"Ridere a crepapelle", "tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino" e "tremare di freddo" sono espressioni diverse tra loro ed appartenenti a gruppi apparentemente molto diversi. Eppure, sono accomunate dalla difficoltà, per un traduttore, di trovare la giusta composizione linguistica per poterne trasmettere non solo il senso ed il significato, ma anche le più impercettibili sfumature linguistiche che, per un madrelingua, sono tanto innate quanto incomprensibili ad uno straniero. Nella prima parte del lavoro intendo analizzare questa gamma di espressioni racchiudendole in gruppi ben distinti partendo dalle loro definizioni, in modo da poter comprendere sia le loro divergenze sia le loro similitudini sottolineando l'importanza del significato culturale intrinseco e velato che le accompagna, indipendentemente dalla loro categoria di appartenenza. Proprio dando rilievo a questo loro aspetto, affronteremo in una seconda parte le tecniche di traduzione più adottate per cercare di trasmettere, insieme al significato vero e proprio di fraseologismi e paremie, anche la sfumatura linguistica e di tono che le accompagna in quella che, per un traduttore, è la costante ricerca della perfetta traduzione. Nella terza parte intendo confrontare le diverse traduzioni di una medesima opera svolte da traduttori differenti, in modo tale da analizzare la tecnica traduttiva adottata. L'intento finale del lavoro è quello di sottolineare l'importanza culturale di questi fenomeni e le difficoltà che questi pongono ad un traduttore, nonché se sia possibile identificare una tecnica traduttiva migliore per poter trasmettere un bagaglio culturale.
Espressioni Idiomatiche: emblema di cultura e difficoltà di traduzione.
PICCATO, STEFANO
2019/2020
Abstract
"Ridere a crepapelle", "tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino" e "tremare di freddo" sono espressioni diverse tra loro ed appartenenti a gruppi apparentemente molto diversi. Eppure, sono accomunate dalla difficoltà, per un traduttore, di trovare la giusta composizione linguistica per poterne trasmettere non solo il senso ed il significato, ma anche le più impercettibili sfumature linguistiche che, per un madrelingua, sono tanto innate quanto incomprensibili ad uno straniero. Nella prima parte del lavoro intendo analizzare questa gamma di espressioni racchiudendole in gruppi ben distinti partendo dalle loro definizioni, in modo da poter comprendere sia le loro divergenze sia le loro similitudini sottolineando l'importanza del significato culturale intrinseco e velato che le accompagna, indipendentemente dalla loro categoria di appartenenza. Proprio dando rilievo a questo loro aspetto, affronteremo in una seconda parte le tecniche di traduzione più adottate per cercare di trasmettere, insieme al significato vero e proprio di fraseologismi e paremie, anche la sfumatura linguistica e di tono che le accompagna in quella che, per un traduttore, è la costante ricerca della perfetta traduzione. Nella terza parte intendo confrontare le diverse traduzioni di una medesima opera svolte da traduttori differenti, in modo tale da analizzare la tecnica traduttiva adottata. L'intento finale del lavoro è quello di sottolineare l'importanza culturale di questi fenomeni e le difficoltà che questi pongono ad un traduttore, nonché se sia possibile identificare una tecnica traduttiva migliore per poter trasmettere un bagaglio culturale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/126300