numerosa. Per far fronte a questa situazione si prendono delle decisioni per la ricostituzione delle Istituzioni Statali della Difesa; l'orientamento comunista si converte in un orientamento occidentale e da questo momento lo stato democratico firma tantissimi accordi, protocolli bilaterali e multinazionali che lo aiuteranno durante il percorso verso la democrazia. L'ingresso nella NATO dell'Albania nel 2008 ha segnato un punto di svolta epocale e un evento altamente simbolico non solo per l'Albania e per la NATO. Il Paese delle Aquile, infatti, oltre ad essere stato uno dei primi paesi del Sud- Est Europa a presentare la propria candidatura alla NATO, si è trasformato, negli equilibri geo-strategici europei, da elemento perturbante della sicurezza continentale (quale era stato agli inizi degli anni Novanta dopo il collasso politico-finanziario) a produttore di sicurezza ed elemento stabilizzatore anche al di fuori dei confini europei mediante la partecipazione a svariate missioni di pace. Questo è stato un processo lungo e difficile ma con un successo non solo nazionale. La lunga strada dal 1990 fino al 2016, si è caratterizzata per i tantissimi progetti che hanno cambiato la figura delle forze armate. Le riforme più importanti sono state: la riduzione del numerico delle forze armate, la modernizzazione dell'apparato della difesa, la formazione di una Forza Armata basata sul principio dell'economicità, dell'aumento delle capacità operative, dell'eliminazione del surplus degli armamenti, della bonifica delle aree militarizzate e del recupero e mantenimento dei sistemi d'arma potenzialmente riutilizzabili.

La gestione e la trasformazione delle Forze Armate Albanesi

SHEME, SAJMIR
2017/2018

Abstract

In questa tesi si analizzano la gestione e la trasformazione delle Forze Armate Albanesi, soprattutto durante il periodo di transizione alla democrazia. Un excursus storico che parte dalla dichiarazione d'indipendenza dell'Albania e la costituzione e formazione delle forze armate, si sviluppa lungo tutte le difficoltà che il nuovo stato ha affrontato durante le due guerre mondiale per mantenere la sua sovranità e l'indipendenza. Durante il regime comunista, il ¿paese delle aquile¿ forma una grande forza armata per assicurare la sola difesa del territorio, il cui esercito ha un ruolo molto importante nella vita quotidiana e soprattutto è uno dei simboli più forti dello stato. Durante questo periodo l'Albania si allinea con l'ideologia comunista e crea alleanze con paesi come Russia, Cina e Cuba. Dopo la caduta del muro del Berlino anche in Albania le rivolte studentesche fanno fallire il regime comunista ed il nuovo governo democratico si trova in difficoltà a gestire una forza armata cosi numerosa. Per far fronte a questa situazione si prendono delle decisioni per la ricostituzione delle Istituzioni Statali della Difesa; l'orientamento comunista si converte in un orientamento occidentale e da questo momento lo stato democratico firma tantissimi accordi, protocolli bilaterali e multinazionali che lo aiuteranno durante il percorso verso la democrazia. L'ingresso nella NATO dell'Albania nel 2008 ha segnato un punto di svolta epocale e un evento altamente simbolico non solo per l'Albania e per la NATO. Il Paese delle Aquile, infatti, oltre ad essere stato uno dei primi paesi del Sud- Est Europa a presentare la propria candidatura alla NATO, si è trasformato, negli equilibri geo-strategici europei, da elemento perturbante della sicurezza continentale (quale era stato agli inizi degli anni Novanta dopo il collasso politico-finanziario) a produttore di sicurezza ed elemento stabilizzatore anche al di fuori dei confini europei mediante la partecipazione a svariate missioni di pace. Questo è stato un processo lungo e difficile ma con un successo non solo nazionale. La lunga strada dal 1990 fino al 2016, si è caratterizzata per i tantissimi progetti che hanno cambiato la figura delle forze armate. Le riforme più importanti sono state: la riduzione del numerico delle forze armate, la modernizzazione dell'apparato della difesa, la formazione di una Forza Armata basata sul principio dell'economicità, dell'aumento delle capacità operative, dell'eliminazione del surplus degli armamenti, della bonifica delle aree militarizzate e del recupero e mantenimento dei sistemi d'arma potenzialmente riutilizzabili.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/127169