La birra è una bevanda ottenuta per fermentazione alcolica di un mosto a base di malto d'orzo e amaricata con luppolo. Con un consumo di circa 190 miliardi di litri annui, la birra è la bevanda alcolica più consumata al mondo. Se non per le tecnologie impiegate, pochi sono i cambiamenti che ha subito il processo di produzione nel corso dei secoli. Esso vede inizialmente una fase calda dalla quale si ottiene il mosto, un liquido zuccherino, che successivamente è sottoposto a fermentazione alcolica. Ad oggi, vi sono forti pressioni, di tipo politico e sociale, volte a ridurre l'inquinamento da parte delle attività industriali. Sebbene la produzione di birra generi una quantità relativamente elevata di sottoprodotti e di rifiuti (trebbie, acqua, lieviti e luppolo esausto), la maggior parte di questi sono di natura agricola e facilmente riutilizzabili. Le trebbie di birra rappresentano circa l'85% del totale dei sottoprodotti ottenuti dalla produzione: per 100 litri di birra prodotta si ottengono indicativamente 20 kg di trebbie, pari al 31% del peso iniziale del malto utilizzato nel processo. La produzione mondiale annua di trebbie si attesta intorno ai 39 milioni di tonnellate, di questi 3,4 sono prodotti in Europa e 188.000 tonnellate in Italia. Le trebbie sono un materiale lignocellulosico contenente approssimativamente il 17% di cellulosa, il 28% di polisaccaridi non cellulosici (principalmente arabinoxilano) e il 28% di lignina. Dei 39 milioni di tonnellate meno del 30% vengono riutilizzate e prevalentemente nel comparto zootecnico come mangime per bovini. Tuttavia, molte sono le applicazioni a cui le trebbie potrebbero essere soggette. Grazie al loro elevato contenuto in proteine e fibre (rispettivamente 20% e 70%), possono risultare interessanti per la produzione di farina adatta alla fortificazione di prodotti da forno destinati all'alimentazione umana. Altre applicazioni prevedono la produzione di energia termica ed elettrica, di carta, di mattoni e di carbonella.

Valorizzazione di sottoprodotti della produzione della birra: il caso delle trebbie

FASOLO, ANDREA
2019/2020

Abstract

La birra è una bevanda ottenuta per fermentazione alcolica di un mosto a base di malto d'orzo e amaricata con luppolo. Con un consumo di circa 190 miliardi di litri annui, la birra è la bevanda alcolica più consumata al mondo. Se non per le tecnologie impiegate, pochi sono i cambiamenti che ha subito il processo di produzione nel corso dei secoli. Esso vede inizialmente una fase calda dalla quale si ottiene il mosto, un liquido zuccherino, che successivamente è sottoposto a fermentazione alcolica. Ad oggi, vi sono forti pressioni, di tipo politico e sociale, volte a ridurre l'inquinamento da parte delle attività industriali. Sebbene la produzione di birra generi una quantità relativamente elevata di sottoprodotti e di rifiuti (trebbie, acqua, lieviti e luppolo esausto), la maggior parte di questi sono di natura agricola e facilmente riutilizzabili. Le trebbie di birra rappresentano circa l'85% del totale dei sottoprodotti ottenuti dalla produzione: per 100 litri di birra prodotta si ottengono indicativamente 20 kg di trebbie, pari al 31% del peso iniziale del malto utilizzato nel processo. La produzione mondiale annua di trebbie si attesta intorno ai 39 milioni di tonnellate, di questi 3,4 sono prodotti in Europa e 188.000 tonnellate in Italia. Le trebbie sono un materiale lignocellulosico contenente approssimativamente il 17% di cellulosa, il 28% di polisaccaridi non cellulosici (principalmente arabinoxilano) e il 28% di lignina. Dei 39 milioni di tonnellate meno del 30% vengono riutilizzate e prevalentemente nel comparto zootecnico come mangime per bovini. Tuttavia, molte sono le applicazioni a cui le trebbie potrebbero essere soggette. Grazie al loro elevato contenuto in proteine e fibre (rispettivamente 20% e 70%), possono risultare interessanti per la produzione di farina adatta alla fortificazione di prodotti da forno destinati all'alimentazione umana. Altre applicazioni prevedono la produzione di energia termica ed elettrica, di carta, di mattoni e di carbonella.
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