“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società.” Con queste parole di Rita Levi-Montalcini neurologa, accademica, esempio di donna che con le sue forze ha lottato per emergere dalla repressa condizione femminile, desidero iniziare questa rassegna riflettendo sull’importanza del ruolo sociale della donna. Secondo me in Italia le donne sono la componente più dinamica della società, quella che sta cambiando più rapidamente i propri connotati a livello sociale, culturale ed economico. Grazie alle lunghe battaglie nel campo dei diritti, dell’istruzione e del mondo del lavoro sono passate da una situazione di totale svantaggio a una situazione di parità, ma non ancora assoluta. Nonostante gli obiettivi raggiunti e i risultati ottenuti, le donne sono ancora oggetto di discriminazioni, di pregiudizi e di violenze e devono ancora combattere per non essere sopraffatte. Il nostro paese insomma è ancora lontano dall’aver raggiunto una condizione di parità assoluta tra i due sessi. Soprattutto come in questi mesi in cui la nostra società ha dovuto affrontare una situazione di straordinaria emergenza, la donna è stata vitale, ha dimostrato la sua centralità nella gestione della famiglia, dei figli, della scuola e del lavoro. Ha dimostrato la sua adattabilità e la sua funzionalità nei diversi ruoli di madre, moglie e lavoratrice. Vivendo anch’io in prima persona in questo ruolo di donna ‘multitasking’ ho deciso di affrontare questi temi per capire la strada che le donne hanno dovuto percorrere per conseguire i traguardi, i diritti di oggi. Ho cercato di riflettere su come il nostro sistema investe nelle politiche sulla famiglia, in quanto è chiaro che necessitano di un ampio spazio. La famiglia è una risorsa vitale per l’intera società, sono necessari nuovi progetti, specialmente in momenti di difficoltà economica lo Stato deve intervenire per sostenere i percorsi di vita dei cittadini e delle famiglie. Io mi auguro che in futuro venga rafforzato il sostegno di un welfare amico delle famiglie, solo così investendo in questa direzione si potrà sperare in una società migliore per tutti. Bisogna passare dalle leggi astratte alle politiche concrete di sostegno alla maternità, di sostegno alla paternità, di sostegno alla piena occupazione femminile, di sostegno alla lotta contro il femminicidio, non solo politiche a beneficio delle donne ma sono politiche cruciali per lo sviluppo del nostro paese, per questo devono essere centrali e prioritarie nell’azione di governo. Questo il cambio di passo che il nostro Paese deve fare. Subito o forse è troppo tardi?
IL RUOLO DELLA DONNA IN ITALIA TRA IERI E OGGI
SAPPA, VALENTINA
2019/2020
Abstract
“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società.” Con queste parole di Rita Levi-Montalcini neurologa, accademica, esempio di donna che con le sue forze ha lottato per emergere dalla repressa condizione femminile, desidero iniziare questa rassegna riflettendo sull’importanza del ruolo sociale della donna. Secondo me in Italia le donne sono la componente più dinamica della società, quella che sta cambiando più rapidamente i propri connotati a livello sociale, culturale ed economico. Grazie alle lunghe battaglie nel campo dei diritti, dell’istruzione e del mondo del lavoro sono passate da una situazione di totale svantaggio a una situazione di parità, ma non ancora assoluta. Nonostante gli obiettivi raggiunti e i risultati ottenuti, le donne sono ancora oggetto di discriminazioni, di pregiudizi e di violenze e devono ancora combattere per non essere sopraffatte. Il nostro paese insomma è ancora lontano dall’aver raggiunto una condizione di parità assoluta tra i due sessi. Soprattutto come in questi mesi in cui la nostra società ha dovuto affrontare una situazione di straordinaria emergenza, la donna è stata vitale, ha dimostrato la sua centralità nella gestione della famiglia, dei figli, della scuola e del lavoro. Ha dimostrato la sua adattabilità e la sua funzionalità nei diversi ruoli di madre, moglie e lavoratrice. Vivendo anch’io in prima persona in questo ruolo di donna ‘multitasking’ ho deciso di affrontare questi temi per capire la strada che le donne hanno dovuto percorrere per conseguire i traguardi, i diritti di oggi. Ho cercato di riflettere su come il nostro sistema investe nelle politiche sulla famiglia, in quanto è chiaro che necessitano di un ampio spazio. La famiglia è una risorsa vitale per l’intera società, sono necessari nuovi progetti, specialmente in momenti di difficoltà economica lo Stato deve intervenire per sostenere i percorsi di vita dei cittadini e delle famiglie. Io mi auguro che in futuro venga rafforzato il sostegno di un welfare amico delle famiglie, solo così investendo in questa direzione si potrà sperare in una società migliore per tutti. Bisogna passare dalle leggi astratte alle politiche concrete di sostegno alla maternità, di sostegno alla paternità, di sostegno alla piena occupazione femminile, di sostegno alla lotta contro il femminicidio, non solo politiche a beneficio delle donne ma sono politiche cruciali per lo sviluppo del nostro paese, per questo devono essere centrali e prioritarie nell’azione di governo. Questo il cambio di passo che il nostro Paese deve fare. Subito o forse è troppo tardi?File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
157238_157238.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
484.12 kB
Formato
Adobe PDF
|
484.12 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/126369