Foreign accent syndrome (FAS) is an extremely rare language disorder: in fact, in the period between 1907 and 2016 only 112 cases were diagnosed. In 2010 Verhoeven and Mariën proposed a taxonomic classification to distinguish FAS types based on their origin, which may be neuro-organic, psychogenic, or mixed. The common symptomatology in these different typologies involves a language impairment, judged by the listeners as “foreign”, or, in other words, different from the native language of the person. Two recent studies concerning the two main FAS manifestations will be presented here. First, the Priftis and colleagues research focused on the neuro-organic FAS, which affected a 49 year-old Italian man who, following a right hemisphere stroke, developed a Slavic accent. Instead, psychogenic FAS is discussed by Birdsey and Millar in their study regarding a middle-aged woman, native English speaker, who was affected by FAS following a relative’s death, without any evidence of neuro-organic impairment. The similarity of this syndrome to other language disorders, such as apraxia of speech or dysarthria, has led some researchers to hypothesize that FAS is a variant of these disorders; nevertheless, other researchers consider it as a disorder of its own. Therefore, it is necessary to investigate further the structural and functional causes of FAS and possible methods of treatment, which are currently implemented with ad hoc protocols, since there are no validated procedures. The importance of deepening the research about this syndrome arises particularly from the social implications that impact FAS patients. In fact, language is a feature that contributes to define someone’s identity. Consider the astonishment you feel when a dubber’s voice is changed: our mind learns to associate a specific voice with a specific person and, when this correspondence fails, we perceive something strange, an error. This happens because one of the behavioural factors that usually are used to define a person as a whole appears to be different, not in accordance with what we know about this person. Given that language is our main vehicle of social interaction, it is possible that its alteration leads to significant relational consequences. It may happen that not the only voice is perceived as foreign, but also the person himself. Since language is a core component of identity, any change in language will also alter identity, both on a personal level and on the level of social recognition.

La sindrome da accento straniero (FAS) è un disturbo del linguaggio estremamente raro, tanto che tra il 1907 e il 2016 sono stati riscontrati solo 112 casi. Nel 2010 Verhoeven e Mariën hanno proposto una classificazione tassonomica che distingue la FAS in base alla sua origine, la quale può essere di tipo neuro-organico, psicogeno o misto. La sintomatologia comune alle diverse tipologie si manifesta attraverso un’alterazione del linguaggio, che viene giudicato da chi ascolta come “straniero”, quindi diverso dalla lingua di origine del soggetto. Di seguito verranno presentati due studi recenti riguardanti le due manifestazioni principali della sindrome da accento straniero. Lo studio condotto da Priftis e colleghi presso il Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova offre un esempio di FAS neuro-organica e descrive il caso di un uomo italiano di 49 anni che, a seguito di un ictus nell’emisfero destro, ha sviluppato un accento slavo. La sindrome da accento straniero di tipo psicogeno è stata diagnosticata da Birdsey e Millar nell’indagine relativa a una paziente inglese di mezza età, che ha sviluppato un accento straniero in seguito alla morte di un suo familiare, senza alcuna evidenza di alterazioni neuro-organiche. La somiglianza di tale sindrome con altri disturbi del linguaggio, come l’aprassia del linguaggio e la disartria, ha condotto alcuni ricercatori a ipotizzare che la sindrome da accento straniero sia una variante di tali patologie; ciononostante altri la ritengono un disturbo a sé stante. È quindi necessario effettuare ulteriori approfondimenti circa le cause strutturali e funzionali della FAS e le possibilità di trattamento, il quale attualmente viene condotto principalmente con protocolli ad hoc, poiché non esistono procedure validate. L’importanza di indagare ulteriormente questa sindrome deriva soprattutto dai risvolti sociali che colpiscono chi ne è affetto. Infatti il linguaggio è una caratteristica che contribuisce a definire l’identità di una persona. Si può pensare allo stupore che si prova quando viene cambiato il doppiatore di un attore: la nostra mente impara ad associare una determinata voce ad una specifica persona e, quando questa corrispondenza viene meno, si percepisce qualcosa di strano, un errore. Questo avviene perché uno dei fattori comportamentali che solitamente vengono utilizzati per definire una persona nel suo complesso risulta diverso, non corrisponde a quello che noi sappiamo di quell’individuo. Poiché il linguaggio è il nostro veicolo principale di interazione sociale, una sua alterazione può avere conseguenze significative a livello relazionale. Può accadere che non sia solo la voce ad essere percepita come straniera, ma anche la persona stessa. Se il linguaggio è una caratteristica fondante dell’identità, qualora cambi il linguaggio verrà alterata anche l’identità, sia a livello personale che sul piano del riconoscimento sociale.

