I tartufi sono funghi ascomiceti appartenenti all'ordine delle Pezinales anche se molti ricercatori considerano “veri tartufi” solo le specie appartenenti al genere Tuber, il quale comprende specie dall'importante valore commerciale e gastronomico come Tuber melanosporum (tartufo nero pregiato), Tuber magnatum (tartufo bianco pregiato) e Tuber aestivum (tartufo estivo o scorzone). L'elevato valore di queste specie ha spinto i tartuficoltori a cercare tecniche efficaci per coltivare questi funghi. Considerando ciò, lo scopo dell'elaborato è quello di esaminare i punti cardine su cui si basa la moderna tartuficoltura andando, successivamente, ad analizzare lo stato attuale della coltivazione delle specie di Tuber più rilevanti economicamente. Oggi, la moderna tartuficoltura si basa sull'utilizzo di piante adeguatamente colonizzate e allevate in vivaio, seguita dalla loro piantumazione in aree aventi condizioni climatiche e pedologiche favorevoli per la specie di Tuber che si è utilizzata per la colonizzazione. Il primo passo previsto è quindi la produzione di piante adeguatamente colonizzate in vivaio generalmente utilizzando l'inoculazione sporale, le quali verranno poi sottoposte a controlli qualitativi prima di essere vendute o trapiantate in campo, al fine di verificare che il loro apparato radicale sia sano e colonizzato dalla specie fungina che si vuole coltivare. Oltre che una pianta micorrizata di qualità, per ottenere una produzione di tartufi è fondamentale considerare quei fattori che contribuiscono a definire l'ecologia dei Tuber, in particolare le condizioni climatiche e pedologiche dell'area in cui vengono trapiantate le piante micorrizate, così come la flora e la fauna che caratterizza la tartufaia e che può interagire con il tartufo. Relativamente alla coltivazione di questi funghi edibili, attualmente, T. melanosporum e T. aestivum sono coltivati con successo, seppur con qualche problema legato soprattutto a produzioni delle tartufaie spesso molto variabili da un anno all'altro, mentre la coltivazione di T. magnatum ha dato dei risultati scadenti, ragione per cui, in assenza di strategie di coltivazione affidabili, è fondamentale salvaguardare le tartufaie naturali e individuare interventi per incrementare la loro produttività. In conclusione, è importante evidenziare il ruolo dei ricercatori, i quali, con le loro attività di ricerca e sperimentazione, sono fondamentali nel rendere la tartuficoltura un'attività agricola più sicura e produttività, così come è importante l'erogazione di fondi da parte di enti preposti per promuoverla ed incentivarla.

TARTUFICOLTURA: STATO ATTUALE, PROBLEMATICHE E PROSPETTIVE FUTURE

DELSANTO, MATTEO
2019/2020

Abstract

I tartufi sono funghi ascomiceti appartenenti all'ordine delle Pezinales anche se molti ricercatori considerano “veri tartufi” solo le specie appartenenti al genere Tuber, il quale comprende specie dall'importante valore commerciale e gastronomico come Tuber melanosporum (tartufo nero pregiato), Tuber magnatum (tartufo bianco pregiato) e Tuber aestivum (tartufo estivo o scorzone). L'elevato valore di queste specie ha spinto i tartuficoltori a cercare tecniche efficaci per coltivare questi funghi. Considerando ciò, lo scopo dell'elaborato è quello di esaminare i punti cardine su cui si basa la moderna tartuficoltura andando, successivamente, ad analizzare lo stato attuale della coltivazione delle specie di Tuber più rilevanti economicamente. Oggi, la moderna tartuficoltura si basa sull'utilizzo di piante adeguatamente colonizzate e allevate in vivaio, seguita dalla loro piantumazione in aree aventi condizioni climatiche e pedologiche favorevoli per la specie di Tuber che si è utilizzata per la colonizzazione. Il primo passo previsto è quindi la produzione di piante adeguatamente colonizzate in vivaio generalmente utilizzando l'inoculazione sporale, le quali verranno poi sottoposte a controlli qualitativi prima di essere vendute o trapiantate in campo, al fine di verificare che il loro apparato radicale sia sano e colonizzato dalla specie fungina che si vuole coltivare. Oltre che una pianta micorrizata di qualità, per ottenere una produzione di tartufi è fondamentale considerare quei fattori che contribuiscono a definire l'ecologia dei Tuber, in particolare le condizioni climatiche e pedologiche dell'area in cui vengono trapiantate le piante micorrizate, così come la flora e la fauna che caratterizza la tartufaia e che può interagire con il tartufo. Relativamente alla coltivazione di questi funghi edibili, attualmente, T. melanosporum e T. aestivum sono coltivati con successo, seppur con qualche problema legato soprattutto a produzioni delle tartufaie spesso molto variabili da un anno all'altro, mentre la coltivazione di T. magnatum ha dato dei risultati scadenti, ragione per cui, in assenza di strategie di coltivazione affidabili, è fondamentale salvaguardare le tartufaie naturali e individuare interventi per incrementare la loro produttività. In conclusione, è importante evidenziare il ruolo dei ricercatori, i quali, con le loro attività di ricerca e sperimentazione, sono fondamentali nel rendere la tartuficoltura un'attività agricola più sicura e produttività, così come è importante l'erogazione di fondi da parte di enti preposti per promuoverla ed incentivarla.
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