In recent years, in order to tackle the phenomena of corruption and money laundering, we have witnessed a strong revolution in consideration of the so-called "Anti-money laundering". Indeed, with the operations of money laundering of illicit origin, the risk that economic crime infiltrates so deeply into the dynamics of lawful activities is evident that it is impossible to trace the origin and nature of financial flows. . To all this we must add that with the strengthening of organized crime, a problem has arisen, not merely local but even international, which has required increasingly sophisticated counter and prevention actions. The response that has been sought to develop over the years is therefore shared at an international level, a level at which it was considered that an effective action to prevent and combat money laundering also obtains indirect effects on the phenomenon of corruption: it is the United Nations itself which, with the convention against corruption, require the national legal systems to prevent and combat money laundering. And precisely prevention is the cornerstone of the anti-money laundering and anti-corruption systems in force in most countries, including Italy. The Italian regulatory system, outlined by Legislative Decree 21 November 2007, n. 231 amended by Legislative Decree 25 May 2017, n. 90, provides that some subjects, including insurance companies, adopt the necessary measures to deepen the complete knowledge of their customers, to make transactions increasingly monitorable and therefore reconstructable, and to highlight and report those transactions which, due to their characteristics, may be suspicious. In particular, the specific discipline for insurance companies can be identified in IVASS Regulation no. 44/2019, in which all the provisions envisaged by Italian law and the guidelines of the European Authorities (EBA, ESMA, EIOPA) are recalled. In fact, this Regulation contains provisions aimed at preventing the use of insurance companies and intermediaries for the purposes of money laundering and terrorist financing. The opening to the insurance system is in fact an "innovation" of the time, where originally the anti-money laundering discipline was addressed exclusively to the banking and financial system. Only after the progressive expansion of the recipients was it transformed into an instrument guaranteeing the integrity and overall efficiency of the economic system. The paper aims to outline the main aspects of the anti-money laundering system, with particular regard to the insurance sector: following a first part of a general nature and aimed at introducing the concepts of money laundering and prevention of terrorism, retracing the regulations Euro-unitary and internal, followed by a second part focused on the peculiarities of insurance companies, with the regulations connected to them and the obligations to which the intermediaries in the sector must scrupulously comply.
Negli ultimi anni per fronteggiare i fenomeni di corruzione e riciclaggio, abbiamo assistito ad una forte rivoluzione in senno alla normativa c.d. “antiriciclaggio”. Invero, con le operazioni di riciclaggio delle ricchezze di provenienza illecita natura in misura evidente il rischio che la criminalità economica si infiltri in modo talmente impregnante all’interno delle dinamiche delle attività lecite, che rintracciare la provenienza e la natura dei flussi finanziari si riveli impossibile. A tutto ciò si aggiunga che col rafforzarsi della criminalità organizzata si è verificato un problema, non meramente locale ma addirittura internazionale, che ha richiesto sempre più sofisticate azioni di contrasto e prevenzione. La risposta che negli anni si è voluta sviluppare risulta quindi condivisa a livello internazionale, livello in cui si è ritenuto come un’efficace azione di prevenzione e contrasto del riciclaggio ottenga effetti anche indirettamente sul fenomeno della corruzione: sono le stesse Nazioni Unite che, con la convenzione contro la corruzione, richiedono agli impianti degli ordinamenti nazionali misure di prevenzione e contrasto del riciclaggio. E proprio la prevenzione è il cardine dei sistemi antiriciclaggio e anticorruzione vigenti in gran parte dei Paesi, tra cui l’Italia. Il sistema normativo italiano, delineato dal D.Lgs. 21 novembre 2007, n. 231 modificato dal D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 90, prevede che alcuni soggetti, tra cui le imprese assicuratrici, adottino le misure necessarie ad approfondire la completa conoscenza della propria clientela, a rendere sempre più monitorabili e quindi ricostruibili le transazioni, e ad evidenziare e segnalare quelle operazioni che per le loro caratteristiche possono essere sospette. In particolare, la disciplina specifica per le imprese di assicurazione è individuabile nel Regolamento IVASS n. 44/2019, in cui sono richiamate tutte le disposizioni previste dalla legge italiana e gli orientamenti delle Autorità europee (EBA, ESMA, EIOPA). Tale Regolamento reca infatti le disposizioni mirate a prevenire l’utilizzo delle imprese di assicurazione e degli intermediari ai fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. L’apertura al sistema assicurativo è di fatto una “innovazione” del tempo, laddove originariamente la disciplina antiriciclaggio era indirizzata in via esclusiva al sistema bancario e finanziario. Soltanto dopo il progressivo ampliamento dei soggetti destinatari è stata trasformata in uno strumento garante dell'integrità e dell'efficienza globale del sistema economico. L'elaborato si pone l'obiettivo di delineare gli aspetti principali del sistema antiriciclaggio, con particolare riguardo al settore assicurativo: a seguito di una prima parte a carattere generale e volta ad introdurre i concetti di riciclaggio e prevenzione del terrorismo, di ripercorrimento delle normative eurounitarie ed interne, segue una seconda parte incentrata sulle peculiarità relative alle imprese assicuratrici, con i regolamenti ad esse connessi e gli obblighi ai quali, gli intermediari del settore, devono scrupolosamente attenersi.