La sindrome da accento straniero

AZZOLINI, OTTAVIA
2019/2020

Abstract

La sindrome da accento straniero (FAS) è un disturbo del linguaggio estremamente raro, tanto che tra il 1907 e il 2016 sono stati riscontrati solo 112 casi. Nel 2010 Verhoeven e Mariën hanno proposto una classificazione tassonomica che distingue la FAS in base alla sua origine, la quale può essere di tipo neuro-organico, psicogeno o misto. La sintomatologia comune alle diverse tipologie si manifesta attraverso un’alterazione del linguaggio, che viene giudicato da chi ascolta come “straniero”, quindi diverso dalla lingua di origine del soggetto. Di seguito verranno presentati due studi recenti riguardanti le due manifestazioni principali della sindrome da accento straniero. Lo studio condotto da Priftis e colleghi presso il Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova offre un esempio di FAS neuro-organica e descrive il caso di un uomo italiano di 49 anni che, a seguito di un ictus nell’emisfero destro, ha sviluppato un accento slavo. La sindrome da accento straniero di tipo psicogeno è stata diagnosticata da Birdsey e Millar nell’indagine relativa a una paziente inglese di mezza età, che ha sviluppato un accento straniero in seguito alla morte di un suo familiare, senza alcuna evidenza di alterazioni neuro-organiche. La somiglianza di tale sindrome con altri disturbi del linguaggio, come l’aprassia del linguaggio e la disartria, ha condotto alcuni ricercatori a ipotizzare che la sindrome da accento straniero sia una variante di tali patologie; ciononostante altri la ritengono un disturbo a sé stante. È quindi necessario effettuare ulteriori approfondimenti circa le cause strutturali e funzionali della FAS e le possibilità di trattamento, il quale attualmente viene condotto principalmente con protocolli ad hoc, poiché non esistono procedure validate. L’importanza di indagare ulteriormente questa sindrome deriva soprattutto dai risvolti sociali che colpiscono chi ne è affetto. Infatti il linguaggio è una caratteristica che contribuisce a definire l’identità di una persona. Si può pensare allo stupore che si prova quando viene cambiato il doppiatore di un attore: la nostra mente impara ad associare una determinata voce ad una specifica persona e, quando questa corrispondenza viene meno, si percepisce qualcosa di strano, un errore. Questo avviene perché uno dei fattori comportamentali che solitamente vengono utilizzati per definire una persona nel suo complesso risulta diverso, non corrisponde a quello che noi sappiamo di quell’individuo. Poiché il linguaggio è il nostro veicolo principale di interazione sociale, una sua alterazione può avere conseguenze significative a livello relazionale. Può accadere che non sia solo la voce ad essere percepita come straniera, ma anche la persona stessa. Se il linguaggio è una caratteristica fondante dell’identità, qualora cambi il linguaggio verrà alterata anche l’identità, sia a livello personale che sul piano del riconoscimento sociale.
ITA
Foreign accent syndrome (FAS) is an extremely rare language disorder: in fact, in the period between 1907 and 2016 only 112 cases were diagnosed. In 2010 Verhoeven and Mariën proposed a taxonomic classification to distinguish FAS types based on their origin, which may be neuro-organic, psychogenic, or mixed. The common symptomatology in these different typologies involves a language impairment, judged by the listeners as “foreign”, or, in other words, different from the native language of the person. Two recent studies concerning the two main FAS manifestations will be presented here. First, the Priftis and colleagues research focused on the neuro-organic FAS, which affected a 49 year-old Italian man who, following a right hemisphere stroke, developed a Slavic accent. Instead, psychogenic FAS is discussed by Birdsey and Millar in their study regarding a middle-aged woman, native English speaker, who was affected by FAS following a relative’s death, without any evidence of neuro-organic impairment. The similarity of this syndrome to other language disorders, such as apraxia of speech or dysarthria, has led some researchers to hypothesize that FAS is a variant of these disorders; nevertheless, other researchers consider it as a disorder of its own. Therefore, it is necessary to investigate further the structural and functional causes of FAS and possible methods of treatment, which are currently implemented with ad hoc protocols, since there are no validated procedures. The importance of deepening the research about this syndrome arises particularly from the social implications that impact FAS patients. In fact, language is a feature that contributes to define someone’s identity. Consider the astonishment you feel when a dubber’s voice is changed: our mind learns to associate a specific voice with a specific person and, when this correspondence fails, we perceive something strange, an error. This happens because one of the behavioural factors that usually are used to define a person as a whole appears to be different, not in accordance with what we know about this person. Given that language is our main vehicle of social interaction, it is possible that its alteration leads to significant relational consequences. It may happen that not the only voice is perceived as foreign, but also the person himself. Since language is a core component of identity, any change in language will also alter identity, both on a personal level and on the level of social recognition.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
832852_azzolinifas.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 640.97 kB
Formato Adobe PDF
640.97 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/126766