Questa tesi tratta della Media Education concetto che sta ad indicare l'educazione ai media che, negli ultimi anni ha avuto un livello di diffusione altissimo ed ha avuto la capacità di incentivare e favorire un ridimensionamento della didattica e del curricolo scolastico. Considerando il ruolo dei media nel contesto scolastico, mi sono focalizzata su una particolare tecnica di animazione: la tecnica della stop-motion, la quale parla per immagini facendo uso di immagini in sequenza. Ho quindi sfruttato la macchina fotografica per poter scattare le foto per realizzare un piccolo cortometraggio. Ho ideato, progettato e messo in pratica il percorso: ¿Clic, si gira¿ che può essere considerato a tutti gli effetti un intervento di media education nella scuola dell'infanzia. Un progetto incentrato sulla scoperta di un medium, di una tecnica di animazione mediale, la ¿stop-motion¿ da parte di un gruppo di bambini, un gruppo di sperimentazione di una scuola dell'infanzia ¿Filippo Curti¿ di Savigliano. Questa tecnica di animazione ha creato un ambiente per fare didattica e per coinvolgere e fare agire i bambini in prima persona, rendendoli fruitori consapevoli di un nuovo media con cui sono paradossalmente in contatto tutti i giorni. Inizialmente sono state proposte attività riguardanti l'animazione cartacea procedendo con la costruzione di un taumatropio e di un fenachistoscopio utilizzando diversi materiali, sempre affiancato ad un dialogo tra sperimentatore e bambini facendo apprendere loro la differenza tra animazione cartacea e animazione digitale. Obiettivo centrale di questa prima fase del progetto era renderli ¿lettori consapevoli¿ di questo tipo di medium. In particolare ho cercato di fare capire loro il concetto di sequenza che sta alla base della tecnica di animazione in questione. Concetto che è stato possibile far assimilare solo attraverso numerosi lavori con immagini cartacee. Successivamente ci siamo dedicati alla realizzazione del cortometraggio. L' obiettivo di questo progetto è stato dimostrare che è possibile fare media education nella scuola reinterpretando l'insegnamento scolastico e focalizzarci anche sul nuovo ruolo dell'insegnante che diventa media educator. Ho voluto avvicinare i bambini ad un media di cui fruiscono ma non ne conoscono né la storia né la struttura dando loro la possibilità di cogliere i messaggi in modo corretto e crearne di propri, come abbiamo fatto con la realizzazione del cortometraggio. L'intervento è stato considerato ¿ben riuscito¿ grazie ai riscontri positivi ottenuti durante il progetto attraverso differenti tipologie di valutazione messe in atto: valutazione dell'apprendimento, la valutazione del gradimento e la valutazione del cambiamento.
Clic, si gira
COMANDÙ, ERICA
2010/2011
Abstract
Questa tesi tratta della Media Education concetto che sta ad indicare l'educazione ai media che, negli ultimi anni ha avuto un livello di diffusione altissimo ed ha avuto la capacità di incentivare e favorire un ridimensionamento della didattica e del curricolo scolastico. Considerando il ruolo dei media nel contesto scolastico, mi sono focalizzata su una particolare tecnica di animazione: la tecnica della stop-motion, la quale parla per immagini facendo uso di immagini in sequenza. Ho quindi sfruttato la macchina fotografica per poter scattare le foto per realizzare un piccolo cortometraggio. Ho ideato, progettato e messo in pratica il percorso: ¿Clic, si gira¿ che può essere considerato a tutti gli effetti un intervento di media education nella scuola dell'infanzia. Un progetto incentrato sulla scoperta di un medium, di una tecnica di animazione mediale, la ¿stop-motion¿ da parte di un gruppo di bambini, un gruppo di sperimentazione di una scuola dell'infanzia ¿Filippo Curti¿ di Savigliano. Questa tecnica di animazione ha creato un ambiente per fare didattica e per coinvolgere e fare agire i bambini in prima persona, rendendoli fruitori consapevoli di un nuovo media con cui sono paradossalmente in contatto tutti i giorni. Inizialmente sono state proposte attività riguardanti l'animazione cartacea procedendo con la costruzione di un taumatropio e di un fenachistoscopio utilizzando diversi materiali, sempre affiancato ad un dialogo tra sperimentatore e bambini facendo apprendere loro la differenza tra animazione cartacea e animazione digitale. Obiettivo centrale di questa prima fase del progetto era renderli ¿lettori consapevoli¿ di questo tipo di medium. In particolare ho cercato di fare capire loro il concetto di sequenza che sta alla base della tecnica di animazione in questione. Concetto che è stato possibile far assimilare solo attraverso numerosi lavori con immagini cartacee. Successivamente ci siamo dedicati alla realizzazione del cortometraggio. L' obiettivo di questo progetto è stato dimostrare che è possibile fare media education nella scuola reinterpretando l'insegnamento scolastico e focalizzarci anche sul nuovo ruolo dell'insegnante che diventa media educator. Ho voluto avvicinare i bambini ad un media di cui fruiscono ma non ne conoscono né la storia né la struttura dando loro la possibilità di cogliere i messaggi in modo corretto e crearne di propri, come abbiamo fatto con la realizzazione del cortometraggio. L'intervento è stato considerato ¿ben riuscito¿ grazie ai riscontri positivi ottenuti durante il progetto attraverso differenti tipologie di valutazione messe in atto: valutazione dell'apprendimento, la valutazione del gradimento e la valutazione del cambiamento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/12633