Il presente lavoro tratta dei temi ritenuti essenziali dell'opera di Erich Fromm tracciando un percorso unitario riguardante il rapporto tra società e individuo ottenuto seguendo una continuità concettuale rinvenibile in tutta la produzione dell'autore. L'orizzonte all'interno del quale si colloca il lavoro di Fromm è quello di una proposta di una psicologia analitica sociale. Essa nasce dall'impegno nella Scuola di Francoforte e si lega alle tematiche lasciate irrisolte nella Scuola concernenti il materialismo storico e in particolare il rapporto tra struttura e sovrastruttura. Tra queste due istanze è presente una discontinuità che la teoria classica ignora e che viene individuata da Fromm come un vuoto all'interno del processo di causazione dei fenomeni culturali, ideologici e spirituali da parte degli interessi economici. La soluzione consiste nell'introduzione all'interno dei fattori determinanti la realtà sociale della teoria della libido freudiana prima e del carattere sociale poi. Il passaggio dalla prima alla seconda costituisce non soltanto lo snodo teorico originale, ma anche il motivo del suo allontanamento dalla scuola di Francoforte. A tal proposito è quindi centrale la nozione di «inconscio sociale» intesa come la parte dell'essere umano esclusa dal discorso sociale, ossia il risultato della forza coattiva della civiltà che deve reprimere parti della vita psichica per poter conservare la propria coesione. L'indagine di Fromm non si arresta a un relativismo sociologico che coinciderebbe con un approccio puramente descrittivo, ma indaga la legittimità del sistema sociale vigente. Il presupposto normativo di questa critica è che sia possibile una società sana che abbia come fondamento e fine l'essere umano. Conseguentemente a tale tensione etica e esistenziale, dalla teoria dell'orientamento caratteriale Fromm passa a chiarire il rapporto di osmosi e endosmosi tra singolo e società come processo dinamico. La piena maturazione del singolo, intesa come pieno sviluppo delle proprie potenzialità, consiste nella trascendenza rispetto al piano deterministico della società che mira solo alla coesione e alla stabilità. Il problema dell'indagine si sposta quindi dalla ricerca del «mastice» del sociale alla specificità dell'individuale, dal collettivo al singolo, dalla coesione alla libertà. L'essenza dell'essere umano non è da considerare in senso metafisico come una sostanza, ma in senso dinamico come una situazione, ossia come una configurazione costituita al suo fondamento da una «dicotomia esistenziale. Analizzando la genesi della società moderna, Fromm rileva come l'atomizzazione non abbia portato all'assunzione della situazione tragica della vita umana, ma alla ricerca di una nuova sicurezza in forme di regressione patologica allo stadio primitivo. Tale indagine viene approfondita attraverso gli esempi della Riforma protestante e del nazismo. La libertà dell'individuo, assunta a meta ideale del progresso della civiltà, diventa la fonte primaria di angoscia di tutta la società. La posizione etica di un soggetto che possa considerarsi psichicamente maturo risulta essere contraddistinta dalla formazione caratteriale che prende il nome di «carattere produttivo». Il suo agire è «attività spontanea» che ha la sua scaturigine nell'essenza dell'essere umano in quanto pieno sviluppo delle sue potenzialità. Senza rinunciare all'individualità si raggiunge una nuova armonia con il mondo esterno.

Società e individuo in Erich Fromm

ROVERSELLI, ALBERTO
2019/2020

Abstract

Il presente lavoro tratta dei temi ritenuti essenziali dell'opera di Erich Fromm tracciando un percorso unitario riguardante il rapporto tra società e individuo ottenuto seguendo una continuità concettuale rinvenibile in tutta la produzione dell'autore. L'orizzonte all'interno del quale si colloca il lavoro di Fromm è quello di una proposta di una psicologia analitica sociale. Essa nasce dall'impegno nella Scuola di Francoforte e si lega alle tematiche lasciate irrisolte nella Scuola concernenti il materialismo storico e in particolare il rapporto tra struttura e sovrastruttura. Tra queste due istanze è presente una discontinuità che la teoria classica ignora e che viene individuata da Fromm come un vuoto all'interno del processo di causazione dei fenomeni culturali, ideologici e spirituali da parte degli interessi economici. La soluzione consiste nell'introduzione all'interno dei fattori determinanti la realtà sociale della teoria della libido freudiana prima e del carattere sociale poi. Il passaggio dalla prima alla seconda costituisce non soltanto lo snodo teorico originale, ma anche il motivo del suo allontanamento dalla scuola di Francoforte. A tal proposito è quindi centrale la nozione di «inconscio sociale» intesa come la parte dell'essere umano esclusa dal discorso sociale, ossia il risultato della forza coattiva della civiltà che deve reprimere parti della vita psichica per poter conservare la propria coesione. L'indagine di Fromm non si arresta a un relativismo sociologico che coinciderebbe con un approccio puramente descrittivo, ma indaga la legittimità del sistema sociale vigente. Il presupposto normativo di questa critica è che sia possibile una società sana che abbia come fondamento e fine l'essere umano. Conseguentemente a tale tensione etica e esistenziale, dalla teoria dell'orientamento caratteriale Fromm passa a chiarire il rapporto di osmosi e endosmosi tra singolo e società come processo dinamico. La piena maturazione del singolo, intesa come pieno sviluppo delle proprie potenzialità, consiste nella trascendenza rispetto al piano deterministico della società che mira solo alla coesione e alla stabilità. Il problema dell'indagine si sposta quindi dalla ricerca del «mastice» del sociale alla specificità dell'individuale, dal collettivo al singolo, dalla coesione alla libertà. L'essenza dell'essere umano non è da considerare in senso metafisico come una sostanza, ma in senso dinamico come una situazione, ossia come una configurazione costituita al suo fondamento da una «dicotomia esistenziale. Analizzando la genesi della società moderna, Fromm rileva come l'atomizzazione non abbia portato all'assunzione della situazione tragica della vita umana, ma alla ricerca di una nuova sicurezza in forme di regressione patologica allo stadio primitivo. Tale indagine viene approfondita attraverso gli esempi della Riforma protestante e del nazismo. La libertà dell'individuo, assunta a meta ideale del progresso della civiltà, diventa la fonte primaria di angoscia di tutta la società. La posizione etica di un soggetto che possa considerarsi psichicamente maturo risulta essere contraddistinta dalla formazione caratteriale che prende il nome di «carattere produttivo». Il suo agire è «attività spontanea» che ha la sua scaturigine nell'essenza dell'essere umano in quanto pieno sviluppo delle sue potenzialità. Senza rinunciare all'individualità si raggiunge una nuova armonia con il mondo esterno.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
854112_societeindividuoinerichfromm.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 694.76 kB
Formato Adobe PDF
694.76 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/126032