Come possiamo combattere efficacemente, al giorno d'oggi, le minacce che mettono in pericolo la pace e le società civili? Come possiamo usare la forza militare per sconfiggere nemici sempre più mobili, incerti e difficili da riconoscere? Nonostante l'avanzare della società e dello sviluppo tecnologico, vediamo ancora come nello scenario internazionale non manchino di certo aree di crisi, in cui si continuano a combattere guerre di ogni tipo, dai classici conflitti locali fino ad arrivare alla moderna lotta al terrorismo. Guerra, oggi, che non è più considerata come lo scontro armato tra due stati o coalizioni, visti i caratteri sempre più variabili e incerti di nemico, minaccia e territorio. Questo mutamento porta inevitabilmente a cambiamenti anche nel concepire e condurre le operazioni militari, compreso lo sfruttamento del potere aereo, esploso con la Seconda guerra mondiale. L'utilizzo della terza dimensione ha accompagnato (e accompagna) più o meno pesantemente tutti i conflitti moderni e contemporanei, e nel frattempo si evolve, ricavando da ogni esperienza importanti lezioni apprese. Ciò che Douhet esponeva e auspicava nei primi anni del '900 diviene realtà, e la sua dottrina trova applicazione e conferma in tutti i maggiori conflitti del secondo dopoguerra. I testi e gli autori che trattano il potere aereo, anche con pareri discordanti sono molti, soprattutto nei paesi anglosassoni: impossibile quindi esporre tutte le possibili visioni e soluzioni al problema militare dello sfruttamento del mezzo aereo. Con il presente lavoro, in particolare, il potere aereo viene prima definito e analizzato fino alla sua consacrazione nel secondo conflitto mondiale, per poi esser studiato nel suo utilizzo legato alle armi nucleari e al periodo della guerra fredda. Il tutto fa da introduzione al concetto fondamentale dello studio, ovvero la funzione operativa di tale potere, analizzata tramite le più importanti operazioni del secondo '900. Viene infine discussa la situazione italiana, per dare un'idea di come il nostro paese sia pronto a far fronte alle particolari evenienze degli scenari presenti e futuri. Non sappiamo come le guerre future saranno combattute, possiamo però immaginarcelo sfruttando le esperienze del passato: con la tecnologia e la scienza in continuo sviluppo, la guerra, e quindi le forze militari, segue di pari passo, per poter avere, o quantomeno cercare, quel vantaggio che permette di sconfiggere il nemico; e in tal senso, il potere aereo non può fare altrimenti, almeno finché gli eventi non porteranno, di nuovo, a combattere gli uomini con pietre e bastoni.

Potere aereo e supporto tattico nella esperienza operativa e nella elaborazione teorica del secondo novecento

ERCOLANI, FEDERICO
2016/2017

Abstract

Come possiamo combattere efficacemente, al giorno d'oggi, le minacce che mettono in pericolo la pace e le società civili? Come possiamo usare la forza militare per sconfiggere nemici sempre più mobili, incerti e difficili da riconoscere? Nonostante l'avanzare della società e dello sviluppo tecnologico, vediamo ancora come nello scenario internazionale non manchino di certo aree di crisi, in cui si continuano a combattere guerre di ogni tipo, dai classici conflitti locali fino ad arrivare alla moderna lotta al terrorismo. Guerra, oggi, che non è più considerata come lo scontro armato tra due stati o coalizioni, visti i caratteri sempre più variabili e incerti di nemico, minaccia e territorio. Questo mutamento porta inevitabilmente a cambiamenti anche nel concepire e condurre le operazioni militari, compreso lo sfruttamento del potere aereo, esploso con la Seconda guerra mondiale. L'utilizzo della terza dimensione ha accompagnato (e accompagna) più o meno pesantemente tutti i conflitti moderni e contemporanei, e nel frattempo si evolve, ricavando da ogni esperienza importanti lezioni apprese. Ciò che Douhet esponeva e auspicava nei primi anni del '900 diviene realtà, e la sua dottrina trova applicazione e conferma in tutti i maggiori conflitti del secondo dopoguerra. I testi e gli autori che trattano il potere aereo, anche con pareri discordanti sono molti, soprattutto nei paesi anglosassoni: impossibile quindi esporre tutte le possibili visioni e soluzioni al problema militare dello sfruttamento del mezzo aereo. Con il presente lavoro, in particolare, il potere aereo viene prima definito e analizzato fino alla sua consacrazione nel secondo conflitto mondiale, per poi esser studiato nel suo utilizzo legato alle armi nucleari e al periodo della guerra fredda. Il tutto fa da introduzione al concetto fondamentale dello studio, ovvero la funzione operativa di tale potere, analizzata tramite le più importanti operazioni del secondo '900. Viene infine discussa la situazione italiana, per dare un'idea di come il nostro paese sia pronto a far fronte alle particolari evenienze degli scenari presenti e futuri. Non sappiamo come le guerre future saranno combattute, possiamo però immaginarcelo sfruttando le esperienze del passato: con la tecnologia e la scienza in continuo sviluppo, la guerra, e quindi le forze militari, segue di pari passo, per poter avere, o quantomeno cercare, quel vantaggio che permette di sconfiggere il nemico; e in tal senso, il potere aereo non può fare altrimenti, almeno finché gli eventi non porteranno, di nuovo, a combattere gli uomini con pietre e bastoni.
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