Antiriciclaggio e imprese assicurative
GIORDANA, MATTEO
2019/2020
Abstract
Negli ultimi anni per fronteggiare i fenomeni di corruzione e riciclaggio, abbiamo assistito ad una forte rivoluzione in senno alla normativa c.d. “antiriciclaggio”. Invero, con le operazioni di riciclaggio delle ricchezze di provenienza illecita natura in misura evidente il rischio che la criminalità economica si infiltri in modo talmente impregnante all’interno delle dinamiche delle attività lecite, che rintracciare la provenienza e la natura dei flussi finanziari si riveli impossibile. A tutto ciò si aggiunga che col rafforzarsi della criminalità organizzata si è verificato un problema, non meramente locale ma addirittura internazionale, che ha richiesto sempre più sofisticate azioni di contrasto e prevenzione. La risposta che negli anni si è voluta sviluppare risulta quindi condivisa a livello internazionale, livello in cui si è ritenuto come un’efficace azione di prevenzione e contrasto del riciclaggio ottenga effetti anche indirettamente sul fenomeno della corruzione: sono le stesse Nazioni Unite che, con la convenzione contro la corruzione, richiedono agli impianti degli ordinamenti nazionali misure di prevenzione e contrasto del riciclaggio. E proprio la prevenzione è il cardine dei sistemi antiriciclaggio e anticorruzione vigenti in gran parte dei Paesi, tra cui l’Italia. Il sistema normativo italiano, delineato dal D.Lgs. 21 novembre 2007, n. 231 modificato dal D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 90, prevede che alcuni soggetti, tra cui le imprese assicuratrici, adottino le misure necessarie ad approfondire la completa conoscenza della propria clientela, a rendere sempre più monitorabili e quindi ricostruibili le transazioni, e ad evidenziare e segnalare quelle operazioni che per le loro caratteristiche possono essere sospette. In particolare, la disciplina specifica per le imprese di assicurazione è individuabile nel Regolamento IVASS n. 44/2019, in cui sono richiamate tutte le disposizioni previste dalla legge italiana e gli orientamenti delle Autorità europee (EBA, ESMA, EIOPA). Tale Regolamento reca infatti le disposizioni mirate a prevenire l’utilizzo delle imprese di assicurazione e degli intermediari ai fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. L’apertura al sistema assicurativo è di fatto una “innovazione” del tempo, laddove originariamente la disciplina antiriciclaggio era indirizzata in via esclusiva al sistema bancario e finanziario. Soltanto dopo il progressivo ampliamento dei soggetti destinatari è stata trasformata in uno strumento garante dell'integrità e dell'efficienza globale del sistema economico. L'elaborato si pone l'obiettivo di delineare gli aspetti principali del sistema antiriciclaggio, con particolare riguardo al settore assicurativo: a seguito di una prima parte a carattere generale e volta ad introdurre i concetti di riciclaggio e prevenzione del terrorismo, di ripercorrimento delle normative eurounitarie ed interne, segue una seconda parte incentrata sulle peculiarità relative alle imprese assicuratrici, con i regolamenti ad esse connessi e gli obblighi ai quali, gli intermediari del settore, devono scrupolosamente attenersi.File | Dimensione | Formato | |
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