Il sequestro di persona a scopo di estorsione è un fenomeno che per secoli ha interessato zone e regioni della penisola italiana; in particolare, in Sardegna, si è mostrato come un evento che rispecchia la cultura e la tradizione di un popolo di estrazione agro pastorale. L'esecuzione classica del sequestro di persona a scopo di estorsione prevede che in seguito al rapimento dell'ostaggio, dopo averlo prelevato dalla sua abitazione e trasportato in quello che sarà il luogo di prigionia, i sequestratori avanzino alla famiglia della vittima la richiesta di riscatto, ossia si determini arbitrariamente un prezzo in denaro per la liberazione dell'ostaggio. Agli albori del XX secolo il sequestro di persona si configura come una nuova forma di reato, seppur ancora non riprodotta in modo sistematico; superata la seconda guerra mondiale assume la forma c.d. classica: negli anni cinquanta molti fuorilegge iniziano a considerare questo delitto come una nuova fonte di guadagno e l'organizzazione diventa razionale, prevedendo un modus operandi che sostituirà l'improvvisazione e la disorganizzazione. Negli anni sessanta assume i connotati del reato comune sostituendo il reato di abigeato, fino a quel momento il più sfruttato. Sulle cronache compare l'Anonima Sequestri che, con la sua organizzazione non gerarchica e la sua struttura basata sui precetti del Codice Barbaricino, estende la riproduzione di tale fenomeno a tutto il territorio sardo. Sotto il profilo giuridico la disciplina di diritto penale sostanziale, prevede due fattispecie di reato: il sequestro di persona c.d. semplice, ex art. 605 c.p. e il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione, ex art. 630 c.p.. Altra fonte legislativa, decisamente importante, è la Legge del cd. "blocco dei beni", la n. 82 del 1991, che con la sua entrata in vigore ha determinato, nonostante numerose critiche, la sorte di tale delitto. Dall'entrata in vigore del Codice Penale Rocco, la fattispecie di reato del sequestro di persona a scopo di estorsione ha assunto connotati interpretativi differenti: se in origine l'aspetto patrimoniale era individuato come oggetto di principale tutela garantita dal sistema penale, con l'evolversi della società e il costante aumento d'importanza della tutela della persona, l'aspetto personalistico ha prevalso quello patrimoniale, determinando e auspicando la riforma della collocazione del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione tra i Delitti contro la persona. Nel corso della trattazione si approfondisce lo studio del fenomeno soffermandosi, oltre che sul profilo storico-sociale e giuridico, anche su un aspetto non sempre affrontato, ossia gli aspetti criminologici e medico legali del sequestro di persona a scopo di estorsione: i requisiti criminogeni, i profili strutturali e gli aspetti socio-criminologici del sequestro, la macabra prassi della mutilazione, l'utilizzo di determinate armi per praticarla, ciò che simbolicamente esse rappresentano, la stretta connessione con la procedura della marchiatura del bestiame e il reato di abigeato. L'obiettivo principale della trattazione proposta risiede nell'aggiungere uno spunto di riflessione che si basi sugli aspetti criminologici e medico legali, per ottenere un quadro completo che porti alla comprensione delle ragioni che differenziano il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione di matrice sarda da tutte le altre varianti dello stesso.

Banditismo Sardo: aspetti medico legali, criminologici e forensi del sequestro dipersona

BASSO, MARIA SOFIA
2013/2014

Abstract

Il sequestro di persona a scopo di estorsione è un fenomeno che per secoli ha interessato zone e regioni della penisola italiana; in particolare, in Sardegna, si è mostrato come un evento che rispecchia la cultura e la tradizione di un popolo di estrazione agro pastorale. L'esecuzione classica del sequestro di persona a scopo di estorsione prevede che in seguito al rapimento dell'ostaggio, dopo averlo prelevato dalla sua abitazione e trasportato in quello che sarà il luogo di prigionia, i sequestratori avanzino alla famiglia della vittima la richiesta di riscatto, ossia si determini arbitrariamente un prezzo in denaro per la liberazione dell'ostaggio. Agli albori del XX secolo il sequestro di persona si configura come una nuova forma di reato, seppur ancora non riprodotta in modo sistematico; superata la seconda guerra mondiale assume la forma c.d. classica: negli anni cinquanta molti fuorilegge iniziano a considerare questo delitto come una nuova fonte di guadagno e l'organizzazione diventa razionale, prevedendo un modus operandi che sostituirà l'improvvisazione e la disorganizzazione. Negli anni sessanta assume i connotati del reato comune sostituendo il reato di abigeato, fino a quel momento il più sfruttato. Sulle cronache compare l'Anonima Sequestri che, con la sua organizzazione non gerarchica e la sua struttura basata sui precetti del Codice Barbaricino, estende la riproduzione di tale fenomeno a tutto il territorio sardo. Sotto il profilo giuridico la disciplina di diritto penale sostanziale, prevede due fattispecie di reato: il sequestro di persona c.d. semplice, ex art. 605 c.p. e il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione, ex art. 630 c.p.. Altra fonte legislativa, decisamente importante, è la Legge del cd. "blocco dei beni", la n. 82 del 1991, che con la sua entrata in vigore ha determinato, nonostante numerose critiche, la sorte di tale delitto. Dall'entrata in vigore del Codice Penale Rocco, la fattispecie di reato del sequestro di persona a scopo di estorsione ha assunto connotati interpretativi differenti: se in origine l'aspetto patrimoniale era individuato come oggetto di principale tutela garantita dal sistema penale, con l'evolversi della società e il costante aumento d'importanza della tutela della persona, l'aspetto personalistico ha prevalso quello patrimoniale, determinando e auspicando la riforma della collocazione del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione tra i Delitti contro la persona. Nel corso della trattazione si approfondisce lo studio del fenomeno soffermandosi, oltre che sul profilo storico-sociale e giuridico, anche su un aspetto non sempre affrontato, ossia gli aspetti criminologici e medico legali del sequestro di persona a scopo di estorsione: i requisiti criminogeni, i profili strutturali e gli aspetti socio-criminologici del sequestro, la macabra prassi della mutilazione, l'utilizzo di determinate armi per praticarla, ciò che simbolicamente esse rappresentano, la stretta connessione con la procedura della marchiatura del bestiame e il reato di abigeato. L'obiettivo principale della trattazione proposta risiede nell'aggiungere uno spunto di riflessione che si basi sugli aspetti criminologici e medico legali, per ottenere un quadro completo che porti alla comprensione delle ragioni che differenziano il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione di matrice sarda da tutte le altre varianti dello stesso.
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