The essay will analyze the social reuse of organized crime’s confiscated properties in Piedmont, starting from their seizure up to their final assignment to government agencies or social associations. Several are the potentialities of confiscated properties such as employment opportunities and educational projects. The ultimate objective of seizure is to allow society’s re-appropriation of an instrument used to pursue illegal acts. Nevertheless, complications may occur within the process and create obstacles for owners and stakeholders. This essay will explore the challenges and implications of social reuse on the collectivity and territory, using as examples the theater workshop handled by the “Acmos” association in Turin and the Scout base “L’Alveare” placed in Bardonecchia.
La tesi si propone di analizzare la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata in Piemonte, partendo dal loro sequestro arrivando fino alla loro destinazione definitiva ad enti statali o associazioni. Molte sono le potenzialità del riutilizzo sociale dei beni confiscati, iniziando dalla creazione di nuove opportunità di lavoro fino alle attività educative per giovani e categorie della popolazione più svantaggiate. L’obiettivo ultimo della confisca è quello di permettere alla collettività di riappropriarsi di quello che fino a quel momento era uno strumento usato per danneggiare il territorio e la società. Tuttavia, questo processo spesso mostra diverse difficoltà che rendono arduo il compito degli enti destinatari e delle associazioni responsabili dei progetti educativi. In questa tesi verranno analizzate le criticità e la ricaduta che il riutilizzo sociale di un bene confiscato può avere sulla società e il territorio, attraverso esempi virtuosi di attività sociali, quali il laboratorio teatrale gestito dall’associazione “Acmos” nella città di Torino e la casa Scout “L’Alveare” situata nel comune di Bardonecchia.
Patrimoni confiscati, beni comuni e sviluppo locale. Casi di studio sul riuso sociale in Piemonte.
COLELLA, MARTINA
2019/2020
Abstract
La tesi si propone di analizzare la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata in Piemonte, partendo dal loro sequestro arrivando fino alla loro destinazione definitiva ad enti statali o associazioni. Molte sono le potenzialità del riutilizzo sociale dei beni confiscati, iniziando dalla creazione di nuove opportunità di lavoro fino alle attività educative per giovani e categorie della popolazione più svantaggiate. L’obiettivo ultimo della confisca è quello di permettere alla collettività di riappropriarsi di quello che fino a quel momento era uno strumento usato per danneggiare il territorio e la società. Tuttavia, questo processo spesso mostra diverse difficoltà che rendono arduo il compito degli enti destinatari e delle associazioni responsabili dei progetti educativi. In questa tesi verranno analizzate le criticità e la ricaduta che il riutilizzo sociale di un bene confiscato può avere sulla società e il territorio, attraverso esempi virtuosi di attività sociali, quali il laboratorio teatrale gestito dall’associazione “Acmos” nella città di Torino e la casa Scout “L’Alveare” situata nel comune di Bardonecchia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/126875