L'Ailantone (Aila) è un quassinoide estratto da Ailanthus Altissima, una pianta decidua nativa della Cina e naturalizzata in molti Paesi europei tra cui l'Italia. In agricoltura l'estratto è utilizzato come diserbante mentre in ambito medico possiede una comprovata attività antinfiammatoria ed è anche usato per trattare disturbi gastrointestinali. In anni recenti è stata dimostrata la sua efficacia come antitumorale in quanto numerosi studi “in vitro” e “in vivo” hanno rivelato i suoi effetti inibitori verso diversi tipi di cellule tumorali. In particolare è stata dimostrata la sua validità in cellule chemioresistenti di tumore ovarico e vescicale. E' noto che le cellule chemioresistenti sono caratterizzate dalla presenza di un alto livello di sistemi antiossidanti volti a contrastare lo stress ossidativo dovuto ad un metabolismo aberrante, a disfunzioni mitocondriali o all'attivazione di oncogeni. In particolare il fattore di trascrizione Nfr2 è considerato il “master regulator” dei geni antiossidanti e citoprotettivi e svolge un ruolo fondamentale nel conferire resistenza contro agenti chemioterapici come il cisplatino (CDDP) o contro la doxorubicina. Recentemente è stata dimostrata un'interconnessione tra il fattore di trascrizione Nrf2 e l'attivatore trascrizionale YAP (Yes-associated protein) presente a valle della via di segnalazione Hippo. YAP possiede un ruolo chiave nella proliferazione e rigenerazione cellulare ma è allo stesso tempo un potente oncogene che, se iperespresso, conferisce chemioresistenza alle cellule tumorali. Entrambe le proteine Nrf2 e YAP sono iperespresse in cellule tumorali ovariche e della vescica resistenti al CDDP. In accordo con questi risultati, è stato dimostrato che lo stress ossidativo è più basso nelle cellule chemioresistenti rispetto alle cellule sensibili al CDDP. Gli studi presi in analisi hanno dimostrato che l'Ailantone inibisce l'espressione proteica e l'attività di Nrf2 e YAP in cellule di tumore ovarico e vescicale resistenti (A2780/CP70/253J B-V C-r) e sensibili (A2780/253J B-V) al CDDP. In particolare si è visto, in cellule di tumore ovarico, che l'azione dell'Ailantone è post-traduzionale, accelerando la degradazione proteasomica di Nrf2 e YAP. L'inibizione dell'espressione proteica di Nrf2 e YAP si riflette sulla vitalità, la proliferazione e anche la migrazione delle cellule tumorali che non rispondono al CDDP. In questi mesi sono in corso studi per chiarire l'effetto ed i meccanismi d'azione dell'Ailantone anche su cellule di carcinoma pancreatico intrinsecamente resistenti alla gemcitabina e al CDDP.

Ailantone, un fitofarmaco capace di ridurre la crescita e la chemioresistenza di cellule tumorali.

PERRONE, GIORGIA
2019/2020

Abstract

L'Ailantone (Aila) è un quassinoide estratto da Ailanthus Altissima, una pianta decidua nativa della Cina e naturalizzata in molti Paesi europei tra cui l'Italia. In agricoltura l'estratto è utilizzato come diserbante mentre in ambito medico possiede una comprovata attività antinfiammatoria ed è anche usato per trattare disturbi gastrointestinali. In anni recenti è stata dimostrata la sua efficacia come antitumorale in quanto numerosi studi “in vitro” e “in vivo” hanno rivelato i suoi effetti inibitori verso diversi tipi di cellule tumorali. In particolare è stata dimostrata la sua validità in cellule chemioresistenti di tumore ovarico e vescicale. E' noto che le cellule chemioresistenti sono caratterizzate dalla presenza di un alto livello di sistemi antiossidanti volti a contrastare lo stress ossidativo dovuto ad un metabolismo aberrante, a disfunzioni mitocondriali o all'attivazione di oncogeni. In particolare il fattore di trascrizione Nfr2 è considerato il “master regulator” dei geni antiossidanti e citoprotettivi e svolge un ruolo fondamentale nel conferire resistenza contro agenti chemioterapici come il cisplatino (CDDP) o contro la doxorubicina. Recentemente è stata dimostrata un'interconnessione tra il fattore di trascrizione Nrf2 e l'attivatore trascrizionale YAP (Yes-associated protein) presente a valle della via di segnalazione Hippo. YAP possiede un ruolo chiave nella proliferazione e rigenerazione cellulare ma è allo stesso tempo un potente oncogene che, se iperespresso, conferisce chemioresistenza alle cellule tumorali. Entrambe le proteine Nrf2 e YAP sono iperespresse in cellule tumorali ovariche e della vescica resistenti al CDDP. In accordo con questi risultati, è stato dimostrato che lo stress ossidativo è più basso nelle cellule chemioresistenti rispetto alle cellule sensibili al CDDP. Gli studi presi in analisi hanno dimostrato che l'Ailantone inibisce l'espressione proteica e l'attività di Nrf2 e YAP in cellule di tumore ovarico e vescicale resistenti (A2780/CP70/253J B-V C-r) e sensibili (A2780/253J B-V) al CDDP. In particolare si è visto, in cellule di tumore ovarico, che l'azione dell'Ailantone è post-traduzionale, accelerando la degradazione proteasomica di Nrf2 e YAP. L'inibizione dell'espressione proteica di Nrf2 e YAP si riflette sulla vitalità, la proliferazione e anche la migrazione delle cellule tumorali che non rispondono al CDDP. In questi mesi sono in corso studi per chiarire l'effetto ed i meccanismi d'azione dell'Ailantone anche su cellule di carcinoma pancreatico intrinsecamente resistenti alla gemcitabina e al CDDP.
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