INTRODUZIONE: La patologia oncologica interferisce in modo molto serio con tutti gli aspetti della vita quotidiana della persona che ne è affetta. I cambiamenti derivanti dal trovarsi in una condizione di rischio della propria incolumità possono essere molti e di diverso impatto, dall'ambito psicologico ed emotivo, a quello familiare e relazionale a quello lavorativo e finanziario. Inoltre, la qualità di vita correlata alla salute riguarda la percezione intima e personale che una persona ha dell'impatto della malattia e del suo trattamento sulle sue capacità di vivere e include le variazioni funzionali che ne derivano. OBIETTIVO: L'obiettivo dell'elaborato è quello di rilevare, attraverso la scala ESAS, le problematiche del paziente oncologico all'atto del ricovero e alla dimissione. MATERIALI E METODI: È stata effettuata una ricerca in letteratura nelle principali banche dati. È stato condotto uno studio osservazionale in un reparto di oncologia nel mese di agosto-settembre 2020. Per la rilevazione dei sintomi e della qualità di vita dei soggetti presi in esame è stata utilizzata la scala ESAS somministrata al momento del ricovero e alle dimissioni del paziente. La compilazione della scala prevede l'auto valutazione dei pazienti o l'aiuto del caregiver. RISULTATI: Il campione è composto da 20 soggetti, 8 femmine e 12 maschi, con età media di 58 anni. L'analisi dei dati ha dimostrato un peggioramento dei sintomi durante il ricovero, si è passati dal 73% di sintomi lievi al 63% alle dimissioni, con un incremento di quelli moderati dal 14% al 22% e di quelli gravi dal 13% al 15%. I sintomi depressione, ansia e sonnolenza, hanno subito un peggioramento probabilmente dovuto agli effetti collaterali dei farmaci somministrati per il dolore. L'analisi dei dati dei singoli pazienti fornisce una maggiore comprensione della complessità della cura dei pazienti tumorali in fase avanzata di malattia. DISCUSSIONE: I pazienti, affetti da patologie tumorali, in fase avanzata, vengono ricoverati per un peggioramento della sintomatologia o per un decadimento delle condizioni generali. L'iter terapeutico impostato difficilmente riesce a risolvere totalmente le problematiche, anzi alcuni farmaci migliorano un sintomo e ne peggiorano altri. CONCLUSIONE: la somministrazione della scala ESAS è uno strumento utile per un monitoraggio costante dei sintomi, tuttavia la sua efficacia è migliorata da una costante interazione tra il paziente e gli operatori sanitari. La condivisione dello strumento potrebbe permettere una maggior partecipazione del paziente al processo di cura, favorendo in questo modo l'alleanza terapeutica.
Analisi delle principali cause di ricovero dei pazienti oncologici attraverso l'utilizzo della scala ESAS
GAMBULA, CLAUDIA
2019/2020
Abstract
INTRODUZIONE: La patologia oncologica interferisce in modo molto serio con tutti gli aspetti della vita quotidiana della persona che ne è affetta. I cambiamenti derivanti dal trovarsi in una condizione di rischio della propria incolumità possono essere molti e di diverso impatto, dall'ambito psicologico ed emotivo, a quello familiare e relazionale a quello lavorativo e finanziario. Inoltre, la qualità di vita correlata alla salute riguarda la percezione intima e personale che una persona ha dell'impatto della malattia e del suo trattamento sulle sue capacità di vivere e include le variazioni funzionali che ne derivano. OBIETTIVO: L'obiettivo dell'elaborato è quello di rilevare, attraverso la scala ESAS, le problematiche del paziente oncologico all'atto del ricovero e alla dimissione. MATERIALI E METODI: È stata effettuata una ricerca in letteratura nelle principali banche dati. È stato condotto uno studio osservazionale in un reparto di oncologia nel mese di agosto-settembre 2020. Per la rilevazione dei sintomi e della qualità di vita dei soggetti presi in esame è stata utilizzata la scala ESAS somministrata al momento del ricovero e alle dimissioni del paziente. La compilazione della scala prevede l'auto valutazione dei pazienti o l'aiuto del caregiver. RISULTATI: Il campione è composto da 20 soggetti, 8 femmine e 12 maschi, con età media di 58 anni. L'analisi dei dati ha dimostrato un peggioramento dei sintomi durante il ricovero, si è passati dal 73% di sintomi lievi al 63% alle dimissioni, con un incremento di quelli moderati dal 14% al 22% e di quelli gravi dal 13% al 15%. I sintomi depressione, ansia e sonnolenza, hanno subito un peggioramento probabilmente dovuto agli effetti collaterali dei farmaci somministrati per il dolore. L'analisi dei dati dei singoli pazienti fornisce una maggiore comprensione della complessità della cura dei pazienti tumorali in fase avanzata di malattia. DISCUSSIONE: I pazienti, affetti da patologie tumorali, in fase avanzata, vengono ricoverati per un peggioramento della sintomatologia o per un decadimento delle condizioni generali. L'iter terapeutico impostato difficilmente riesce a risolvere totalmente le problematiche, anzi alcuni farmaci migliorano un sintomo e ne peggiorano altri. CONCLUSIONE: la somministrazione della scala ESAS è uno strumento utile per un monitoraggio costante dei sintomi, tuttavia la sua efficacia è migliorata da una costante interazione tra il paziente e gli operatori sanitari. La condivisione dello strumento potrebbe permettere una maggior partecipazione del paziente al processo di cura, favorendo in questo modo l'alleanza terapeutica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/125892