INTRODUZIONE Già nel IV secolo a.c. il filosofo Aristotele affermava che l’uomo è un “animale sociale” ed in quanto tale ha bisogno di vivere in un “ambiente sociale” per garantire la propria conservazione: ciò ha spinto il genere umano a sviluppare la capacità di costruire relazioni basate sulla fiducia e sulla cooperazione. L’obiettivo del presente lavoro è quello di sviluppare un’analisi del credito cooperativo, partendo dalle condizioni che storicamente ne hanno determinato la nascita: il bisogno della popolazione rurale e degli artigiani di sollevarsi dalle condizioni di miseria, che li vedeva soggiogati da sempre. Attraverso l’associazione tra individui, che in un clima di reciproca fiducia sono naturalmente predisposti al dono e alla partecipazione, è sorto un modello di società, quello cooperativo, che ancora oggi affonda le sue radici nei valori di democraticità e mutualità. La cooperazione è nata e si è sviluppata nell’alveo dell’economia morale, descritta da Edward. P. Thompson nella sua opera L'economia morale delle classi popolari inglesi del secolo XVIII, pubblicata nel 1971. Attraverso lo studio dei tumulti della popolazione inglese del 1700, l’autore descrive una visione dei rapporti economici ispirata alla ricerca del benessere collettivo, alternativo al capitalismo liberista basato sul profitto dei singoli. Questi principi caratterizzano tutte le esperienze cooperative, compresa quella legata all’erogazione del credito, oggetto di analisi del presente lavoro e che si articola in cinque capitoli.
Banche di credito cooperativo: teoria e storia di un modello bancario strutturalmente territoriale
VASTA, MASSIMO
2019/2020
Abstract
INTRODUZIONE Già nel IV secolo a.c. il filosofo Aristotele affermava che l’uomo è un “animale sociale” ed in quanto tale ha bisogno di vivere in un “ambiente sociale” per garantire la propria conservazione: ciò ha spinto il genere umano a sviluppare la capacità di costruire relazioni basate sulla fiducia e sulla cooperazione. L’obiettivo del presente lavoro è quello di sviluppare un’analisi del credito cooperativo, partendo dalle condizioni che storicamente ne hanno determinato la nascita: il bisogno della popolazione rurale e degli artigiani di sollevarsi dalle condizioni di miseria, che li vedeva soggiogati da sempre. Attraverso l’associazione tra individui, che in un clima di reciproca fiducia sono naturalmente predisposti al dono e alla partecipazione, è sorto un modello di società, quello cooperativo, che ancora oggi affonda le sue radici nei valori di democraticità e mutualità. La cooperazione è nata e si è sviluppata nell’alveo dell’economia morale, descritta da Edward. P. Thompson nella sua opera L'economia morale delle classi popolari inglesi del secolo XVIII, pubblicata nel 1971. Attraverso lo studio dei tumulti della popolazione inglese del 1700, l’autore descrive una visione dei rapporti economici ispirata alla ricerca del benessere collettivo, alternativo al capitalismo liberista basato sul profitto dei singoli. Questi principi caratterizzano tutte le esperienze cooperative, compresa quella legata all’erogazione del credito, oggetto di analisi del presente lavoro e che si articola in cinque capitoli.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
154058_tesimassimovastamat.154058.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
6.71 MB
Formato
Adobe PDF
|
6.71 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/126236